- Garantire il sostegno alle diverse forme di associazionismo, fondamentali per lo sviluppo sociale dell’intera comunità.
- Offrire spazi e attrezzature adeguati alle associazioni garantendo prima di tutto l’efficienza delle strutture esistenti.
- Valorizzare il ruolo della Consulta delle associazioni come strumento di co-progettazione strategica per tutto l’associazionismo.
- Decidere insieme la destinazione delle risorse del settore per garantire la migliore scelta sulle soluzioni da adottare.
- Ampliare la rete delle collaborazionI al territorio per coordinare le attività e gli eventi con gli altri Comuni.
- La caccia può costituire un presidio per la fruzione del territorio con la cura dei boschi e dei sentieri e la prevenzione dei danni alle colture.
- È responsabilità del Comune accudire gli animali abbandonati servendosi anche dell’apporto delle associazioni del volontariato.
L’associazionismo rappresenta una forma vitale di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica ed è fondamentale per lo sviluppo sociale dell’intera comunità.
Nelle sue multiformi manifestazioni (culturali, promozionali, assistenziali e sportive) supplisce alla mancanza o alla sempre maggiore insufficienza del pubblico in molti essenziali settori del vivere quotidiano.
Nel nostro Comune un ruolo di particolare rilevanza è svolto dalle associazioni sportive, non solo per la promozione delle diverse discipline agonistiche, ma soprattutto per il benessere fisico e mentale dei giovani e per l’educazione a stili di vita sani e socializzanti.
Analoghe considerazioni valgono per le associazioni che offrono sostegno a chi vive in condizioni d’indigenza, tanto più in una crisi che ha impoverito fasce crescenti di società.
Dal punto di vista dello sviluppo economico, molte attività associative favoriscono la promozione del nostro territorio e, tramite eventi e manifestazioni, attraggono pubblico e visitatori anche nella bassa stagione turistica. Sono una risorsa.
Promuovere e sostenere l’associazionismo è dunque un investimento fondamentale per la crescita sociale e per il benessere della comunità. Questo è l’impegno cha assumiamo verso il mondo associativo. Se saremo chiamati ad amministrare, nei limiti delle risorse disponibili, lo sforzo sarà quello di fornire spazi e attrezzature adeguate, curando prima di tutto la manutenzione, l’efficienza e la sicurezza delle strutture pubbliche esistenti. Con le stesse associazioni saranno valutate le carenze strutturali e le priorità da colmare per soddisfare al meglio le esigenze e i bisogni.
La ristrettezza delle risorse disponibili spinge il Comune e le associazioni a fare rete, ad ottimizzare ciò di cui dispongono e a promuovere la pratica costante della collaborazione. Per questo fine un ruolo decisivo può essere svolto dalla “consulta delle associazioni”. La nostra proposta è quella di valorizzarla non solo come momento di consultazione dei bisogni delle singole associazioni, ma soprattutto come strumento attivo di co-progettazione strategica per lo sviluppo di tutto l’associazionismo.
Nella nostra visione la “consulta” dovrà contribuire a individuare le criticità e gli interventi prioritari, a curare il coordinamento di attività ed eventi, a individuare le economie di scala che possono aiutare le singole associazioni a contenere i costi (sedi, assistenze tecniche, servizi comuni, disbrigo burocratico, ecc.). Più in generale dovrà analizzare tutte le forme di cooperazione tra associazioni e amministrazione comunale con l’obiettivo di difendere e innalzare la qualità delle offerte e dei servizi.
Nella nostra visione le associazioni non dovranno essere solo destinatarie di contributi erogati dall’amministrazione, ma soggetti attivi nella definizione stessa dei budget del bilancio comunale per l’associazionismo e, tramite la consulta, soggetti attivi della programmazione dell’uso delle risorse disponibili.
Nel nostro programma non avanziamo promesse che potrebbero presto dimostrasi illusorie, ma un metodo per decidere insieme le soluzioni migliori da adottare nei limiti delle risorse disponibili. La nostra convinzione è che questo metodo consenta di migliorare sia l’attività delle associazioni che quella dell’amministrazione in questo settore.
Fare rete e sistema nel nostro Comune è inoltre la premessa per ampliare la rete delle collaborazioni con il resto del territorio, oltre i confini comunali. Nell’ambito della “consulta” saranno individuate le iniziative per costruire una rete più vasta tra il tessuto associativo della zona, sia coordinando attività ed eventi con gli altri Comuni, sia pianificando l’uso degli impianti e delle attrezzature della zona in grado di dare maggiore forza e visibilità alle manifestazioni.
Nella nostra visione l’associazionismo non è dunque una competenza residuale dell’amministrazione, ma un fattore di competitività per la crescita civile ed economica, in altre parole una migliore “qualità della vita” per tutta la nostra comunità.
LA CACCIA
La caccia costituisce un’attività storica per il nostro territorio ed è un elemento di grande aggregazione per molti cittadini.
Tralasciando l’attività strettamente venatoria le cui competenze in massima parte esulano dalle funzioni del comune, il riconoscimento delle attività accessorie che i cacciatori, singoli ed associati, svolgono è un obiettivo fondamentale e strategico per la prossima Amministrazione.
La manutenzione della sentieristica, il presidio del bosco, la rimozione di rifiuti abbandonati e potenzialmente pericolosi per l’ecosistema, la prevenzione dei danni alle colture, sono tutti ruoli ormai da anni assunti dai cacciatori che pertanto svolgono un ruolo nel mantenimento e nella fruizione del patrimonio naturalistico di cui disponiamo e della costruzione di un nuovo rapporto tra ecosistema e società che ha ricadute importanti anche in chiave economica e di promozione turistica.
Gli esempi della maggior sinergia tra mondo della caccia e Amministrazioni sono numerosi nei dintorni: Castagneto, Sassetta e Suvereto su tutti. Sono esempi che dimostrano come, dalla presa di coscienza del nuovo ruolo che la caccia assume nella società attuale, si possa sviluppare una collaborazione che porta a risultati di grande rilievo.
L’Amministrazione si impegna a mantenere uno stretto legame col mondo della caccia per garantire che la funzione strategica dell’impegno volontario dei cacciatori nei settori richiamati, abbia una corretta pianificazione e trovi una collaborazione costante con le istituzioni anche attraverso l’individuazione di un amministratore che venga investito della delega alla caccia.
Progetti di mettere in relazione elementi tradizionali del nostro territorio in ambito agricolo, venatorio e culturali, attraverso iniziative pubbliche e sagre, troveranno da parte dell’Amministrazione un’attenzione costante vista la convinzione che possano potenziare ed arricchire il quadro di costruzione identitaria della nostra comunità.
Le associazioni venatorie, come molte altre presenti nel territorio, per svolgere le loro attività e pianificare le iniziative da sviluppare in forma autonoma, sentono l’esigenza di avere uno spazio da usare come sede. Esattamente come per le atre associazioni che lamentano un’assenza di spazi, l’Amministrazione si impegna, compatibilmente con le risorse disponibili in bilancio, a pianificare una soluzione per tutte le esigenze.
LA CURA DEGLI ANIMALI
La responsabilità di accudire gli animali abbandonati è del Comune e del Sindaco in particolare. A questo principio enunciato per legge occorre che si attenga la condotta del Comune di Campiglia che, avvalendosi delle associazioni operanti nel settore, deve garantire risorse adeguate per:
- censire gli animali delle colonie, monitorandone la popolazione;
- apporre cartelli (come imposto dalla normativa) per segnalare le colonie feline;
- promuovere convenzioni con veterinari perché si possa intervenire sugli animali non solo il martedì presso l’Asl;
- reperire una stanza con terreno dove ospitare gli animali salvati o ospedalizzati;
- assieme ai comuni della zona, istituire un servizio di recupero degli animali in modo che non si debba delegare in ogni occasione al volontariato.
Ad oggi l’intero lavoro del recupero e della cura di questi animali è delegato alle associazioni cui non viene riconosciuto un corrispettivo sufficiente per far fronte neppure alle prime necessità. Si costringono così i nostri cittadini a ricercare continuamente finanziamenti per fare ciò che spetta per legge al Comune. Le competenze del Comune in materia sono estese e spaziano dal monitoraggio e prevenzione dei fenomeni di randagismo fino alla realizzazione dei rifugi e al mantenimento degli animali accuditi, ed è di grande utilità sociale che in ciascun territorio si provveda davvero a realizzare questi propositi.
L’Amministrazione dovrà impegnarsi nel sostenere il lavoro dei volontari realizzando assieme agli altri comuni una struttura davvero adeguata alle necessità dell’accoglienza degli animali abbandonati in Val di Cornia.
La costanza e la generosità dei volontari che spendono soldi e tempo nel settore, dimostrano la grande sensibilità presente nel tessuto sociale che non deve essere frustrata dalle Istituzioni. Trattare in modo adeguato gli animali in difficoltà non è solo una questione di sicurezza per la collettività ma è soprattutto una questione di civiltà e l’Amministrazione dovrà essere costantemente a fianco delle associazioni del settore.
Gruppo 2019