- L’obiettivo è far vivere Campiglia tutto l’anno: per questo va sostenuto il ritorno dei residenti nel borgo antico.
- Senza buone condizioni per vivere nel borgo soffre anche il turismo. Vanno affrontati la carenza di parcheggi e la regolamentazione della ZTL.
- La battaglia fondamentale resta quella della difesa dei servizi: scuola dell’infanzia e primaria, servizi sanitari, negozi. Serve anche un nido
- Non basta recuperare i monumenti, vanno gestiti. Senza buona gestione non decolla l’economia legata al valore della cultura
- Riqualificare il parco pubblico della Fonte di Sottoper venire incontro alle necessità dei bambini e dei giovani
- No alla scelta di creare il “distretto regionale delle cave” per tutelare il patrimonio storico e naturale delle colline, già troppo devastate
Campiglia deve vivere tutto l’anno
Verso questo obiettivo devono tendere tutte le azioni dell’amministrazione comunale. La strategia fondamentale da perseguire è quella di riportare i residenti nel borgo antico. Il turismo è una risorsa per la rigenerazione di Campiglia, ma senza abitanti il centro storico è destinato al declino. Senza abitanti non c’è neppure turismo.

Dopo i decenni dell’abbandono del centro storico nel secolo scorso e la massiccia vendita di alloggi a cittadini non residenti, per Campiglia è iniziata una dura lotta per la difesa dei servizi essenziali: la scuola, i negozi, gli sportelli degli uffici pubblici. E’ stata ed è una lotta per la sopravvivenza come comunità. Senza radicali cambiamenti nella cultura politica non sarà facile vincerla. Nello stesso tempo sono emerse serie criticità anche nel paese nuovo, cresciuto senza luoghi di aggregazione e oggi caratterizzato da anonimato e assenza di relazioni sociali.
Le seconde case hanno consentito il ripopolamento del borgo nei mesi estivi, lasciandolo però vuoto per tutto il resto dell’anno. Le iniziative imprenditoriali finalizzate all’utilizzo per fini ricettivi delle seconde case (attività extra alberghiere) sono da apprezzare e sostenere perché contribuiscono a prolungare la stagione turistica, ma da sole non bastano a far rinascere Campiglia. Se non accompagnate da scelte amministrative che considerino l’insieme dei bisogni del borgo, da un lato rischiano di aggravare ancora di più i disagi dei residenti e dall’altro riducono la qualità stessa delle offerte turistiche. La carenza dei parcheggi nei mesi estivi e l’attuale regolamentazione della ZTL ne sono una conferma.
Fino ad oggi le amministrazioni non hanno affrontato i problemi
Quando sono intervenute lo hanno fatto in modo disorganico, senza una strategia. Basti ricordare la vendita a privati delle vecchie scuole elementari per trasformarle in alloggi, senza nessun vincolo d’uso per residenti (foto a destra). In quel caso il Comune si è comportato come qualsiasi privato, ha pensato solo a far cassa mentre avrebbe potuto agevolare acquisti o affitti per chi decideva di vivere nel borgo.
Una strategia è mancata anche per il recupero dei monumenti. Non è ammissibile che, dopo gli investimenti pubblici sulla Rocca di Campiglia, sul Palazzo Pretorio, sull’ex Cinema Mannelli, a distanza di decenni quel patrimonio sia ancora scarsamente utilizzato o, come nel caso della Rocca, nuovamente caratterizzato da incuria, scarsa agibilità e museo chiuso.

Una strategia per Campiglia è mancata nei piani urbanistici dove sono ancora presenti le 51 unità abitative (RTA) della Fonte di sotto. Una scelta sbagliata in un luogo che danneggia la vita e l’immagine del centro storico. Non sono state realizzate perché è crollato il mercato immobiliare, altrimenti avremmo avuto anche quelle.

Negli ultimi mesi la Giunta a guida PD ha avallato senza fiatare la scelta della Regione che propone Campiglia e San Vincenzo come “distretto regionale delle cave”. Il patrimonio storico culturale e paesaggistico delle colline intorno a Campiglia non ne trarranno certo vantaggio. Così come ha previsto altre grandi espansioni edilizie nella piana di Venturina che certo non agevolano il ripopolamento del borgo antico. Più che al recupero del patrimonio edilizio esistente hanno guardato alla speculazione edilizia, anche quando il mercato aveva già decretato il crollo. Così che oggi ci sono alloggi vuoti ovunque ed è sicuramente più complesso ripopolare il borgo.

Nonostante le difficoltà, la via da seguire non può che essere quella di riportare i residenti nel borgo, difendere e qualificare i servizi essenziali, tutelare e valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico di Campiglia. Queste sono le nostre proposte.
Per riportare i residenti nel borgo:
- Agevolare chi decide di vivere e lavorare nel borgo con tutti gli strumenti di cui dispone il Comune, compresa la leva tributaria e i contributi;
- Semplificare le procedure amministrativo-burocratiche per favorire il recupero a fini abitativi e di servizio degli edifici del centro storico.
- Utilizzare il patrimonio abitativo comunale solo per offrire alloggi in affitto a canone calmierato per i residenti.
- Incrementare i parcheggi e prevedere navette nei mesi estivi per collegarli con il borgo, per evitare il caos e i disagi attuali.
- Rivedere gli orari della ZTL estiva per evitare inutili disagi ai residenti e alle attività produttive nelle ore pomeridiane.
- Potenziare i collegamenti con Venturina Terme e la stazione e, nella stagione turistica, con le destinazioni turistiche della zona, sia con le linee di trasporto pubblico che con iniziative di privati volte a colmare la domanda di mobilità non soddisfatta dai servizi pubblici. A Campiglia ancora si arriva e si parte solo con l’auto, con disagi sia per chi ci vive che per i turisti.
- Riqualificare il parco pubblico e le attrezzature sportive della Fonte di Sotto, oggi poco utilizzate, in stato di crescente degrado e rischio per chi le frequenta.
- Dotare il borgo di un parco giochi per bambini, valutando se la Fonte di sotto, opportunamente risanata, possa accogliere anche questo servizio.
- Curare la manutenzione del centro storico, a partire dalle strade, dalle linee elettriche, dai monumenti e dagli edifici pubblici. E’ un esempio che il Comune deve dare per chiedere ai proprietari di immobili di curarli nel rispetto dei caratteri architettonici che sono il punto di forza, anche economico, del borgo.
- Individuare, con il concorso degli abitanti, luoghi e attività per attenuare l’anonimato e l’assenza di relazioni sociali che caratterizzano la zona nuova di Campiglia, quella della 167 e delle lottizzazioni private. .
Per i servizi essenziali:
- Difendere e qualificare la scuola dell’infanzia e quella primaria a Campiglia, se necessario anche con il concorso di alunni che provengono da Venturina. La difesa delle scuole a Campiglia è un bene per tutta la comunità.
- Aprire un asilo nido o uno spazio gioco per agevolare le giovani coppie.
- Aprire lo sportello dell’anagrafe almeno un giorno alla settimana.
- Garantire i fondamentali presidi di assistenza sociale e sanitaria, aggiungendo la possibilità di fare prelievi ambulatoriali anche il sabato e il trasporto dei farmacidalla farmacia ospedaliera al distretto.
- Migliorare la qualità della vita per anziani e persone non autosufficienti sostenendo attività private come la consegna a domicilio della spesa, il trasporto di bagagli e altre utilità sociali per residenti e turisti.
- Migliorare la fruizione delle vie del borgo con l’installazione di corrimano dove necessario e possibile.
Per tutelare e valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico
- Valorizzare la rete escursionistica che si diparte da Campiglia verso le colline, ilsito naturale d’interesse comunitario di Monte Calvi, il parco archeominerario di San Silvestro e l’insieme dei parchi della zona, garantendone segnaletica e gestione come condizione per il loro utilizzo. Senza gestione si spreca solo denaro pubblico
- Creare un circuito di visita al centro storico e ai suoi monumenti (Palazzo Pretorio, Rocca di Campiglia e museo,ecc.) e garantire l’agibilità reale di questi luoghi.
- Dotare Campiglia di un ufficio turistico collocato in una posizione più visibile di quella attuale (l’ex cinema Mannelli), gestito da personale che sappia informare e organizzare visite per l’insieme delle offerte turistiche del borgo e della zona, in collaborazione con guide, imprese turistiche e società Parchi. Cosa che oggi non accade.
- Valutare, in accordo con i cittadini, possibili adeguamenti degli spettacoli che si svolgono quando i turisti sono già massicciamente presenti a Campiglia e nella zona. Per decongestionare il borgo e attrarre turismo nella bassa stagione, l’ipotesi su cui lavorare potrebbe essere quella di una programmazione di eventi differita nel corso dell’anno.
- Promuovere e sostenere le iniziative che coinvolgano l’insieme della comunità (Campiglia, Venturina Terme e frazioni) per valorizzare il patrimonio storico-culturale in una visione unitaria e integrata di tutto il Comune.
Gruppo 2019