La Regione ha concluso con un parere positivo le procedure di valutazione dell’impatto ambientale (Via) del progetto del parco eolico presentato dalla Fera srl di Genova. L’impianto prevede l’installazione di sei pale del diametro di 120 metri, per un’altezza totale di 180 metri, alla foce del Cornia, allineate lungo una fascia al confine tra il perimetro industriale della Lucchini e la zona umida del Quagliodromo, a circa 400 metri dal mare.
Le sei torri avranno una potenza di 3 Mw ciascuna, per una potenza complessiva, dunque, di 18 Mw. Gli studi preliminari condotti sull’intensità del vento prevedono un funzionamento per 2.158 all’anno, con una produzione di 38.700 Mw/h, ampiamente sufficiente a coprire il fabbisogno energetico per gli usi civili dell’intera città di Piombino.
Il progetto della Fera, che dopo la pubblicazione del parere sul Bollettino ufficiale della Regione, dovrà ora affrontare le procedure autorizzative nella conferenza dei servizi, è accolto con favore dal circolo delle Val di Cornia di Legambiente. «La nostra è una valutazione positiva – spiega il presidente dell’associazione Adriano Bruschi – perché consente di produrre energia da fonti alternative con un impatto estremamente ridotto sull’ambiente». Il pregio del progetto, secondo Legambiente, è quello di essere concentrato, con generatori allineati. «L’impianto – sostiene Bruschi – si inserisce inserisce in un territorio al confine dalla zona industriale, modificandolo ma secondo un disegno razionale. Positiva, in questo caso, anche la scelta di utilizzare generatori di grosso taglio. In definitiva si tratta di un buon compromesso tra l’impatto ambientale e la produzione di energia, che consentirà di abbattere, secondo le dichiarazioni dei progettisti, 39mila tonnellate di anidride carbonica all’anno».
Osservazioni al progetto era state avanzate in fase preliminare dal Wwf, considerato che la zona è considerata un corridoio attraversato dalla aviofauna migratoria che nidifica nella vicina oasi degli Orti-Bottagone. Su questo, e su altri aspetti, la Regione aveva chiesto integrazioni al progetto e, in fase di rilascio del parere Via, ha emanato una serie di prescrizioni che il progetto definitivo dovrà rispettare. La Fera prevede tra l’altro, almeno in fase di cantiere, l’adeguamento e l’utilizzo della strada non asfaltata che dalla Geodetica porta al Quagliodromo. Una soluzione che però, secondo Legambiente, il Comune dovrà ben analizzare. «Sarebbe infatti più logico – sostiene Bruschi – non attraversare l’area umida ma accedere agli impianti passando dalla portineria Lucchini di Ischia».
Giorgio Pasquinucci –
Il Tirreno 01.02.2012
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Il progetto della Fera è stato presentato alla Regione, per l’avvio del procedimento Via, nell’ottobre del 2010. In numeri prevede la istallazione di sei torri alte 120 metri, sulle quali saranno montate pale del diametro di 120 metri alla velocità di 8,5 giri al minuto, raggiungendo un ingombro complessivo, dunque di 180 metri. Ogni generatore avrà una potenza di 3 Mw, consentendo all’impianto di produrre circa 38.700 Mw/h, sulla base di un funzionamento previsto di 2.158 ore all’anno. Le torri saranno posizionate in linea, su un tratto di 1,6 Km, ad una distanza tra loro di 320 metri. La vita stimata dell’impianto e di 20-25 anni e la sua realizzazione richiederà circa 9 mesi.
Bellissimo progetto! Finalmente anche in Val di Cornia si inizia davvero ad investire sulle energie alternative. Questo e il l’altro progetto su Venturina e Piombino sono veramente un bel passo avanti, finalmente. Ora aspettiamo con ansia la nascita di un apposito Comitato contro l’Eolico in Val di Cornia.