La bussola della trasparenza consente alle pubbliche amministrazioni e ai cittadini di utilizzare strumenti per l’analisi ed il monitoraggio dei siti web. Il principale obiettivo è di accompagnare le amministrazioni, anche attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini, nel miglioramento continuo della qualità delle informazioni on-line e dei servizi digitali.
Dal 20 aprile 2013 è in vigore il decreto legislativo n.33 /2013 sul “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. A tal fine il Dipartimento della Funzione pubblica ha elaborato una nuova versione della Bussola della Trasparenza in modo da accompagnare le amministrazioni nell’adeguamento delle strutture dei siti web a partire dall’allegato A del Decreto legislativo n.33/2013.
Questa iniziativa, in linea con i principi dell’Open Government, può essere testata da tutti i cittadini sul sito http://magellanopa.it/bussola/ ed in particolare mira a rafforzare la trasparenza, la partecipazione e la responsabilità delle pubbliche amministrazioni.
Ma come siamo messi qui in Val di Cornia? Un vero disastro.
Campiglia M.ma (ma anche Sassetta seppur gli interessi in gioco sul territorio sono agli antipodi) si attesta ad un deludente ultimo posto, con nessuno di tali indicatori rispettati. Eppure sono ben 65. La giunta comunale e il Sindaco non hanno adeguato il sito al nuovo decreto e i dati fotografano l’immagine di una giunta che non diffonde ai cittadini le proprie decisioni. Tutto questo è stato confermato anche dai risultati elettorali del recente referendum sulla fusione, al quale i cittadini di Campiglia e Venturina hanno risposto disertando in massa le urne, dove si sono recati solo il 26% degli aventi diritto.
Al secondo posto Suvereto che ottempera a due su 65 indicatori. Piombino e San Vincenzo “fanno meglio” e con un misero 4,65 % ottemperano a ben tre indicatori su 65.
Questa situazione è già stata denunciata dal Comitato per Campiglia alla Presidenza della Regione Toscana e al Garante Regionale della Comunicazione perché, alla luce della stessa legge regionale 9/2013, si provveda ad eliminare queste limitazioni improprie al diritto di accesso. Speriamo quindi che sul versante web la Val di Cornia quanto prima esca dallo “zero” in trasparenza.
Giuseppe Trinchini
Corriere Etrusco
Caro Mauro,
mi pare che questo non sia il blog delle info del Comune di Campiglia Marittima, la mia mail la trova sul sito del Comune.
distinti saluti
Non so, vedi te Bertocchi io non sono proprio contento e di certo non mi faccio convincere da 65 faccine sorridenti del decreto del vostro alleato Brunetta, forse il 40% degli elettori si, l’altro 60% ve lo dirà a Giugno.
Caro assessore Bertocchi,
da alcuni giorni sto cercando il patrimonio di Campiglia sul sito ma non riesco a trovarlo.Mi potrebbe gentilmente indicare in quale voce del sito si trova?
La ringrazio
Si caro Sarallo,
ora le 65 faccine sorridono, sarai contento di avere a che fare con un Comune che secondo il decreto Brunetta è finalmente trasparente???
TRANQUILLI E’ SOLO UN PROBLEMA DI SOFTWARE….DOPODICHE’ TUTTO SARA’ CHIARO E TRASPARENTE…..
L’assessore campigliese Bertocchi risponde alle accuse di scarsa trasparenza mosse dal Comune dei Cittadini e dal M5S.
«La roboante notizia che Campiglia non sia un Comune trasparente fa senz’altro scalpore, purtroppo però non ha fondamento (…) Lo zero in trasparenza al nostro Comune come giudizio di merito attribuitoci dalla stampa, non trova alcun fondamento nella realtà. A fronte di un ritardo nell’adeguamento del software non c’è stata volontà di nascondere le informazioni che peraltro erano da sempre presenti nel sito. La bussola della trasparenza è, infatti, uno strumento fornito dal governo per il monitoraggio dei siti delle PA con lo scopo di indicare criteri validi per tutti nella organizzazione delle informazioni sul web, lo stesso, però non applica un giudizio di merito bensì procedurale, in altre parole la faccina sorride o no a seconda che l’informazione stia o non stia al suo posto. In realtà per far sorridere le 65 faccine è necessario installare il software che permette alle notizie sul sito di occupare le caselle giuste, solo in questo si è verificato il ritardo e non di certo nella pubblicazione di atti, gare, incarichi, tutte cose che aggiorniamo in tempo reale
(…) Ad ogni modo adesso le nostre 65 “faccine” sul sito del governo sono tutte sorridenti come si vede andando nella verifica del sito in tempo reale, e lo saranno quindi anche al prossimo monitoraggio del ministero, la prossima settimana».