La Lista civica “Comune dei Cittadini” informa la cittadinanza che aderirà alla campagna referendaria nazionale per impedire la privatizzazione dell’acqua.
L’iniziativa tende ad impedire agli enti locali di cedere ai privati la gestione di acquedotti e reti idriche. L’esperienza di molti comuni italiani ci ha dimostrato che la privatizzazione di tale gestione non ha portato nessun miglioramento qualitativo per i cittadini, ma, piuttosto, un forte incremento dei prezzi di un bene naturale e pubblico, che altrimenti verrebbe trattato come semplice merce, consentendo a pochi di fare profitti su un bene essenziale per la nostra vita.
La lista comune dei cittadini s’impegnerà per far conoscere i quesiti referendari e per la raccolta delle firme in date e luoghi che presto saranno comunicati.
Chiediamo, quindi, con forza ai cittadini di sottoscrivere i quesiti per diventare parte attiva nelle scelte politiche del Paese. L’accesso all’acqua e’ un diritto inviolabile dell’umanità e sostenere il referendum abrogativo degli articoli di legge che ne consentono la privatizzazione è per tutti noi un dovere civico, etico e morale.
29 aprile 2010
Coordinamento “Comune dei cittadini”
Il Comunicato come appare sulla stampa:
La Nazione 1.5.2010:
Privatizzazione acqua: La lista civica aderisce al referendum
LA LISTA civica Comune dei cittadini aderisce alla campagna referendaria nazionale per impedire la privatizzazione dell’acqua ovvero che gli enti locali cedano ai privati la gestione di acquedotti e reti idriche. La lista Comune dei cittadini s’impegnerà per far conoscere i quesiti referendari e per la raccolta delle firme in date e luoghi che presto saranno comunicati.
Il Tirreno 3.5.2010
Acqua, Comune dei cittadini per il referendum
La lista civica Comune dei cittadini aderisce alla campagna referendaria per impedire la privatizzazione dell’acqua. «L’iniziativa tende ad impedire agli enti locali di cedere ai privati la gestione di acquedotti e reti idriche – si spiega – L’esperienza di molti comuni italiani ci ha dimostrato che la privatizzazione di tale gestione non ha portato nessun miglioramento qualitativo per i cittadini, ma, piuttosto, un forte incremento dei prezzi di un bene naturale e pubblico».
La lista si impegna «a far conoscere i quesiti referendari e per la raccolta delle firme».