Il regolamento urbanistico è stato adottato con il voto contrario di Comune dei Cittadini e di tutta la minoranza. E’ infatti un regolamento ancora fortemente orientato verso l’espansione urbana e la produzione di alloggi e capannoni senza rapporto alcuno con la domanda.
Nei prossimi cinque anni, tra aree critiche saturate a dismisura, nuove zone di espansione e premialità per l’edilizia sociale, si potranno costruire oltre 700 alloggi. Una quantità enorme, se si considera che sono ancora in costruzione centinaia di alloggi (con serie difficoltà a collocarli sul mercato) e che non sono ancora iniziati importanti lavori di riqualificazione urbana, come la piazza e i 75 alloggi previsti dal 1995 al posto dei vecchi magazzini comunali di via Cerrini. Una zona in stato di degrado il cui recupero non sarà certo facilitato dalle nuove previsioni urbanistiche. La scelta di concentrare l’espansione nella zona della Pulledraia, inoltre, rinchiuderà i laghetti di Tufaia in una colata di cemento (oltre 170 alloggi).
Fortemente critico il giudizio sull’assenza di proposte concrete per il centro storico di Campiglia, sempre più abbandonato dai residenti e deserto nei mesi invernali. A fronte di 300 alloggi a canone sociale concessi in aggiunta a chi ne costruirà altrettanti a Venturina, neppure uno è previsto nel centro storico, con il recupero di alloggi da destinare ai residenti. Una soluzione era possibile, ma la maggioranza l’ha ignorata.
Anche il territorio rurale risulta scarsamente protetto, a partire dalle previsioni che ammettono grandi impianti fotovoltaici nelle zone agricole con problemi di salinità; centrali a biomasse vicino alle zone produttive (per intendersi vicino alla zona per la lavorazione degli inerti alle Lavoriere potrebbe essere costruita una centrale); grandi pale eoliche (quelle che possono arrivare a 140 mt. di altezza) possibili ovunque nelle zone agricole E1, salvo procedure di valutazione ambientale di volta in volta.
Inoltre, mentre per le imprese agricole le regole costruttive risultano rigorose, per chi possiede fabbricati che non hanno destinazione rurale, o che la perdono, il regolamento lascia aperte molte possibilità di trasformazione per fini non agricoli. Molte le attività ritenute compatibili: dalle residenze turistico alberghiere, alle attività sportive e per il tempo libero, fino agli impianti temporanei per la frantumazione degli inerti.
Ci auguriamo che la discussione dei prossimi mesi, e le osservazioni al regolamento, contribuiscano a modificare un’impostazione che a noi è sembrata arretrata e neppure in linea con le recenti dichiarazioni del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il quale ha sostenuto che “Il nostro primo problema è il riuso e la riqualificazione. La salvezza del nostro patrimonio e quindi della nostra identità passa dall’agricoltura e dai centri storici”
Campiglia è ancora lontana da questa Toscana auspicata.
12 maggio 2010
Comune dei Cittadini
Note politiche del Capogruppo Massimo Zucconi al Consiglio comunale del 12 maggio
Il comunicato come appare sulla stampa:
– Il Tirreno 13.5.2010
Tuoni e fulmini dalle minoranze, Comune dei Cittadini e Popolo delle libertà, che hanno votato contro l’adozione del Regolamento urbanistico. «Perché è fortemente orientato verso l’espansione urbana e la produzione di alloggi e capannoni, senza rapporto alcuno con la domanda – dice Massimo Zucconi, di Comune dei Cittadini – Nei prossimi 5 anni – prosegue, – tra aree critiche saturate a dismisura, nuove zone di espansione e premialità per l’edilizia sociale, si potranno costruire oltre 700 alloggi. Una quantità enorme, se si considera che sono ancora in costruzione centinaia di alloggi (con serie difficoltà a collocarli sul mercato) e che non sono ancora iniziati importanti lavori di riqualificazione urbana, come la piazza e i 75 alloggi previsti dal 1995 al posto dei vecchi magazzini comunali di via Cerrini».
Se per il Pdl c’è poca attenzione per il centro storico, secondo Comune dei Cittadini quello è divenuto ormai un «paese spettrale nei mesi invernali. A fronte di 300 alloggi a canone sociale concessi in aggiunta a chi ne costruirà altrettanti a Venturina, neppure uno è previsto nel centro storico, per il recupero di alloggi da destinare ai residenti». Stessa condivisione sulle fonti di energia alternativa ed agricoltura. «Il territorio rurale risulta scarsamente protetto – per Zucconi – a partire dalle previsioni che ammettono grandi impianti fotovoltaici nelle zone agricole con problemi di salinità; centrali a biomasse vicino alle zone produttive; grandi pale eoliche possibile ovunque nelle zone agricole E1, salvo valutazioni ambientali di volta in volta. Inoltre, mentre per le imprese agricole le regole costruttive risultano rigorose, per chi possiede fabbricati non a destinazione rurale, o che la perdono, il regolamento lascia aperte molte possibilità. Molte le attività ritenute compatibili: dalle residenze turistico alberghiero, alle attività sportive e per il tempo libero, fino agli impianti temporanei per la frantumazion degli inerti». A queste lamentele di sostanza, Fiorenzani ne aggiunge altre di forma: «Ci hanno fornito il testo cartaceo solo venerdì. Poco tempo per studiarlo, con un linguaggio decisamente oscuro, uno strumento per addetti ai lavori».
F.R.
– La Nazione 13.5.2010
CAMPIGLIA CONTRARIA TUTTA LA MINORANZA
Urbanistica, la lista civica dice no al Regolamento
«CON QUESTO Regolamento Urbanistico nei prossimi cinque anni tra aree critiche saturate a dismisura, nuove zone di espansione e premialità per l’edilizia sociale, si potranno costruire oltre 700 alloggi». Contraria e critica la Lista civica «Comune dei Cittadini» che ha votato no in consiglio insieme a tutta la minoranza. «Settecento appartamenti sono una quantità enorme, se si considera che sono ancora in costruzione centinaia di alloggi e che non sono ancora iniziati importanti lavori di riqualificazione urbana, come la piazza e i 75 alloggi previsti dal 1995 al posto dei vecchi magazzini comunali di via Cerrini. Una zona in stato di degrado il cui recupero non sarà certo facilitato dalle nuove previsioni urbanistiche».
LISTA CIVICA che prosegue. «La scelta di concentrare l’espansione nella zona della Pulledraiae, rinchiuderà i laghetti di Tufaia in una colata di cemento con oltre 170 alloggi». Fortemente critico il giudizio sull’assenza di proposte concrete per il centro storico di Campiglia, sempre più abbandonato dai residenti e deserto nei mesi invernali. «A fronte di 300 alloggi a canone sociale concessi in aggiunta a chi ne costruirà altrettanti a Venturina, neppure uno è previsto nel centro storico, con il recupero di alloggi da destinare ai residenti. Anche il territorio rurale risulta scarsamente protetto, a partire dalle previsioni che ammettono grandi impianti fotovoltaici nelle zone agricole con problemi di salinità, centrali a biomasse vicino alle zone produttive. Inoltre —concludono i consiglieri della lista civica — mentre per le imprese agricole le regole costruttive risultano rigorose, per chi possiede fabbricati che non hanno destinazione rurale, o che la perdono, il regolamento lascia aperte molte possibilità di trasformazione per fini non agricoli».