Mentre proseguono i lavori al cantiere sul piazzale della stazione di Campiglia, è polemica sui disservizi nel collegamento con i bus Tiemme fra Campiglia a Piombino, con corse saltate o comunque assenti rispetto alle informazioni sulle bacheche di Trenitalia. A sollevare la questione è il capogruppo dell’Udc Luigi Coppola, che ha presentato un’interpellanza al sindaco Gianni Anselmi. Nella sua interpellanza Coppola cita «precise lamentele da parte di utenti che facendo riferimento agli orari presenti sul sito Internet e sulle bacheche di Trenitalia per recarsi alla stazione di Campiglia, partendo dalle stazioni di Piombino Marittima e Piombino (centrale), hanno atteso invano alle fermate autobus per usufruire del servizio bus sostitutivo del treno». Così Coppola, spiegando che «tale situazione si è verificata più volte e sono state presentate precise lamentele agli uffici regionali del trasporto pubblico locale, facendo riferimento allo specifico numero verde, non si capisce perché non vi siano stati interventi migliorativi».
Il capogruppo dell’Udc è preoccupato anche del fatto che «normalmente dovrebbero esserci precisi rapporti fra Trenitalia e Tiemme per programmare le coincidenze in riferimento alle tratte in questione, ma sembra che fra i due vettori non vi sia un’adeguata capacità comunicativa». Inoltre per Coppola «le difficoltà economiche del settore trasporto non giustificano tali disservizi, tutt’altro, a fronte di risparmi inderogabili per precise necessità di bilancio, servirebbe una più adeguata efficienza proprio sotto il profilo della comunicazione. Peraltro sembra che i bus in questione che dovrebbero coincidere con i treni in partenza da Campiglia Marittima non sempre transitano dalla stazione di Piombino (centrale), bensì da Portovecchio (stazione oramai evidentemente stato di abbandono)e non se ne comprende il motivo». Così Coppola chiede al sindaco Anselmi «se è informato della questione, se ritiene di porre la questione all’attenzione di Trenitalia, di Tiemme, nonché degli uffici regionali competenti, se ritiene che tali disagi screditino la stessa credibilità del trasporto pubblico locale e di riflesso anche degli enti locali di riferimento che partecipano a livello societario nelle aziende di trasporto».
Il Tirreno 02.02.2013