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ASIU: modifiche allo Statuto per ricevere rfiuti pericolosi

Febbraio 19, 2016
In Servizi Pubblici
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Per il PD a Campiglia non esiste un problema ASIU. Respinto l’odg in Consiglio

Scopriamo oggi che il 29 gennaio scorso, lo stesso giorno in cui si è tenuto il consiglio comunale monotematico a Piombino su Asiu – Rimateria, è stato sottoposto a VIA il progetto dell’ASIU di chiusura delle discariche esistenti con opere di mitigazione degli impatti paesaggistici.

Mentre ai consiglieri si esponeva una sintesi imprecisa nei numeri e priva di informazioni essenziali, il progetto esisteva ed era già bell’e pronto. Cosa significhi a questo punto mantenere pubblica un’azienda per controllarla è impossibile da capire e il progetto depositato lo prova ulteriormente.

Il progetto riguarda infatti anche le discariche ex Lucchini che, si dice, sono state acquisite dall’ASIU. Una società pubblica che aveva la missione di trattare i RSU è andata a comprare una discarica in esaurimento della Lucchini! Chi lo ha deciso? Quando è avvenuto? Quanto è costato? Come poteva acquistare una discarica industriale che nulla aveva a che fare con la sua missione? Qual era il disegno che stava dietro all’acquisto? Ovviamente su questo nebbia fitta.

Ma quali sarebbero gli gli interventi di “risanamento ambientale e mitigazione paesaggistica” previsti? Semplice: rialzare l’attuale discarica ASIU da quota 26 a 32 metri per ricavare ulteriori volumi; saturare gli spazi tra la discarica ASIU e le discariche ex Lucchini per ricavare altri volumi di discarica.

L’obiettivo è chiaro “mettere a disposizione nuovi volumi di discarica a servizio dell’imponente opera di bonifica dell’area SIN (circa 800 ettari) che prevede anche le demolizioni degli impianti e relative bonifiche a carico della nuova proprietà delle acciaierie (Aferpi)”.

Insomma nuovi volumi di discarica per le bonifiche per le quali però ad oggi non c’è niente se non un ridicolo ed aleatorio impegno per 50 milioni di euro esternato dall’On Velo.

Dunque fare una discarica per speciali pericolosi mentre non ci è possibile trattare i nostri significa ricevere amianto da fuori senza fare mezzo passo avanti nella direzione delle bonifiche. Non c’è nessuna garanzia che non verranno esauriti altri spazi con rifiuti di mezz’Italia mentre aspettiamo che Aferpi demolisca l’altoforno. Adesso è chiaro perché è tanto importante modificare lo Statuto dell’Asiu: bisogna permettere all’ASIU di trattare i rifiuti pericolosi visto che ad oggi si occupa di una discarica definita di rifiuti speciali NON pericolosi.

Questo progetto e la manovra politica ad esso connessa, hanno l’obiettivo di avviare un business lucrativo e con la mitigazione paesaggistica c’incastrano come il cavolo a merenda. Si vogliono creare 1.860.000 mc. di volumi di discarica destinati “alla ricezione di rifiuti speciali e, attraverso la realizzazione di moduli ad hoc, di rifiuti pericolosi stabili non reattivi, e di amianto”.

La nostra proposta è chiara. Qualsiasi opera di smaltimento di rifiuti speciali deve essere subordinata alla bonifica dell’area di Piombino e deve dipendere dal progetto complessivo del risanamento ambientale degli 800 ettari dell’area siderurgica nella sua integrità e complessità.

Liste Civiche:
Un’Altra Piombino
Assemblea San Vincenzina
Assemblea Popolare di Suvereto
Comune dei Cittadini di Campiglia

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Tags: Acqua e rifiuti
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