L’approvazione dil riequilibrio del bilancio, approvato dal consiglio a fine settembre. Ora l’assessore “di settore” Elena Fossi chiarisce alcuni aspetti: «Atto politico che ci consente di rispettare i dettami della legge». «Quest’anno – prosegue Fossi – il riequilibrio di bilancio ha dovuto fare i conti sia con il decreto “Salva Italia” del mese di maggio, sia con la successiva manovra di fine estate per effetto dei quali il bilancio di Campiglia si è trovato, nelle proprie risorse, impoverito di circa 850mila euro. Chiaro che, a bilancio preventivo ormai approvato e, quindi con allocazione di risorse ormai definite, nella precisa convinzione di non volere, né poter tagliare sui servizi ai cittadini (trasporto scolastico, mensa, asilo nido, solo per citarne alcuni), ha rispettato il proprio equilibrio utilizzando in massima parte l’avanzo non vincolato».
«Per l’amministrazione l’utilizzo dell’avanzo frutto anche di una politica di rigore – sottolinea – rappresentava l’unica vera risorsa, stante l’entità dei tagli ai trasferimenti, alla quale attingere per evitare di interrompere o modificare in peggio l’erogazione dei servizi ai cittadini intervenendo in contratti di appalto già in essere per non parlare di un aumento dell’imposizione fiscale concessa ai Comuni e che Campiglia non ha neppure preso in considerazione».
«Si è proceduto – ricorda – nella consapevolezza che sarà necessario intervenire con un ulteriore utilizzo di questa risorsa prima della fine dell’anno, quando si renderà necessario far fronte agli ulteriori tagli della spending review non ancora determinati dal governo nel loro esatto ammontare e nelle modalità, al momento del riequilibrio.
Sono del tutto prive di fondamento le osservazioni della lista civica del Comune dei Cittadini relativamente all’aumento della spesa corrente per circa 112mila euro. Infatti, se è vero che nella variazione di bilancio preliminare all’approvazione del riequilibrio di bilancio si trovano spese per 112mila, il medesimo importo si trova anche in entrata e costituisce un vincolo di destinazione all’utilizzo di queste risorse. La manovra di fine estate – dice Fossi – ha obbligato le amministrazioni a mettere in bilancio un fondo di recupero crediti per 100mila che non sono spese aggiuntive.
Quello che ad alcuni è, erroneamente, apparso come un aumento della spesa corrente, altro non è che una mera e trasparente operazione contabile di allocazione di risorse: tanto in entrata che in uscita. Respingo al mittente – conclude l’assessore – tutte le illazioni mosse nei confronti dell’amministrazione che, sebbene in questo momento vadano molto di moda, sicuramente non sono riferibili al nostro Comune ed alle scelte politiche poste in essere, formulate, sempre e comunque, nell’interesse dei cittadini».
Il Tirreno 12.10.2012