La maggioranza di Campiglia si accinge ad approvare il Regolamento Urbanistico dopo aver controdedotto alle osservazioni dei cittadini, delle associazioni, dei gruppi politici. Nonostante la maggioranza abbia fatto marcia indietro sull’edilizia a premi (una norma scandalosa) e sulla torre di 6 piani all’ingresso sud di Venturina (uno scempio), quello di Campiglia si conferma come regolamento dell’espansione, del consumo di suolo e del sovradimensionamento. Contro il parere della Regione vengono confermati anche i 156 alloggi intorno ai laghetti di Tufaia: uno scempio urbanistico.
Di fatto questo regolamento aspetta solo la ripresa della speculazione immobiliare e finanziaria che sta alla base della crisi in cui ci dibattiamo.
E’ un piano che va controcorrente anche rispetto agli indirizzi della Regione Toscana che invitano a non massacrare le campagne con i grandi impianti fotovolatici e a contenere le rendite immobiliari, come va ripentendo il presidente Rossi, purtroppo ancora inascoltato. Tutto questo, infatti, non è presente nel RU di Campiglia.
COMUNICATO:
Questa maggioranza, come la precedente, pensa che il futuro di Campiglia siano le case e capannoni. Più se ne prevede meglio è. Poco importa se negli ultimi anni si è formato uno stock preoccupante di alloggi invenduti, se è emerso il fenomeno dei capannoni vuoti, se nel vecchio piano regolatore ci sono ancora tanti interventi da realizzare come i 75 alloggi al posto dei vecchi magazzini comunali, l’edilizia popolare nel campo d’aviazione, le 50 villette sotto la Rocca di Campiglia, ecc.
Le molte osservazioni che mettono in evidenza questa realtà non hanno fatto riflettere la maggioranza. Dopo le nostre e altre denunce cancelleranno la scandalosa ’“edilizia a premio” e la torre di sei piani a fianco del ristorante “Otello”, ma si preparano a confermare 475 nuove abitazioni per i prossimi 5 anni in aggiunta a quelle ancora in costruzione e alle centinaia previste dal vecchio PRG, ma non ancora realizzate. Una previsione assurda se si pensa che dal 2005 al 2010 sono stati realizzati solo 58 alloggi in ambiti urbani(dati comunali). Stesse considerazioni per i capannoni per i quali, a fronte di uno stock inutilizzato, il piano prevede altri 25 ettari per i prossimi 5 anni.
Da questo piano esce a pezzi l’agricoltura, lasciata agli attacchi della speculazione immobiliare e agli appettiti delle società che vogliono utilizzare i terreni agricoli per grandi distese di pannelli solari e grandi pale eoliche. Neppure le nuove linee guida della Regione, che invitano i Comuni a non svendere le campagne per i pannelli solari, hanno fatto cambiare idea alla maggioranza Si continua a testa bassa a difendere interessi che nulla hanno a che vedere con l’agricoltura.
Esce pesantemente ridimensionato anche il termalismo perché i 156 alloggi intorno ai laghetti di Tufaia creeranno una muraglia di cemento davanti a quello che doveva essere un parco termale. Una previsione che il Comune si accinge a confermare contro il parere della Regione.
Resta infine la desolante sorte dei centri abitati. Per il centro storico di Campiglia questo piano non avanza idee e respinge quelle che proponevano di rivitalizzarlo con i residenti e i servizi. Per Venturina, nonostante gli evidenti fallimenti delle scelte ibride che hanno svuotato il centro di attività commerciali, si prosegue sulla stessa linea. Anzi si peggiora togliendo anche le scuole Marconi al posto delle quali sorgeranno ancora case. Poca attenzione, invece, è stata posta a chi chiedeva il riuso degli edifici esistenti per necessità familiari.
Con questo piano, dunque, non resta che attendere la ripresa della “speculazione immobiliare e finanziaria” che è all’origine della crisi in cui ci dibattiamo. Con buona pace di chi pensava alla tipicità della nostra agricoltura, alle filiere corte, al turismo, al termalismo, ai parchi, all’innovazione delle piccole e medie imprese, alla qualità della vita nei nostri centri abitati. Ma anche di chi, in Regione, invita i Comuni a voltare pagina rispetto ad un recentissimo passato fortemente condizionato dalle rendite.
Gli effetti di queste politiche sono ben noti: comporteranno la svendita di altro territorio, forse favoriranno qualche “affare”, ma sicuramente allontanano la possibilità di rilanciare l’economia puntando sull’identità dei nostri territori e di dare lavoro duraturo ai nostri giovani.
26 maggio 2010
Comune dei Cittadini
SULLA STAMPA:
«Case invendute, ma il Comune insiste con il cemento»
La lista civica boccia la versione finale del regolamento urbanistico
«Questa maggioranza, come la precedente, pensa che il futuro di Campiglia siano case e capannoni. Più se ne prevede meglio è – torna all’attacco Comune dei Cittadini – Eppure c’è uno stock preoccupante di alloggi invenduti».
«E se è emerso – prosegue la lista civica – il fenomeno dei capannoni vuoti, se nel vecchio piano regolatore ci sono ancora tanti interventi da realizzare come i 75 alloggi al posto dei vecchi magazzini comunali, l’edilizia popolare nel campo d’aviazione, le 50 villette sotto la Rocca…».
«Le molte osservazioni che mettono in evidenza questa realtà non hanno fatto riflettere la maggioranza. Dopo le nostre e altre denunce cancelleranno la scandalosa “edilizia a premio” e la torre di sei piani a fianco del ristorante “Otello”, ma si preparano a confermare 475 nuove abitazioni per i prossimi 5 anni in aggiunta a quelle ancora in costruzione e alle centinaia previste dal vecchio Prg, ma non ancora realizzate».
«Da questo piano esce a pezzi l’agricoltura, lasciata agli attacchi della speculazione immobiliare e agli appettiti delle società che vogliono utilizzare i terreni agricoli per grandi distese di pannelli solari e grandi pale eoliche. Neppure le nuove linee guida della Regione, che invitano i Comuni a non svendere le campagne per i pannelli solari, hanno fatto cambiare idea alla maggioranza» si sottolinea.
«Esce pesantemente ridimensionato anche il termalismo perché i 156 alloggi intorno ai laghetti di Tufaia creeranno una muraglia di cemento davanti a quello che doveva essere un parco termale. Una previsione che il Comune si accinge a confermare contro il parere della Regione».
«Resta la desolante sorte dei centri abitati. Per il centro storico di Campiglia questo piano non avanza idee e respinge quelle che proponevano di rivitalizzarlo con i residenti e i servizi. Per Venturina, nonostante gli evidenti fallimenti delle scelte ibride che hanno svuotato il centro di attività commerciali, si prosegue sulla stessa linea. Anzi si peggiora togliendo anche le scuole Marconi al posto delle quali sorgeranno case. Con questo piano, dunque, non resta che attendere la ripresa della “speculazione immobiliare e finanziaria” che è all’origine della crisi in cui ci dibattiamo. Gli effetti di queste politiche sono noti: comporteranno la svendita di altro territorio, forse favoriranno qualche “affare”, ma allontanano la possibilità di rilanciare l’economia puntando sull’identità dei nostri territori e di dare lavoro duraturo ai giovani» conclude Comune dei Cittadini.
Il Tirreno 27.5.2011
«Resta la cementificazione dei laghetti di Tufaia»
Campiglia: la lista civica critica sull’urbanistica
LUNEDÌ va in approvazione il Regolamento urbanistico di Campiglia. Dopo le controdeduzioni sono spariti dal documento: «l’edilizia a premi» e la torre di 6 piani all’ingresso sud di Venturina, ma per la lista civica Comune dei Cittadini «quello di Campiglia si conferma come il regolamento dell’espansione, del consumo di suolo e del sovradimensionamento». Sono stati confermati i 156 alloggi intorno ai laghetti di Tufaia.
QUESTA maggioranza, come la precedente, pensa che il futuro di Campiglia siano le case e capannoni — incalza il capogruppo Massimo Zucconi — poco importa se negli ultimi anni si è formato uno stock preoccupante di alloggi invenduti, se è emerso il fenomeno dei capannoni vuoti, se nel vecchio piano regolatore ci sono ancora tanti interventi da realizzare come i 75 alloggi al posto dei vecchi magazzini comunali, l’edilizia popolare nel campo d’aviazione, le 50 villette sotto la Rocca di Campiglia. Dopo le nostre e altre denunce cancelleranno la scandalosa “edilizia a premio” e la torre di sei piani a fianco del ristorante “Otello”, ma si preparano a confermare 475 nuove abitazioni per i prossimi 5 anni in aggiunta a quelle ancora in costruzione e alle centinaia previste dal vecchio Prg, ma non ancora realizzate. Una previsione assurda se si pensa che dal 2005 al 2010 sono stati realizzati solo 58 alloggi in ambiti urbani (dati comunali). Stesse considerazioni per i capannoni per i quali, a fronte di uno stock inutilizzato, il piano prevede altri 25 ettari per i prossimi 5 anni». Poi c’è il capitolo agricoltura.
«DA questo piano ne esce a pezzi, lasciata agli attacchi della speculazione immobiliare e agli appetiti delle società che vogliono utilizzare i terreni agricoli per grandi distese di pannelli solari e grandi pale eoliche. Neppure le nuove linee guida della Regione hanno fatto cambiare idea alla maggioranza. Esce pesantemente ridimensionato anche il termalismo perché i 156 alloggi intorno ai laghetti di Tufaia creeranno una muraglia di cemento davanti a quello che doveva essere un parco termale. Una previsione che il Comune si accinge a confermare contro il parere della Regione». Ci sono anche i centri abitati. «Per il centro storico di Campiglia questo piano non avanza idee e respinge quelle che proponevano di rivitalizzarlo con i residenti e i servizi. Per Venturina, nonostante gli evidenti fallimenti delle scelte ibride che hanno svuotato il centro di attività commerciali, si prosegue sulla stessa linea. Anzi si peggiora togliendo anche le scuole Marconi al posto delle quali sorgeranno ancora case.
CON questo piano, dunque, non resta che attendere la ripresa della “speculazione immobiliare e finanziaria” che è all’origine della crisi in cui ci dibattiamo. Con buona pace di chi pensava alla tipicità della nostra agricoltura, alle filiere corte, al turismo, al termalismo, ai parchi, all’innovazione delle piccole e medie imprese, alla qualità della vita nei nostri centri abitati».
m. p.
La Nazione 27.5.2011