Che rapporto ci sarà tra l’autostrada e le cave di Campiglia? A dire il vero non è chiaro se e come si farà l’autostrada, ma in ogni caso il Comune di Campiglia, fino ad oggi, ha rifiutato di affrontare il problema degli inerti che serviranno per realizzarla. L’argomento, in passato, è stato oggetto di accordi tra la Regione e i Comuni. E’ stato costruito un impianto per recuperare rifiuti industriali e utilizzarli nelle infrastrutture in sostituzione dei materiali delle colline di Campiglia. E’ il momento della coerenza, ma per ora i segnali non sono incoraggianti.
Nei giorni scorsi sono stati votati ordini del giorno, sono state indette assemblee pubbliche, il PD ha fatto anche una manifestazione per chiedere il rispetto del progetto autostradale approvato nel 2008: senza pedaggi per i residenti, con le opere complanari, i collegamenti con i porti e un rimborso di 3,7 miliardi di euro alla SAT a fine concessione.
Dopo il taglio dei 3,7 miliardi, sembra che la SAT, già a marzo, abbia presentato il nuovo progetto. Nei Consigli Comunali non si è visto nulla, ma il PD regionale lo ha commentato così “ il nuovo progetto non include tra l’altro il lotto zero e prevede l’utilizzo della variante Aurelia per circa duecento chilometri senza garanzie per la gratuità del pedaggio a favore delle popolazioni residenti”
Dunque il vecchio progetto non esiste più. Quello che si prevede è la concessione ad un privato di una strada pubblica esistente, la variante Aurelia, per fare solo interventi di adeguamento e istituire pedaggi per tutti, residenti compresi, con modalità non note. Una soluzione inaccettabile per i nostri territori perché produrrebbe solo danni senza vantaggi. Anzi, cittadini e imprese sarebbero gravati da costi di mobilità che oggi non hanno.
C’è poi un altro argomento di enorme rilevanza che nessuno sembra voler affrontare. Con quali inerti saranno realizzate le nuove opere stradali?
I Comuni della Val di Cornia e la Regione Toscana, già dal 1999, hanno fatto accordi per realizzare, con soldi pubblici, un impianto per il recupero dei rifiuti industriali piombinesi (TAP) da utilizzare in sostituzione degli inerti di cava. L’impianto oggi c’è e l’autostrada è in costruzione tra Rosignano e Cecina. I Comuni e la Regione si sono fatti sentire dalla SAT e dal Governo per pretendere che non si compia l’ennesimo scempio delle nostre colline, già devastate da grandi cave, e si utilizzino materiali recuperati dai rifiuti industriali?
Abbiamo posto questo quesito in Consiglio riscontrando un disarmante silenzio della maggioranza che amministra il Comune di Campiglia. Si tratta di silenzi assordanti, perché un Comune come quello di Campiglia dovrebbe, per primo, preoccuparsi di far rispettare i patti sottoscritti a tutela del proprio territorio. Siccome è lo stesso Comune che, dopo aver sottoscritto accordi per ridurre le escavazioni dalle colline, nel 2002 ha autorizzato il raddoppio dei volumi della cava di Monte Calvi, non c’è proprio da stare tranquilli.
C’è un solo modo per evitare altri errori e danni all’interesse pubblico: discutere subito di questi problemi con la massima trasparenza, alla luce del sole. Cosa che non si sta facendo.
Comune dei Cittadini
SULLA STAMPA:
«Colline a rischio sventramento»
La lista civica lancia l’allarme per l’autostrada
Il timore è che i materiali per la costruzione arrivino dalle cave di Campiglia «Necessario promuovere gli inerti di recupero»
«Che rapporto ci sarà tra autostrada e cave di Campiglia? – si domanda Comune dei Cittadini – A dire il vero non è chiaro se e come si farà l’autostrada, ma in ogni caso il Comune, fino ad oggi, ha rifiutato di affrontare il problema degli inerti che serviranno per realizzarla».
Ricorda la lista civica che «l’argomento, in passato, è stato oggetto di accordi tra Regione e Comuni. E’ stato costruito un impianto per recuperare rifiuti industriali – si spiega – e utilizzarli nelle infrastrutture in sostituzione dei materiali delle colline di Campiglia. Ci vuole coerenza, ma i segnali non sono incoraggianti».
«Votati ordini del giorno, indette assemblee, il Pd ha fatto anche una manifestazione per chiedere il rispetto del progetto autostradale approvato nel 2008: senza pedaggi per i residenti, con le opere complanari, i collegamenti con i porti e un rimborso di 3,7 miliardi di euro alla SAT a fine concessione – si prosegue – Dopo il taglio dei 3,7 miliard sembra che la Sat, già a marzo, abbia presentato il nuovo progetto. Nei consigli non si è visto nulla, ma il Pd regionale lo ha commentato così “il nuovo progetto non include il lotto zero e prevede l’utilizzo della variante Aurelia per circa duecento chilometri senza garanzie per la gratuità a favore dei residenti”. Dunque il vecchio progetto non esiste più. Quello che si prevede è la concessione ad un privato di una strada pubblica esistente, la variante Aurelia, per fare solo interventi di adeguamento e istituire pedaggi per tutti, residenti compresi con modalità non note. Soluzione inaccettabile».
«C’è poi un altro argomento di enorme rilevanza che nessuno sembra voler affrontare – si puntualizza – Con quali inerti saranno realizzate le nuove opere stradali? I Comuni della Val di Cornia e la Regione, già dal 1999, hanno fatto accordi per realizzare, con soldi pubblici, un impianto per il recupero dei rifiuti industriali piombinesi (Tap) da utilizzare in sostituzione degli inerti di cava. L’impianto c’è e l’autostrada è in costruzione tra Rosignano e Cecina».
«Comuni e Regione si sono fatti sentire da Sat e governo per pretendere che non si compia l’ennesimo scempio delle nostre colline e si utilizzino materiali dai rifiuti industriali? L’abbiamo chiesto in consiglio riscontrando un disarmante silenzio della maggioranza. Siccome è lo stesso Comune che, dopo aver sottoscritto accordi per ridurre le escavazioni dalle colline, nel 2002 ha autorizzato il raddoppio dei volumi della cava di Monte Calvi – si conclude – non c’è da stare tranquilli».
Il Tirreno 1.5.2011
Autostrada: «Basta con le cave»
«DOVE saranno presi gli inerti per costruire l’autostrada?». A domandarselo è la lista civica Comune dei Cittadini che parte dal concetto – considerando il fatto che Sat a marzo ha presentato un nuovo progetto – che «il vecchio progetto dell’autostrada non esiste più. Quello che si prevede è la concessione ad un privato di una strada pubblica esistente, la variante Aurelia, per fare solo interventi di adeguamento e istituire pedaggi per tutti, residenti compresi con modalità non note.
UNA SOLUZIONE inaccettabile per i nostri territori perché produrrebbe solo danni senza vantaggi. Anzi, cittadini e imprese sarebbero gravati da costi di mobilità che oggi non hanno – evidenzia CdC – c’è poi un altro argomento di enorme rilevanza. Con quali inerti saranno realizzate le nuove opere stradali? I Comuni della Val di Cornia e la Regione Toscana, già dal 1999, hanno fatto accordi per realizzare, con soldi pubblici, un impianto per il recupero dei rifiuti industriali piombinesi (Tap) da utilizzare in sostituzione degli inerti di cava. L’impianto oggi c’è e l’autostrada è in costruzione tra Rosignano e Cecina.
I COMUNI e la Regione si sono fatti sentire dalla Sat e dal Governo per pretendere che non si compia l’ennesimo scempio delle nostre colline, già devastate da grandi cave, e si utilizzino materiali recuperati dai rifiuti industriali? Abbiamo posto il quesito in Consiglio riscontrando un disarmante silenzio della maggioranza. Siccome è lo stesso Comune che, dopo aver sottoscritto accordi per ridurre le escavazioni dalle colline, nel 2002 ha autorizzato il raddoppio dei volumi della cava di Monte Calvi, non c’è proprio da stare tranquilli».
La Nazione 4.5.2011
belle domande e considerazioni…indubbiamente sindaco e maggioranza hanno le loro responsabilità, ma la questione, per dirla un pò alla grillo, riguarda un pò tutto il sistema partitico.
Siamo in un regime di partitocrazia, e le persone che ne fanno parte o sono complici di un sistema che tende ad estromettere il cittadino e l’interesse collettivo, oppure cercano di cambiarlo dall’interno, ma con scarsissimi risultati, perchè chi alza la testa, solitamente viene gambizzato…
la risposta al….e allora come possiamo fare? è solo continuare ad informarsi, informare, dissentire ed avere il coraggio di cambiare la propria abitudine di voto. perchè se è vero che fino a qualche anno fa le alternative non c’erano, ora questo è cambiato e sta cambiando.
poi dovremmo ricordare che democrazia significa anke partecipare, discutere, opporsi….e non delegare in bianco un sindaco o una giunta…. (giunta che per altro viene nominata dal sindaco stesso, e che nessuno ha votato)
Cosa possiamo fare per far svegliare il Comune di Campiglia Marittima?
Perché il Sindaco Soffritti non fa niente per migliorare (in questo caso aiutare) la nostra economia?
Se il Sindaco ha deciso qualcosa in questo senso ha l’obbligo di comunicare, nel rispetto a tutti quelli che le hanno concesso di svolgere il ruolo di primo cittadino in Comune, cosa sta facendo!
Quando arrivano gli interessi di pochi potenti, si scavalcano gli interessi dei molti….ma questi molti non sono impotenti!
L’Aurelia deve essere lasciata in pace e libera….vergogna Matteoli e vergogna il PD Toscano che riuduce al semplice problema “pedaggi gratuiti ai residenti” tutta la questione….
Ha ragione Beppe Grillo allora ?
Basta con la vendita dei beni comuni…non se ne può più…organizziamo una manifestazione di protesta !