Riceviamo e pubblichiamo volentieri questo messaggio, seguito dalla risposta di Massimo Zucconi:
Buongiorno
Per motivi di lavoro non ho potuto partecipare all’assemblea di venerdì sera.
Nel periodo fieristico all’ingresso della fiera di Venturina c’era un “banchetto” del movimento 5 stelle che raccoglieva firme a tale proposito, io ho firmato.
Sono pienamente daccordo con voi su questo argomento, ritengo che una strada statale costruita con i soldi dei cittadini debba rimanere pubblica e non SVENDUTA ad una soc. privata per lucrare con conseguente danno ai cittadini che quindi l’hanno pagata e dopo se la vogliono utilizzare la ripagano. Ricordo inoltre quando non c’era, il tratto di vecchia aurelia tra Livorno e Grosseto era soprannominato “la strada della morte” e chi risedeva in tale percorso pagava anche di più l’assicurazione auto. Inoltre con la crisi ed i costi dei trasporti (per il 90% su gomma) tutti i prezzi di qualsiasi cosa in zona leviterebbero e non credo sia assolutamente vero , come qualcuno va dicendo, che serve per la nostra economia, anzi gli farebbe male. Sarebbe dannosa anche per il turismo già poco e troppo caro in zona e pieno di balzelli.
Ieri sono andato a Pisa da mio fratello, percorrendo la variante, non ho notato segnalazioni particolari o avvertimenti, giunto a Cecina ho deviato a destra per Rosignamo, evitando di entrare in autostrada e riprendere la variante, giunto al vecchio casello le sbarre erano chiuse ed ho dovuto pagare il pedaggio di 0,60 cent. che ritengo siano riferiti al nuovo tratto di ingresso all’autostrada, pari a circa 2 Km, lo ritengo ingiusto e illegale ! Al ritorno da Pisa per evitare quel tratto, ho seguito le indicazioni per Grosseto ecc, uscendo dalla variante ed immettendomi sulla vecchia aurelia peraltro disastrata e transitatissima, dopo un bel prolungamento, aggiunta di Km con conseguente rischio di viaggio, aumento consumi e inquinamento e perdita di tempo, il giro fa reimmettere nella variante alla California, perdendo di fatto vari Km di variante, altra ingiustizia illegale ed errata.
Potresti verificare quanto da me detto? Se le cose stanno così, noi residenti non dovevamo pagare niente? È legale? I governi nazionali e locali eletti dai cittadini non dovrebbero fare gli interessi dei cittadini e comunque fare quello che essi gli chiedono? (anche se a loro non va bene) Infine a che punto siamo con questa situazione? Secondo me se non facciamo un movimento tipo “NO TAV” non arriviamo a niente.
Ringraziando saluto cortesemente sperando di aver comunque dato un contributo
E. S. (Venturina)
11 giugno 2012
Risposta di Massimo Zucconi :
Caro E.
quello che hai verificato al casello di San Pietro e in Palazzi purtroppo è vero ed è assolutamente inspiegabile. La SAT ha costruito una nuova costosa barriera con due obiettivi:
1. riscuotere un pedaggio aggiuntivo di 30 centesimi per 2-3 chilometri di nuova autostrada.
2. istituire un pedaggio per Livorno di 1,20 euro (0,6+0,6), usando i vecchi svincoli dell’uscita di Rosignano. Non solo non c’è nessuna opera in più che giustifichi quel pedaggio, ma la messa in opera di barriere di esazione comporta file e tempi più lunghi di percorrenza.
Le esenzioni (con molti problemi burocratici) sono state previste solo per i residenti dei Comuni della Bassa Val di Cecina e non per quelli degli altri Comuni della costa che, d’ora in poi, dovranno pagare per andare a Livorno anche se non usano l’autostrada. Davvero un assurdo.
Ora i cittadini iniziano a capire cosa comporta concedere ad un privato l’unica strada pubblica di scorrimento che c’è – e che da decenni sopporta benissimo il traffico veicolare locale e nazionale – per trasformarla in autostrada con poche opere e prentedere un pedaggio salatissimo. Secondo quanto annunciato da SAT per andare e tornare da Venturina a Rosigano occorrerebbero 17-18 euro, per andare e tornare da Venturina e Grosseto circa 20 euro. Un pendolare che va a Cecina o Livorno spenderebbe circa 4.000 euro l’anno. Un autotrasportare molto di più. Insomma quelle tariffe sono insostenibili, come insostenibile è anche solo immaginare di ributtare il traffico locale sulla vecchia Aurelia che, peraltro, non esiste neppure più. Le ragioni sono molto semplici: il traffico attuale (19.000 veicoli/giorno) e quello previsto sulla cosiddetta autostrada tirrenica (circa 23.000 veicoli giorno – ma non fanno conti con il caro petrolio e la crisi- ) non sono sufficienti a giustificare l’investimento per l’ autostrada.
Per questo il Presidente della Regione, tardivamente e a cose fatte, è andato a chiedere l’ esenzione di 45 km per tutti i residenti delle Province di Livorno e Grosseto. Una richiesta improvvisata (solo pochi giorni fa avevano chiesto esenzioni di soli 20 km) e insostenibile per la SAT se non a condizione che sia lo Stato a pagare con la defiscalizzazione degli investimenti privati. Pagheremo, dunque, sempre noi.
Resta una sola e urgente cosa da fare: mettere in sicurezza l’Aurelia da Grosseto Sud a Orbetello, verso Civitavecchia, dove esistono davvero seri pericoli, limiti di velocità di 60-70 km e problemi per il traffico. Ne trarremmo vantaggio anche noi, da subito.
Ma per quel tratto di strada, dopo tanti discorsi, ancora oggi la SAT non ha un progetto condiviso con i Comuni. La cosa sconcertante è che la Regione sembra disponibile a far proseguire l’autostrada a nord, da Cecina dove si può riscuotere subito un pedaggio, rinviando a tempi non definiti l’adeguamento dell’Aurelia a Sud.
Di questo abbiamo parlato nell’assemblea dell’8 giugno. Ci saranno altre occasioni alle quale spero d’incontrarti.
Saluti
Massimo Zucconi