Un grido d’allarme e insieme un appello alle amministrazioni locali per opporsi in modo fermo e deciso al piano della Sat che non prevede la gratuità per i residenti sulla futura autostrada, così come vengono a mancare tutta una serie di opere richieste dal territorio. A firmare questo documento sono Sinistra e libertà circolo “Cento passi”; Andrea Serni responsabile Idv della Val di Cornia; la lista civica Comune dei Cittadini; il Forum del Centrosinistra per San Vincenzo; Uniti per Suvereto; Rifondazione Comunista federazione Val di Cornia Elba; il Partito dei comunisti italiani della Val di Cornia. «La Sat – si legge nel documento congiunto – ha presentato il progetto definitivo per trasformare la Variante Aurelia in autostrada a pagamento.
Alcuni punti sono estremamente chiari: non ci saranno esenzioni per nessuno, tutti pagheranno per usare ciò che ora è gratuito, non ci sarà nessuna opera complanare e la 398 non arriverà al porto ma si fermerà a Gagno. In queste condizioni il traffico oggi sulla SS1 si riverserà completamente sulla vecchia Aurelia e l’intero territorio sarà penalizzato, diviso, meno sicuro e vivibile.
Compito delle amministrazioni locali – si legge ancora – è pretendere che il progetto debba prevedere la completa gratuità per i residenti nelle province di Livorno e Grosseto e debba includere il completamento fino al porto della 398». «La Val di Cornia – prosegue il documento – non è disposta a subire decisioni unilaterali della Sat che ha respinto tutte le richieste avanzate in tal senso anche dalle Province di Livorno e Grosseto nonché dalla Regione. Con simili condizioni l’opera non è sostenibile per il territorio e rappresenta un grave danno destinato a perdurare nel tempo».
Il Tirreno 13.04.2012
I cittadini della Val di Cornia pagheranno il pedaggio
«Il progetto definitivo della Sat per il tratto di autostrada che interessa la Val di Cornia è estremamente chiaro: non ci saranno esenzioni per nessuno, tutti pagheranno per usare ciò che ora è gratuito, non ci sarà nessuna opera complanare e la 398 non arriverà al porto ma si fermerà a Gagno». La denuncia è delle liste civiche e dei rappresentanti di Sel e Idv della zona i quali chiedono alle amministrazioni comunali di agire subito per evitare che la trasformazione della Variante Aurelia in autostrada a pagamento invece di migliorare la situazione diventi un danno per i cittadini. “In queste condizioni il traffico oggi sulla SS1 si riverserà completamente sulla Vecchia Aurelia e l’intero territorio sarà penalizzato, diviso, meno sicuro e vivibile”.
Lo affermano Sinistra e Libertà circolo cento passi (Carla Bezzini coordinatrice); Andrea Serni responsabile IDV Val di Cornia; Comune dei Cittadini (capogruppo Massimo Zucconi); Forum del Centrosinistra per San Vincenzo (capogruppo Nicola Bertini); Uniti per Suvereto (capogruppo Giuliano Parodi); Rifondazione Comunista Federazione Val di Cornia Elba; Partito dei Comunisti Italiani Val di Cornia (responsabile Michele Mazzola). “Compito delle Amministrazioni Locali, di fronte a tutto ciò, è pretendere che il progetto debba prevedere la completa gratuità per i residenti nelle Province di Livorno e Grosseto e debba includere il completamento fino al porto della 398.La Val di Cornia non è disposta a subire decisioni unilaterali da parte della SAT che ha respinto tutte le richieste avanzate in tal senso anche dalle Province di Livorno e Grosseto nonché dalla Regione Toscana. In simili condizioni l’opera non è sostenibile per i territorio e rappresenta un grave danno destinato a perdurare nel tempo».
La Nazione 13.04.2012
«Vada sparita e Sat se ne infischia» Pro loco all’attacco
Non soltanto Vada è sparita da qualsiasi segnaletica, salvo un misero cartellino, con grave danno per tutta l’economia della zona. Ma Sat se ne infischia, la società autostrade snobba qualsiasi richiesta, da qualunque parte provenga. E’ quanto sostiene Roberto Creatini, presidente della Pro loco Vada, che torna all’attacco elencando tutti i precedenti appelli, le prese di posizione, gli inviti degli enti locali e le firme raccolte tra gli operatori turistici. A fronte di tutto questo, ribadisce Creatini, Sat ha reagito come se niente fosse. «Da oltre un anno – spiega Creatini – è aperto il nuovo svincolo a Vada che dalla Variante Aurelia immette sulla 206 (Malandrone) e, nonostante tutte le richieste inviate alla Sat, l’uscita per Vada è indicata tuttora da un cartellino giallo uso cantiere.
Questa non visibilità del nostro paese crea grossi inconvenienti per i turisti e i non residenti che, percorrendo la Variante da Livorno oppure usciti al casello A12 di Rosignano e immessisi sulla Variante, non trovano il nostro paese e molti proseguono fino a Cecina nord oppure oltre. Forse si vorrà far pagare anche a loro il primo lotto». Su questo argomento ci sono state molte prese di posizione «ma la Sat ha sempre snobbato» dice Creatini che elenca e allega documenti: «Sat non ha dato seguito alle nostre numerose richieste, non ha dato seguito alle richieste del Comune e in particolare dell’assessore Donati, non ha dato seguito alla petizione effettuata da tutti gli operatori turistici di Vada, non ha dato seguito alle sollecitazioni della Provincia effettuate dall’assessore Pacini , non ha dato seguito agli inviti rivolti dall’Anas, non ha dato seguito nemmeno alla sollecitazione della Prefettura».
«Non si capisce – prosegue Creatini – questa ostinazione a non voler indicare chiara ed evidente segnaletica del nostro paese sulla Variante Aurelia nei pressi dell’uscita che porta poi sulla strada regionale 206 nei pressi del Malandrone. Chiediamo soltanto quella visibilità e quella denominazione che c’era prima all’uscita di Vada». «Ebbene – conclude Creatini – se questi sono i metodi che la Sat adotta con il territorio e con le sue organizzazioni amministrative, non resta altro che sperare nel successo dei comitati No-Sat No-autostrada».
Il Tirreno 16.04.2012