«A nord non si cambia una virgola dal nostro progetto, a sud ve lo presenteremo nuovo, spezzandolo in due parti e iniziando un nuovo procedimento»: questo, in sostanza, ha riposto Sat alle osservazioni della Regione sulla Tirrenica. La società vuole andare per la propria strada, cercando di ottenere il via libera per il tratto San Pietro in Palazzi-Grosseto e rinviando a una “fase successiva” la nuova progettazione del tratto Grosseto Sud-Fonteblanda. La risposta alle osservazioni della Toscana, giunta a Firenze il 9 febbraio scorso, conferma che la Sat vorrebbe andare avanti per stralci, dando la precedenza al tratto a Nord, dove c’è da fare poco o niente per adeguare un’Aurelia che già così è sicura e dove quindi iniziare in tempi brevi a incassare il pedaggio, e rinviando a una data non indicata il tratto più pericoloso, quello da Ansedonia a Grosseto. A Sud, quindi, la Tirrenica arriverebbe solo poco oltre Capalbio. Nel tratto a Nord la Sat conferma, in contrasto con le prescrizioni del Cipe, di volersi limitare a realizzare opere “connesse” all’autostrada. Per Sat, quindi, non ci saranno ulteriori complanari.
E neppure intende accettare l’alternativa progettuale alla barrierà di esazione richiesta dal Comune di San Vincenzo per garantire il mantenimento dell’attività agricola e dell’accessibilità della ree attualmente intressate dallo svincolo.E per quanto riguarda l’asse di penetrazione al porto di Piombino, Sat fa riferimento all’intesa del dicembre 2010 coi ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente, la Regione, la Provincia di Livorno e il Comune di Piombino.
La 398 sarà quindi prolungata solo fino al Gagno, mentre Sat metterà 20 milioni a disposizione del Comune per il miglioramento delle viabilità. Soldi che il sindaco di Piombino Gianni Anselmi intende aggiungere ai previsti contributi di ministero e Regione per completare il tratto che dovrà attraversare le industrie. La Regione però osserva che la risposta della Sat sulla 398 contrasta con la delibera del Cipe, e che l’opera è necessaria nel contesto del piano regolatore portuale, richiamando le sue precedenti prescrizioni.
Nella risposta la Sat afferma di aver discusso con gli enti locali chiedevano che venissero realizzare, anche in provincia di Grosseto, ulteriori complanari per evitare che tutto il traffico non pagante finisca per riversarsi sulla vecchia Aurelia. Bocciata anche la possibilità di avere svincoli gratuiti, come chiedeva la Regione nelle proprie osservazioni. Sul pagamento del pedaggio per i residenti, però, se ne parlerà più avanti. A sud. Qui, caduto il vecchio progetto su cui si era espresso il Cipe nel 2008, la Sat ha presentato quello definitivo e avviato un nuovo procedimento di Via. Si tratta dei lotti 4 e 5B. La Regione ha richiesto integrazioni alla documentazione e una variante per la zona di Albinia e Orbetello Scalo. Certo è che la Sat questo nuovo progetto ancora non ce l’ha. O, almeno, non l’ha ancora mandato alla Regione.
Nella sostanza la società nella risposta dice che “la progettazione del lotto Sud è momentaneamente sospesa”. Quindi vorrebbe escludere questo tratto dalla Via attuale e riparlarne in un secondo momento, iniziando così a realizzare l’autostrada fino a Capalbio a sud e fino a Grosseto a nord. Su questa cosa la Regione pare intenzionata a resistere anche se, nel complesso, il presidente Enrico Rossi non vuole ritardare i lavori(g.f.)
Il Tirreno 20.02.2012