l segretario regionale del Pd Andrea Manciulli elaborera’ un documento frutto dell’incontro che si è tenuto venerdì pomeriggio a Firenze sulla Tirrenica che sarà poi portato all’attenzione del ministro Matteoli. Il sindaco di Piombino Gianni Anselmi, non era presente all’incontro, rappresentato dal vicesindaco Francini (…)
(Segue su Corriere Etrusco 20.3.2011)
Tirrenica, dal summit richieste al Governo – Regione, Livorno e Grosseto vogliono il «lotto zero» e la viabilità secondaria
«Si va avanti, perché l’autostrada Tirrenica è una priorità assoluta», dice lievemente accaldato e con tono che vuole essere del tutto rassicurante Andrea Manciulli, segretario regionale del Pd. Ma la sua presenza a un tavolo che doveva essere soltanto istituzionale (la Regione con il presidente Enrico Rossi, le Province di Grosseto e Livorno con i rispettivi presidenti, Leonardo Marras e Giorgio Kutufà, il comune di Livorno col sindaco Alessandro Cosimi, il comune di Castagneto con il sindaco Fabio Tinti, il comune di Rosignano con il sindaco Alessandro Franchi, il comune di Piombino col vicesindaco) dimostra che era necessaria una mediazione politica: la voce del «partitone», un po’ com’è avvenuto a Firenze per la questione della nuova pista di Peretola. C’è da chiedersi se Rossi abbia davvero bisogno del «tutore», oppure se ogni esponente del partito con una veste istituzionale va tranquillamente per conto suo.
E’ vero, come dice Manciulli, che «si va avanti», ma è altrettanto vero che grossetani e livornesi sarebbero venuti a Firenze per far sentire la loro voce e mettere uno «stop» alla Regione che, a quanto pare, avrebbe firmato l’accordo con il governo e con la Sat, la società che gestisce la Tirrenica, anche dopo il taglio del finanziamento: da 3 miliardi e 700 milioni a circa 2 miliardi.
Ora è stato raggiunto un compromesso: la Regione chiederà che alcune «compensazioni» vengano mantenute, anche se finiranno per costare alcune centinaia di milioni. Irrinunciabili il lotto zero di Livorno, cioè il tratto da Quercianella al capoluogo, e la penetrazione al porto; le sistemazioni viarie nei comuni di Castagneto Carducci, Rosignano e Piombino; la viabilità in provincia di Grosseto, considerato che la vecchia Aurelia, secondo la Sat, dovrebbe diventare autostrada con forti penalizzazioni per i residenti, soprattutto fra Fonteblanda e Ansedonia. «Bisogna assolutamente trovare una soluzione intermedia, altrimenti non possiamo andare avanti», ha detto Giorgio Kutufà, presidente della Provincia di Livorno, ossia uno dei principali promotori del tavolo in Regione. Era stato infatti lui, insieme al collega Marras, a chiedere al presidente Rossi di trattare con Anas invece che con Sat, dal momento che il gran progetto della Tirrenica da 3 miliardi e 700 milioni era tramontato per mancanza di risorse statali.
Il compromesso, come accennato, starebbe nel tentativo di recuperare almeno 500-700 milioni per opere indispensabili ai comuni livornesi e grossetani. Per Cosimi, sindaco di Livorno, non si può rinunciare al «lotto zero» e, soprattutto, alla penetrazione al porto. E la Regione? Enrico Rossi, alle prese con grandi problemi (il buco dell’Asl di Massa, la pista di Peretola, il sottoattraversamento di Firenze, oltre al braccio di ferro con l’Idv per la legge sul Multiplex) dovrà affrontare una discussione difficile con Governo e Sat. Un problema in più. Uno dei più seri.
Sandro Bennucci
La Nazione 19.3.2011
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Rossi incontra Province e sindaci
Venerdì 18 marzo 2011, alle ore 16 il Governatore della Toscana Enrico Rossi incontrerà i presidenti delle Province di Livorno e Grosseto, e i sindaci dei comuni delle due provincie, compreso Piombino, interessati all’autostrada Tirrenica. Kutufà ha recentemente proposto in una lettera al presidente Rossi un ripensamento sul «progetto-Sat», tirando nuovamente in ballo l’Anas; e il presidente della Regione lo ha ovviamente raccolto. Convocato per l’occasione anche il segretario regionale del Pd, il piombinese Manciulli.
La vicenda infatti si sta “ingarbugliando”, tra un conflitto d’interessi e un altro, sempre di più, ma nessuno, nel partito di governo della Regione, ha ancora commentato gli enormi conflitti d’interesse in atto, in cui presidente di SAT Bargone, avvocato di D’Alema, è contemporaneamente anche commissario straordinario del governo per la realizzazione della Tirrenica, e del possibile ingresso a breve di LegaCoop nel capitale di SAT. Conflitti, che oltre a poter sfociare in indagini della magistratura, offrirebbero alle opposizioni tanti motivi di attacco, ai quali il PD, alle prossime elezioni, non potrà rispondere solo con slogan o spot elettorali.
Parafrasando una frase della ministro Prestigiacomo di ieri « È finita, non possiamo – ha detto il ministro rivolgendosi ad alcuni ministri – mica rischiare le elezioni per il nucleare», la domanda che ci chiediamo noi è: può il PD rischiare di perdere la Toscana per i due chilometri, per giunta a pedaggio, di SS398 realizzati dalla SAT del gruppo Benetton?
Tra le novità di questi giorni, ieri su “La Nazione” il sindaco di Piombino Anselmi e l’onnipresente (consigliere sia provinciale che Regionale, dopo che recentemente ha lasciato la carica di segretario del PD della Val di Cornia) Matteo Tortolini, hanno commentato “un po’ seccati” la lettera del presidente della provincia di Livorno Kutufà.
«Il momento è delicato — ha commentato il sindaco di Piombino Gianni Anselmi — ma non ho dubbi sul fatto che coloro che hanno sottoscritto l’accordo a dicembre mantengano la parola. Il protocollo che prevede la realizzazione della 398 è stato sancito da tutte le istituzioni, dal Governo al Comune passando proprio per la Provincia». Ma il sindaco, che in prima battuta ha cercato di trattenersi dal replicare alla lettera di Kutufà, alla fine non è riuscito a trattenersi: «Mettere sullo stesso piano la 398 e il Lotto Zero è solo una forzatura. Perchè Livorno è collegata comunque da un’autostrada. Piombino invece è tagliato fuori».
«Se la posizione richiesta dal presidente Kutufà — ha commentato su La Nazione Tortolini — di rompere la concessione con la Società Autostrade serve per aprire un negoziato forte è del tutto comprensibile. Nel concreto però mentre il Governo toglie i soldi sulla Tirrenica, scaricare sulla Regione la possibilità di una rottura con la Società Autostrada è una posizione del tutto estemporanea». «E’ curioso certo — continua Tortolini — che la posizione del presidente della Provincia sia la medesima di tutte le forze di opposizione della Val di Cornia. Ma si sa, alla seconda legislatura si è tutti più effervescenti».
Il presidente della Provincia Kutufa ha risposto contrariato alle affermazioni di Anselmi e Tortolini che, secondo loro, metterebbe a rischio la realizzazione della 398, e sempre da “La Nazione” ha così commentato: «Mi sorprendono molto le dichiarazioni pubbliche del sindaco Anselmi e del consigliere Tortolini. Ritengo che non si sia colto pienamente il senso della mia proposta che parte dalla convinzione che le contro partite offerte dalla Sat per la messa a pedaggio della Variante Aurelia, siano assolutamente insufficienti. Se questa è la mia opinione, figuriamoci se voglio mettere in discussione quelle già ottenute, come nell’accordo sottoscritto il dicembre scorso anche dalla Provincia di Livorno, per le opere previste nel Comune di Piombino».
Kutufà spiega quindi meglio il suo pensiero: «Ho posto una questione di fondo. E’ accettabile, in cambio di così poco complessivamente ottenuto, cedere un bene pubblico come la Variante Aurelia ad un privato? Non è meglio pensare ad alternative di qui l’ipotesi Anas che, se si concretizzasse, dovrebbe comunque mantenere tutti gli impegni già assunti dalla Sat». E prosegue: «Io ho esteso l’idea di un project financing che potenzi le infrastrutture della nostra regione, ad altre fondamentali arterie: la Fi-Pi-Li, la Firenze Siena e la Due Mari. Ritengo che la proposta, discutibile come tutte, sia più che sensata senza effervescenze che non sono certo nel mio carattere, nè nel mio stile di Governo, sempre comunque attento al bene complessivo, agli interessi generali, a quello di una provincia intesa per me, unita e che intendo tutelare nella stessa misura, in tutti gli ambiti del suo territorio».
E mentre si aspettano i dettagli della manifestazione indetta dal PD il prossimo 26 marzo, alla fine le posizioni si possono riassumere così: Il PD dice Sì all’autostrada realizzata da SAT, ma no al pedaggio per i residenti. Tutti gli altri dicono Sì all’adeguamento ad autostrada, ma non realizzata da SAT per tutti i conflitti d’interesse in atto, ma dall’ANAS che è la legittima proprietaria della variante Aurelia, e ovviamente No ai pedaggi per i residenti.
Tratto da Corriere Etrusco 18.3.2011 e La Nazione