La Giunta di Campiglia si assolve, senza replicare alle critiche. Brutto vizio. Nel nostro giudizio sul bilancio 2012 non c’è nulla di strumentale e demagogico, ma solo numeri e dati forniti dalla stessa Giunta. Quei dati dicono che a Campiglia la pressione tributaria salirà del 79% in un solo anno. Una cifra enorme. Nel 2011 ogni cittadino pagava al Comune tributi per 268 euro, nel 2012 ne pagherà 480. E’ vero o è falso?
Causa principale di questo aumento è l’ IMU, in particolare quella sulla prima casa applicata con l’aliquota massima del 6 per mille. I terreni agricoli sono tassati al 7,6% per mille come quelle fabbricabili. Come valuta la Giunta queste decisioni? Eque? Per noi non lo sono affatto. Senza contare gli aumenti delle tariffe dei servizi di competenza comunale, come acqua e i rifiuti, che la Giunta si ostina a non voler dire ai propri cittadini.
A fronte di questa enorme pressione tributaria non ci sono politiche di sostegno per l’agricoltura, il turismo e il commercio. Non lo diciamo noi, ma il bilancio: sono previsti 20.000 per l’agricoltura, 18.000 per l’industria, 9.000 per il turismo, addirittura con una riduzione di 1.050 euro, nonostante l’inutile e dannosa tassa di soggiorno.
Sul fronte degli investimenti la spesa più rilevante (785 mila euro) sarà quella per la ristrutturazione degli ex macelli alla Fonte di Sotto a Campiglia. La Giunta pensa che questo intervento, forse utile per le feste paesane, sia davvero prioritario e avrà effetti positivi sull’economia locale? Noi pensiamo di no.
Anche noi apprezziamo lo sforzo per mantenere i contributi per l’assistenza sociale e l’istruzione, ma siamo altrettanto convinti che per far quadrare i bilanci pubblici non si possano strangolare quelli delle famiglie e delle imprese. Nel mezzo c’è una politica che si chiama efficienza della pubblica amministrazione, contenimento degli sprechi, migliore utilizzo delle risorse. Di questo non c’è traccia. Nel 2012 la spesa corrente per il mantenimento della macchina comunale aumenterà di 99.000 euro: il doppio di quanto il Comune incasserà dalla tassa di soggiorno. Sono previsti 340.000 euro annui, fino al 2023, per pagare il leasing contratto per acquistare gli immobili della Fiera, dopo che il Comune aveva già investito per costruirli.
Dell’Unione dei Comuni che doveva servire a rendere più efficienti le politiche sovracomunali e ridurre i costi burocratici non si sente più parlare, mentre si annunciano nuovi enti inutili come quello che dovrebbe occuparsi del marketing territoriale.
Per stare dalla parte dei cittadini non basta difendere i servizi pubblici, bisogna mettere in campo azioni concrete per ridurre, con l’efficienza e il rigore della spesa, i costi della pubblica amministrazione. Oggi, invece, i cittadini sono chiamati a pagare sempre di più per ricevere meno dalla pubblica amministrazione.
4 aprile 2012
Comune dei Cittadini
Vedi: le nostre critiche al Bilancio presentato
Il Comunicato del Comune sul Bilancio
Definire il bilancio depressivo, poco equo e senza idee per il futuro è un giudizio ingeneroso e fuorviante e soprattutto non risponde a verità rispetto alle cifre. È un bilancio di grande tenuta sociale, attento a ridurre gli sprechi, a dare ai cittadini servizi di qualità, che coprono tutte le fasce della popolazione. Per fare tutto ciò il Comune a causa del “federalismo municipale” e del patto di stabilità si è trovato in grande difficoltà ed ha dovuto applicare scelte reintrodotte da questo governo, sicuramente dolorose, poiché il dover applicare imposte non è mai una decisione facile specialmente in un momento come questo.
La giunta comunale ha dato priorità al sociale cercando, pur nella difficoltà, di continuare a offrire servizi sempre più necessari che vanno dall’assistenza ai contributi per l’istruzione, dalle mense ai trasporti scolastici. Ovviamente dopo è stato dato spazio agli interventi di manutenzione, arredo e sviluppo economico. Poi è stato dato spazio agli altri capitoli: cultura, sport e tempo libero, sicurezza pubblica. Abbiamo cercato di dare risposte, commisurate alle risorse, a tutti i capitoli che compongono un bilancio di un’amministrazione, che conosce bene le necessità dei cittadini.
In quanto all’Imu sulla prima casa, applicare l’aliquota del 6 per mille è una conseguenza del fatto che le rendite catastali nel comune di Campiglia sono più basse rispetto ai comuni analoghi al nostro. Per l’addizionale Irpef i cittadini non troveranno alcun aumento ed i redditi sotto i 10.000 euro saranno completamente esenti da quest’anno, in virtù delle difficoltà economiche presenti nella società, rinunciando così ad un cospicuo introito che avrebbe potuto essere destinato a qualche capitolo più sofferente. L’imposta di soggiorno è stata applicata al minimo, 0,50 euro per tutte le strutture, questo per stare in un progetto sovra comunale e potere, dal 2013, avere risorse della Val di Cornia da investire nel turismo.
È chiaro che se avessimo avuto più risorse con la possibilità di usufruire di quelle bloccate dal patto di stabilità, avremmo investito di più in tutti i settori. Come si può evincere gli obiettivi della giunta sono stati chiari e abbiamo cercato di dare risposte mirate, tutto questo è stato spiegato nelle tre assemblee pubbliche effettuate. Il consigliere Zucconi dovrebbe conoscere benissimo le difficoltà delle amministrazioni pubbliche, ma evidentemente a Campiglia non ne tiene di conto, altrimenti non potrebbe fare politica in modo populista e strumentale come sta facendo. Giunta comunale Campiglia
Il Tirreno 04.04.2012
Sulla Stampa:
«La giunta di Campiglia si assolve, senza replicare alle critiche. Nel nostro giudizio sul bilancio 2012 non c’è nulla di strumentale e demagogico, ma solo numeri e dati forniti dalla stessa giunta. Quei dati dicono che a Campiglia la pressione tributaria salirà del 79% in un solo anno». Così la lista civica Comune dei Cittadini riapre la polemica sul bilancio comunale campigliese approvato nei giorni scorsi dal consiglio comunale. «Nel 2011 ogni cittadino pagava al Comune tributi per 268 euro – afferma la nota di Cdc – nel 2012 ne pagherà 480. Causa principale di questo aumento è l’ Imu, in particolare quella sulla prima casa applicata con l’aliquota massima del 6 per mille. I terreni agricoli sono tassati al 7,6% per mille come quelli fabbricabili. Senza contare gli aumenti delle tariffe dei servizi di competenza comunale, come acqua e i rifiuti, che la giunta si ostina a non voler dire ai propri cittadini. A fronte di questa enorme pressione tributaria non ci sono politiche di sostegno per l’agricoltura, il turismo e il commercio».
Il Tirreno 11.04.2012
Castagneto: «Imu, tassa sbagliata e applicata male»
«Nell’ultimo consiglio comunale è stata approvata la delibera che istituisce l’ Imu, anche a Castagneto e il nostro voto è stato convintamente contrario». Lo afferma «Sinistra per», che elenca appuntoi motivi: «1°) si reintroduce una tassa odiosa soprattutto per coloro che hanno una casa in cui abitano e da cui non traggono reddito; 2°) a livello nazionale esistevano alternative a questa tassa, ad esempio riduzione radicale delle spese militari, lotta vera all’evasione fiscale, tobin tax, patrimoniale vera, ecc.; 3°) si impone una tassa nella più totale incertezza tanto è vero che il governo prospetta già delle modifiche sostanziali, ma in questa incertezza, intanto il cittadino paga; 4°) Per Castagneto: a) abbiamo proposto l’aliquota minima(0,2%) sulla prima casa e si è scelto, invece di imporre lo 0,29%; b) per le abitazioni date in affitto con contratto registrato è stato approvata l’aliquota dello 0,58%: noi abbiamo proposto, invece, l’aliquota minima (0,46%) perché siamo convinti dovessero essere “premiati” coloro che affittano regolarmente un appartamento e che in questo modo contribuiscono a combattere l’ emergenza abitativa, che è sempre più grave nel nostro territorio».
E ancora: «5°) Sulle seconde case lasciate sfitte è stato deliberato l’1,04, noi abbiamo proposto, l’1,06% cioè l’ aliquota massima prevista dalla legge, che avrebbe consentito di tenere più bassa quella della prima casa e spingere i proprietari a mettere gli appartamenti sul mercato degli affitti regolari. La maggioranza ha sbagliato doppiamente: ha dichiarato di condividere questa legge, che come al solito fa pagare di più chi ha di meno, e in secondo luogo perché l’ha applicata in modo non equo».
La Nazione 11.04.2012