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S. Vincenzo,indagato il comandante dei vigili urbani
La Procura indaga sulla polizia municipale e le minoranze formulano ufficialmente la richiesta, respinta, di dimissioni da parte del sindaco e della giunta. Il giudice per le indagini preliminari Gioacchino Trovato, ha infatti disposto un supplemento d’indagini nel termine di 90 giorni per la vicenda che vede indagati il comandante dei vigili urbani di San Vincenzo, Mauro Cristiani, e un’ispettrice dello stesso comando, Tiziana Lazzeretti e su cui invece il pubblico ministero aveva richiesto l’archiviazione. Le ipotesi di reato sono quelle descritte dagli articoli 368, 323, 640, 340 e 479 del codice penale, ossia calunnia, abuso d’ufficio, truffa, interruzione di pubblico servizio e falso. Il gip ha ritenuto che la denuncia (un fascicolo di alcune centinaia di pagine) presentata dal vigile urbano sanvincenzino Walter Dell’Agnello, meriti un approfondimento.
Accuse da provare, ovviamente, ma piena luce, secondo Trovato, deve essere fatta sulla fruizione, da parte di «Tiziana Lazzeretti e di altri appartenenti alla polizia municipale sanvincenzina, di un monte ore straordinarie non giustificato da reali esigenze di servizio». Per questo il gip ritiene che «occorrerà procedere all’assunzione a sommarie informazioni delle persone informate sui fatti e all’interrogatorio degli indagati». I fatti risalirebbero a un’epoca anteriore al 21 novembre 2011, e il pm, a quanto scrive il gip, aveva chiesto l’archiviazione ritenendo le accuse di Dell’Agnello un atto ritorsivo nei confronti di coloro che lo avevano denunciato molte volte in questi anni (con esiti sempre positivi per Dell’Agnello). Le minoranze, con Nicola Bertini e Davide Lera, di Forum e San Vincenzo per tutti, considerano questo nuovo caso giudiziario come la «testimonianza del fallimento politico» di un’epoca amministrativa. E chiedono, appunto, le dimissioni in blocco di sindaco e giunta. «Non vogliamo condannare nessuno prima del processo – dice Bertini – Ma non c’è miglior dimostrazione del fallimento completo e drammatico di un’epoca amministrativa che ha già fatto troppi danni al paese». Da parte sua il sindaco Michele Biagi mostra tranquillità: «Ci sono degli indagati – dice Biagi – ma non ci sono condanne.
E’ bene chiarirlo. Riguardo alle dimissioni che mi hanno richiesto di dare le minoranze, posso assicurare che andremo avanti fino alla fine del mandato. D’altronde, abbiamo raggiunto molti obiettivi, dando risposte concrete ai cittadini. La mia amministrazione ha operato sempre nella trasparenza e nel pieno rispetto delle regole etiche e della legge. Chi pensa – prosegue il sindaco – che l’amministrazione sia responsabile in queste vicende, faccia i propri passi. Per quanto mi riguarda, seguirò quanto prevede la legge, senza andare oltre le mie competenze».
Il Tirreno 29.05.2012
Devono dimettersi sindaco e tutta la giunta»
IL PD sanvincenzino ha creato un vasto consenso attorno ad una vorace politica edilizia ed ha quadrato i conti con le contravvenzioni. Si apre un problema giudiziario, amministrativo, economico e sociale. È di evidenza lampante che la politica non ha saputo intervenire prima della Magistratura perché è fortissimo il legame tra questi Uffici e gli amministratori che avrebbero dovuto dimostrare ben altra capacità di gestione delle funzioni e delle modalità di relazione tra i lavoratori.
Non c’è migliore dimostrazione del fallimento completo e drammatico di un’epoca amministrativa che ha già fatto troppi danni a questo Paese e che deve essere cancellata il prima possibile. Come gruppo del Forum del Centrosinistra chiediamo le dimissioni immediate del sindaco e della Giunta e lunedì depositeremo una mozione di sfiducia».
Falso, truffa e abusi le ipotesi di reato sulle quali indaga la magistratura
CHE all’interno del Comando dei vigili urbani di San Vincenzo si respiri aria pesante non è una novità. In effetti, le numerose e continue segnalazioni (interne) inoltrate all’autorità giudiziaria e poi, in qualche modo, risultate archiviate, lasciavano prevedere delle naturali rivendicazioni da parte di chi, in questi anni, si sentiva particolarmente preso di mira e costretto a «vivere ed operare» con malcelata tranquillità. Insomma, il sindacato Cisl da ben quattro anni, si è lamentato per i trattamenti economici diversificati nei confronti dei propri iscritti, vessazioni, e soprattutto, lo ripetiamo, continue segnalazioni all’autorità giudiziaria nei confronti dei rappresentanti sindacali; un comportamento che è stato segnalato alla Pubblica Amministrazione senza però vedere, non solo dalla stessa amministrazione comunale ma anche dai dirigenti qualche esito «pacificatorio» all’interno del corpo di polizia municipale.
COSÌ dai dissidi si è passati alla reazione che il vigile Walter Dell’Agnello ha evidenziato attraverso una dettagliata segnalazione inviata (con l’ausilio di uno studio legale di Livorno) all’autorità giudiziaria suffragata da una consistente fornitura di «documenti» che hanno indotto il Tribunale ad iniziare un procedimento di indagini per andare in fondo della questione, sicuramente delicata e, di non facile interpretazione tanto da vedere M.C. unitamente a T. L. oggetti di indagine per il reato di cui agli art. n. 368, 323, 340, 640, 479 c.p. commesso in epoca anteriore e prossima all’11.11.2011. Insomma, a seguito opposizione alla richiesta dell’archiviazione (art. 127, 410 c.p) si è avviato in data 18 Maggio, presso il Tribunale di Livorno, al procedimento in Camera di Consiglio.
IL GIP dottor Gioacchino Trovato sciogliendo la riserva, nell’avvisare i legali di fiducia- scrive testualmente: “…rilevato che il p.m. ha chiesto l’archiviazione, riferendo tutte le accuse del denunciante a finalità ritorsive dello stesso; ritenuto che, indipendentemente dalle finalità perseguite dal denunciante, occorre fare piena luce su taluni fatti rilevanti ed, in particolare, sulla asserita fruizione, da parte di.T.L. e di altri appartenenti alla polizia municipale, di un monte ore straordinarie non giustificato da reali esigenze di servizio e/o preferenziale e/o non effettivo (si veda la denuncia integrativa datata 21.11.2011); ritenuto che a tale fine, occorrerà procedere alla assunzione a sommarie informazioni delle persone informate sui fatti ed all’interrogatorio degli indagati…. pqm dispone procedersi alle indagini entro il termine di 90 gg. Dalla comunicazione del presente provvedimento. Walter Dell’Agnello, vigile urbano che, in qualche modo, ha sollevato la situazione così si è espresso:
«MI RAMMARICO soltanto che tutti i fatti messi all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria, da anni segnalati all’amministrazione comunale ed ai dirigenti preposti anche attraverso azioni sindacali ripetute, abbiano trovato accoglienza di analisi soltanto dopo specifici esposti per ipotesi di reato…; alla decisione di proseguire le indagini da parte del gip dopo una camera di consiglio (18.05.2012) durante la quale sono state analizzate proprio le ipotesi di reato e, per ovvi motivi , non posso entrare nel merito all’indagine che vede oggetto dell’indagine M.C.e T.L».
La Nazione 26.05.2012