Ritardi per le esenzioni, alle 11 stop ai numeri per le code
Ancora una volta accese polemiche e disagi attorno alla disorganizzazione e al caos dell’Asl venturinese, che ogni giorno deve fronteggiare un’immane quantità di pazienti, costretti ad alzarsi all’alba per fare un prelievo di sangue o fissare una prestazione ospedaliera. Le lunghe file per le prenotazioni e le ore trascorse nei corridoi stanno creando difficoltà soprattutto per i più anziani, accalcati per ore in una corsia dove è difficile capire quale percorso fare e a chi rivolgersi per una determinata prestazione.
Se a giugno la situazione si presentava caotica, dopo tre mesi il problema è degenerato, tanto da creare subbuglio tra pazienti e dipendenti Asl, spesso protagonisti di liti e incomprensioni.
Vuoi la cattiva organizzazione, vuoi il nuovo sistema sanitario, la questione è diventata più complessa con l’introduzione del nuovo sistema esenzione ticket, che ha rallentato i tempi burocratici.
I minuti, impiegati dal cittadino per compilare il modulo attestante la fascia di reddito, sono causa di rallentamenti e disagi sia per i pazienti che per i dipendenti Asl, che non sanno più come destreggiare le cose, se non togliendo i biglietti per la fila alle undici anziché a mezzogiorno. Ogni mattina regna la confusione totale, dal momento che alle sette l’edificio Asl è già subissato da una cinquantina di persone per gli esami ematochimici, per poi diventare un’ottantina verso le otto quando aprono gli sportelli amministrativi, situati oltretutto accanto agli ambulatori infermieristici. Probabilmente la struttura, ormai inadeguata alle esigenze, avrebbe bisogno di una nuova organizzazione, separando gli uffici dagli ambulatori.
Ricordiamo inoltre che ogni giorno possono essere effettuati fino a quaranta prelievi, ma in realtà ne vengono eseguiti molti di più proprio per assecondare le esigenze dei pazienti. L’unica cosa da fare adesso è attendere il primo dicembre, quando in Toscana partirà il nuovo sistema per l’accertamento dell’esenzione dal ticket. A quel punto i cittadini aventi diritto all’esenzione per motivi di reddito non potranno più autocertificare il proprio diritto, firmando la ricetta al momento dell’erogazione della prestazione, ma dovranno acquisire dalla propria Asl un certificato nominativo di esenzione, snellendo notevolmente i tempi di attesa.
Francesca Zamboni
Il Tirreno 16.09.2011