Nel dibattito che si è svolto in consiglio comunale sulle cave, d’indecoroso e di vergognoso c’è solo il fatto che il Sindaco e la sua maggioranza si ostinano a non vedere che i piani di coltivazionie approvati nel 2000 per le cave di Monte Calvi e di Monte Valerio non sono stati rispettati. Sono le cifre fornite dal collegio di controllo a dirlo. Negli ultimi 11 anni, nelle due cave sono stati scavati 7 milioni di metri cubi sui 16,8 autorizzati. Se fossero stati rispettati i piani approvati, i gradoni alti delle cave dovevano essere già stati coltivati e ripiantumati da tempo.
In realtà, come attesta il collegio, nel 2011 non sono ancora concluse le escavazioni nella prima fase delle sei previste nella cava Monte Valerio e la seconda delle cinque previste nella cava di Monte Calvi. La realtà è che si è scavato altrove, in modo difforme dai piani autorizzati, ritardando di anni i ripristini ambientali. Cercheremo di capire quanto questo sia avvenuto per iniziative arbitrarie delle imprese o con autorizzazioni in deroga del Comune. I risultati non cambiano: nelle cave i ripristini non ci sono, o sono in grave ritardo, perché sono stati disattesi i piani approvati nel 2000.
Siccome siamo ben oltre la metà dei tempi previsti per la cessazione delle attività (2020 per Monte Valerio e 2018 per Monte Calvi), riteniamo che di questi argomenti si debba parlare con estrema urgenza e trasparenza.
E che lo si debba fare partendo dal confronto tra i piani autorizzati nel 2000 e lo stato attuale delle escavazioni e dei ripristini. Questo confronto è stato omesso anche nell’ultimo consiglio comunale, per cui chiediamo pubblicamente al Sindaco di promuovere una specifica riunione dell’apposita commissione consiliare e di riferire quanto prima al consiglio comunale.
Così come torniamo a chiedere al Sindaco di promuovere la discussione sul futuro delle attività estrattive e dei lavoratori delle cave, come stabilito da mesi da un ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio Comunale e per ora ignorato.
Il Sindaco ha molti poteri, ma non quello d’impedire che in consiglio si discuta e si pretenda di conoscere come stanno realmente le cose. Comprendiamo che l’auspicio del Sindaco sia quello di avere minoranze e non opposizioni. Ma così non è in questo Consiglio.
2 febbraio 2012
Comune dei Cittadini