Le scuse dovrebbero chiederle Brogioni e la maggioranza a tutti i cittadini per aver consentito che le cave di Monte Calvi e Monte Valerio non venissero ripristinate, così come previsto dai piani di coltivazione approvati nel 2000. Forse Brogioni non lo ha ancora compreso, ma questo è quello che è emerso nell’ultimo consiglio Comunale, partendo proprio dai dati forniti dallo stesso collegio tecnico di controllo.
Questi dati dicono che negli ultimi 11 anni, nelle due cave, sono stati scavati 7 milioni di metri cubi sui 16,8 autorizzati. Se fossero stati rispettati i piani approvati, che prevedevano di scavare dall’alto verso il basso e di ripristinare contestualmente i gradoni terminati, i piani alti delle cave dovevano essere rinaturalizzati da tempo.
In realtà, come attesta lo stesso collegio, nel 2011 non sono ancora concluse le escavazioni della prima fase delle sei previste nella cava Monte Valerio e della seconda delle cinque previste nella cava di Monte Calvi.
Ciò vuol dire che si è scavato in modo diverso da come inizialmente previsto. Non sappiamo quanto questo sia dipeso da autorizzazioni in deroga o da iniziative difformi delle imprese, ma la sostanza non cambia: se i fronti di cava appaiono nudi o con ripristini in grave ritardo è perché si è scavato in modo diverso da quanto previsto nei piani approvati. Questo è il giudizio politico che a noi interessa e su questo Brogioni e la maggioranza non hanno dato nessuna risposta in Consiglio e continuano a non darla sulla stampa.
Ribadiamo la richiesta di convocare con urgenza una commissione per confrontare i piani approvati e lo stato attuale delle cave. Valuteremo in quella sede se vi sono anche responsabilità giuridicamente rilevanti. In tal caso sarebbe dovere di chiunque segnalarle all’autorità giudiziaria, per prima l’amministrazione che ha il compito di vigilare sulle cave.
Brogioni dovrebbe scusarsi anche per aver confuso consapevolmente il controllo sui piani di coltivazione e il dibattito sul futuro delle cave. Sa benissimo Brogioni che nell’ultimo Consiglio Comunale eravamo chiamati a discutere solo dei rapporti del collegio tecnico di controllo. E questo abbiamo fatto.
A chiedere un dibattito sul futuro delle cave e dei lavoratori siamo stati noi, proponendo un ordine del giorno che tutto il Consiglio ha approvato da mesi, ma che il Sindaco e la Giunta non stanno rispettando, mettendo addirittura in discussione la stessa volontà di farlo.Ci pare grave e soprattutto poco responsabile, considerando che mancano pochi anni alla scadenza dei piani di coltivazione delle cave.
Massimo Zucconi
Capogruppo Comune dei Cittadini
04.20.2012
Sulla Stampa:
«Cave, i piani non sono stati rispettati» Massimo Zucconi replica a Brogioni sul caso dei ripristini ambientali
«Le scuse dovrebbero chiederle Brogioni e la maggioranza a tutti i cittadini per aver consentito che le cave di Monte Calvi e Monte Valerio non venissero ripristinate, così come previsto dai piani di coltivazione approvati nel 2000». Non si è fatta attendere la risposta del capogruppo della lista Comune dei Cittadini Massimo Zucconi, a Matteo Brogioni, capogruppo di Campiglia Democratica dopo le richieste di pubbliche scuse al sindaco per l’intervento effettuato in consiglio comunale.
«Forse Brogioni non lo ha ancora compreso, ma questo è quello che è emerso, partendo proprio dai dati forniti dallo stesso collegio tecnico di controllo – incalza Zucconi – questi dati dicono che negli ultimi 11 anni, nelle due cave, sono stati scavati 7 milioni di metri cubi sui 16,8 autorizzati.
Se fossero stati rispettati i piani approvati, che prevedevano di scavare dall’alto verso il basso e di ripristinare contestualmente i gradoni terminati, i piani alti delle cave dovevano essere rinaturalizzati da tempo. In realtà, come attesta lo stesso collegio, nel 2011 non sono ancora concluse le escavazioni della prima fase delle sei previste nella cava Monte Valerio e della seconda delle cinque previste nella cava di Monte Calvi.
Ciò vuol dire che si è scavato in modo diverso da come inizialmente previsto. Non sappiamo quanto questo sia dipeso da autorizzazioni in deroga o da iniziative difformi delle imprese, ma la sostanza non cambia: se i fronti di cava appaiono nudi o con ripristini in grave ritardo è perché si è scavato in modo diverso da quanto previsto nei piani approvati. Questo è il giudizio politico che a noi interessa e su questo Brogioni e la maggioranza non hanno dato nessuna risposta in Consiglio e continuano a non darla sulla stampa.
Ribadiamo la richiesta di convocare con urgenza una commissione per confrontare i piani approvati e lo stato attuale delle cave. Valuteremo in quella sede se vi sono anche responsabilità giuridicamente rilevanti. In tal caso sarebbe dovere di chiunque segnalarle all’autorità giudiziaria, per prima l’amministrazione che ha il compito di vigilare sulle cave.
Brogioni dovrebbe scusarsi anche per aver confuso consapevolmente il controllo sui piani di coltivazione e il dibattito sul futuro delle cave. Sa benissimo Brogioni che nell’ultimo Consiglio Comunale eravamo chiamati a discutere solo dei rapporti del collegio tecnico di controllo. E questo abbiamo fatto».
La Nazione 05.02.2012
«Sulle cave impegni non rispettati»
Sulla gestione delle cave è battaglia aperta tra la maggioranza e Comune dei cittadini che, alla richiesta di scuse formulata dal capogruppo di Campiglia democratica Matteo Brogioni per il tono usato nel dibattito in Consiglio, ribatte duramente.
«Le scuse dovrebbero chiederle Brogioni e la maggioranza a tutti i cittadini – dice il capogruppo Cdc, Massimo Zucconi -per aver consentito che le cave di Monte Calvi e Monte Valerio non venissero ripristinate, così come previsto dai piani di coltivazione approvati nel 2000. Forse Brogioni non lo ha ancora compreso, ma questo è quello che è emerso nell’ultimo consiglio comunale, partendo proprio dai dati forniti dallo stesso collegio tecnico di controllo». «Questi dati – prosegue Zucconi – dicono che negli ultimi 11 anni, nelle due cave, sono stati scavati 7 milioni di metri cubi sui 16,8 autorizzati.
Se fossero stati rispettati i piani approvati, che prevedevano di scavare dall’alto verso il basso e di ripristinare contestualmente i gradoni terminati, i piani alti delle cave avrebbero dovuto essere rinaturalizzati da tempo. In realtà, come attesta lo stesso collegio, nel 2011 non sono ancora concluse le escavazioni della prima fase delle sei previste nella cava Monte Valerio e della seconda delle cinque previste nella cava di Monte Calvi. Ciò vuol dire che si è scavato in modo diverso da come previsto». Il capogruppo sostiene che su questo «Brogioni e la maggioranza non hanno dato nessuna risposta in Consiglio e continuano a non darla sulla stampa. Ribadiamo la richiesta di convocare con urgenza una commissione per confrontare i piani approvati e lo stato attuale delle cave.
Valuteremo in quella sede se vi sono anche responsabilità giuridicamente rilevanti. Brogioni dovrebbe scusarsi anche per aver confuso consapevolmente il controllo sui piani di coltivazione e il dibattito sul futuro delle cave. Sa benissimo Brogioni – conclude Zucconi – che nell’ultimo consiglio comunale eravamo chiamati a discutere solo dei rapporti del collegio tecnico di controllo. E questo abbiamo fatto».
Il Tirreno 06.20.2012
Corriere Etrusco 04.02.2012