Questo il giudizio ricorrente dei molti cittadini presenti all’assemblea promossa dal Comune dei Cittadini sul progetto per il grande eolico nelle campagne tra Venturina e Piombino. La società che vuole realizzarlo, la WKN di Catania, lo aveva presentato al pubblico il 13 gennaio scorso, ma dopo quella data è calato il silenzio. Il Comune, che pure aveva invocato la partecipazione, non ha poi assunto nessuna iniziativa.
Un vuoto che il Comune dei Cittadini ha inteso colmare con la presentazione, fatta dal consigliere Giacomo Spinelli, dei documenti disponibili da tempo sul sito della Regione.
Sono stati individuati puntualmente i siti delle 17 grandi torri alte 105 metri (un palazzo di 35 piani) ai quali si aggiungono altri 45 metri di elica, per un altezza complessiva di 150 metri, di poco inferiore alle ciminiere dell’Enel. Sono dislocate casualmente nella pianura: 4 tra Ghiacci Vecchi e le Lavoriere; 4 tra Rinsacca e Populonia Stazione; 3 alla Sdriscia; 6 tra Franciana, Banditelle ed Affitti. Nessuna logica progettuale è rilevabile in quella dislocazione che, come ha affermato Adriano Bruschi di Legambiente, è solo frutto di un’operazione fatta a tavolino dopo aver escluso i tanti vincoli dovuti a strade, abitazioni e zone vincolate. Una dislocazione casuale che aumenta anche i costi del progetto (48 milioni di euro) e la necessità di realizzare 27 chilometri di cavidotti interrati per il trasporto di energia.
Le 17 torri stanno nei campi, ha affermato Spinelli. Per raggiungerle serviranno nuove strade e sarà necessario adeguare molte delle strade e degli svincoli esistenti. Il trasporto di eliche di 45 metri richiede trasporti eccezionali non compatibili con molte delle strade attraversate, a partire dallo svincolo per Venturina sulla Variante Aurelia.
Nell’assemblea sono state richiamate le posizioni assunte dalla CIA e dalla Coldiretti, nettamente contrarie ai grandi impianti energetici nelle campagne. Gli operatori turistici hanno messo in evidenza che le 17 torri cambieranno radicalmente l’immagine agricola della Val di Cornia, con un danno certo per il turismo e, in particolare, per chi ha investito nell’agriturismo. Non sono mancate le voci degli agricoltori che si sono rifiutati di cedere i propri terreni alla WKN e che hanno chiesto al Comune di essere tutelati verso possibili espropri, magari per il passaggio dei cavi interrati.
Critiche anche al modo selvaggio e speculativo con cui si stanno realizzando le energie rinnovabili in Italia che rischia di arrecare danni superiori ai benefici. In proposito il Prof. Pazzagli ha richiamato esperienze devastanti in regioni come il Molise e ha posto l’accento sulla necessità del risparmio energetico prima ancora di produrre altra energia aggiuntiva.
Tra gli interventi anche quelli dei consiglieri comunali di maggioranza Barabaschi e Baldassarri, i quali si sono dichiarati d’accordo con molti interventi, convenendo sui pericoli del progetto. Posizioni apprezzate dal capogruppo del Comune dei Cittadini, Massimo Zucconi, il quale ha chiesto che gli stessi giudizi siano espressi giovedì 15 in Consiglio Comunale, quando i consiglieri saranno chiamati a votare un ordine del giorno che esprime valutazioni negative sul progetto e invita la Regione, alla quale spetta la decisione finale, a tener di conto delle preoccupazioni dei cittadini.
10 marzo 2012
Comune dei Cittadini
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Sulla Stampa:
«Eolico fallimentare» Cresce la protesta contro le megatorri
“17 megatorri eoliche” era il titolo dell’incontro organizzato da Comune dei Cittadini alla saletta comunale. Giacomo Spinelli, consigliere della lista civica, ha illustrato il percorso che ha condotto alla proposta della società Wkn di Catania del progetto del mega eolico tra Campiglia e Piombino. Secondo Spinelli, già nell’estate del 2009 ci sarebbero stati contatti informali tra le società interessate all’installazione degli impianti, gli agricoltori ed il Comune di Campiglia. Il regolamento urbanistico allora vigente permetteva solo impianti di piccole dimensioni (60Kw nominali massimo), ma un grosso indizio che la situazione andasse modificandosi sarebbe stata l’installazione nella campagna campigliese nell’estate del 2010 di un anemometro di 105 metri, uno strumento che serve per la misurazione del vento e la sua direzione. La conferma nel giugno seguente con l’adozione del nuovo regomento urbanistico, che permette l’installazione di impianti eolici senza limiti di potenza. Comune dei Cittadini nel dicembre del 2011 aveva presentato un’interpellanza per sapere se fossero stati presentati dei progetti, ma il sindaco stesso, con una lettera mostrata al pubblico della saletta, ha risposto «Non risultano a questa amministrazione progetti del grande eolico». Massimo Zucconi ha affermato che «il sindaco ha formalmente detto il vero, ma noi volevamo sapere se c’erano stati dei contatti. Non si fanno progetti di queste dimensioni – 48 milioni – senza prima aver contattato le amministrazioni dove si vuole intervenire. Grave per il comune non aver informato i cittadini…». Da considerare che il passaggio di camion carichi imporrebbe la ristrutturazione di strade, la stessa variante Aurelia, gli incroci tra Campo all’Olmo e Lavoriere e quello tra Granai e Caldanelle, e interventi su fiumi e campi. Secondo Comune dei Cittadini, «in Val di Cornia queste pale sono inserite a casaccio ed il paesaggio sarà irrimediabilmente compromesso». Rossano Pazzagli ha definito il progetto “offensivo” : «Le pale vanno a cadere nel cuore della Val di Cornia, nelle zone bonificate e più produttive per l’agricoltura. I bilanci di questi lavori sono sempre fallimentari, perché nel migliore dei casi le energie sono aggiuntive e mai sostitutive». Due consiglieri di maggioranza, Franco Baldassarri e Giampaolo Barabaschi, hanno detto che il Comune in proposito può solo esprimere un parere non vincolante, mentre è la Regione a decidere. Zucconi li ha invitati ad esprimere la loro contrarietà votando a favore dell’ordine del giorno di Comune dei Cittadini al prossimo consiglio
Il Tirreno 11.03.2012