La Nazione 16.4.2010
DAL CIRCONDARIO all’Unione, sull’argomento interviene il Pd che replica alle liste civiche. «Mentre il governo “federalista” chiude i Circondari istituiti per legge regionale dalla Toscana, in Val di Cornia alcune liste civiche ormai ridotte a megafoni del ministro leghista Calderoli, non trovano di meglio che attaccare il centrosinistra locale. Noi pensiamo che si debba rafforzare il governo unitario della Val di Cornia andando oltre gli strumenti fragili e spesso non sufficienti che ci siamo dati in questi anni. Per questo i Comuni della Val di Cornia stanno lavorando da mesi per preparare una bozza su una riorganizzazione complessiva dell’apparato amministrativo dei comuni con l’obiettivo di unificare alcuni pezzi delle strutture amministrative. Passare da cinque strutture che gestiscono, il personale, i tributi, i contratti (l’elenco potrebbe proseguire) ad un processo di unificazione di tutti quei servizi che mantenendo sportelli comunali vedrebbero centralizzati gli apparati amministrativi. A regime si potrebbero ottenere risparmi di spesa da destinare ad altri settori. Trasformare questo processo nella nascita dell’Unione dei Comuni come passo ulteriore di natura politica e amministrativa per rafforzare la Val di Cornia, ecco la proposta lanciata a suo tempo dal Partito Democratico che per tutta risposta ha ricevuto dalle medesime liste civiche la difesa di quel Circondario che oggi viene chiuso. E’ evidente che un passaggio storico di questo tipo necessità di approfondimenti e dell’apertura di una discussione seria e larga».