In coda all’alba e almeno due ore di fila per un prelievo del sangue al distretto di Venturina. I prelievi sono contingentati, massimo 40, ma non esiste nessuna prenotazione. Gli infermieri fanno il possibile per qualche prelievo in più, ma chi arriva dopo deve ritornare un altro giorno, sperando di farcela. Tanta gente in attesa, pochi operatori, locali ristretti, assenza di privacy, una quantità infinita di cartelli informativi alle pareti dai quali è impossibile capire come funzionano i servizi. Una situazione che perdura da anni senza che nessuno si sia posto seriamente il problema di trovare soluzioni adeguate, a partire dagli amministratori comunali che dovrebbero intervenire sui dirigenti dell’ASL per garantire che i cittadini siano trattati civilmente. In realtà, in più occasioni, dai nostri amministratori abbiamo sentito dire che va tutto bene. Forse non frequentano il distretto.
Una situazione che si è aggravata con le recenti decisioni del governo di far pagare un ticket aggiuntivo per tutte le prestazioni sanitarie. Un’ ingiustizia che la Regione Toscana ha cercato di contenere con ticket differenziati per fasce di reddito che, però, obbligano i cittadini a riempire moduli dove si richiedono dati che vanno dal reddito annuale percepito al codice fiscale. Tutte informazioni che la pubblica amministrazione possiede e che dovrebbe reperire negli uffici pubblici. Invece sono gli utenti, spesso anziani e con disagi fisici, a doverli compilare in condizioni assurde: mancano tavoli e penne, i moduli sono illeggibili, si devono ricordare dati che non conoscono, ecc. In questo caos il personale del distretto più che di prelievi si occupa di scartoffie.
Le code nel distretto di Venturina, come le lunghissime liste d’attesa per gli esami nell’ospedale di Villamarina, sono la spia di una sanità che anche in Val di Cornia è sempre più malata. Una ragione in più per richiamare le amministrazioni comunali ad interessarsi di un problema che tocca migliaia di cittadini, sempre più scontenti e rassegnati di fronte ai disservizi che crescono, nell’ospedale come nei distretti sul territorio.
10 settembre 2011
Comune dei Cittadini
Sulla Stampa:
Numero chiuso per le analisi: protesta
Venturina: la lista civica denuncia il disservizio al distretto. «Solo 40 prelievi»
Lunghe code al distretto sanitario di Venturina, cittadini in fila la mattina che si lamentano e chiedono servizi più rapidi. A denunciare il disservizio è la lista civica Comune dei Cittadini che incalza: «Si tratta di un’altra spia della sanità malata in Val di Cornia». In coda all’alba e almeno due ore di fila per un prelievo del sangue al distretto di Venturina. «I prelievi sono contingentati, massimo 40, ma non esiste nessuna prenotazione. Gli infermieri fanno il possibile per qualche prelievo in più, ma chi arriva dopo deve ritornare un altro giorno, sperando di farcela – incalza il capogruppo Massimo Zucconi – tanta gente in attesa, pochi operatori, locali ristretti, assenza di privacy, una quantità infinita di cartelli informativi alle pareti dai quali è impossibile capire come funzionano i servizi.
Una situazione che perdura da anni senza che nessuno si sia posto seriamente il problema di trovare soluzioni adeguate, a partire dagli amministratori comunali che dovrebbero intervenire sui dirigenti dell’Asl per garantire che i cittadini siano trattati civilmente.
In realtà, in più occasioni, dai nostri amministratori abbiamo sentito dire che va tutto bene. Forse non frequentano il distretto. Una situazione che si è aggravata con le recenti decisioni del governo di far pagare un ticket aggiuntivo per tutte le prestazioni sanitarie.
Un’ ingiustizia che la Regione Toscana ha cercato di contenere con ticket differenziati per fasce di reddito che, però, obbligano i cittadini a riempire moduli dove si richiedono dati che vanno dal reddito annuale percepito al codice fiscale. Tutte informazioni che la pubblica amministrazione possiede e che dovrebbe reperire negli uffici pubblici», ma anche più semplicemente tramite la card sanitaria che ogni cittadini possiede.
«Invece sono gli utenti, spesso anziani e con disagi fisici, a doverli compilare in condizioni assurde: mancano tavoli e penne, i moduli sono illeggibili, si devono ricordare dati che non conoscono – conclude Zucconi – in questo caos il personale del distretto più che di prelievi si occupa di scartoffie. Le code nel distretto di Venturina, come le lunghissime liste d’attesa per gli esami nell’ospedale di Villamarina, sono la spia di una sanità che anche in Val di Cornia è sempre più malata. Una ragione in più per richiamare le amministrazioni comunali ad interessarsi di un problema che tocca migliaia di cittadini, sempre più scontenti e rassegnati di fronte ai disservizi che crescono, nell’ospedale come nei distretti sul territorio».
m.p.
La Nazione 11.09.2011
In coda all’alba e file di due ore per le analisi
Comune dei cittadini segnala i disservizi al distretto di Venturina
In coda all’alba e almeno due ore di fila per un prelievo del sangue al distretto di Venturina. Lo afferma la lista civica di sinistra Comune dei cittadini. «I prelievi – dice – sono contingentati, massimo 40, ma non esiste nessuna prenotazione. Gli infermieri fanno il possibile per qualche prelievo in più, ma chi arriva dopo deve ritornare un altro giorno, sperando di farcela».
Tanta gente in attesa, pochi operatori, locali ristretti, assenza di privacy, una quantità infinita di cartelli informativi alle pareti «dai quali è impossibile capire come funzionano i servizi. Una situazione che perdura da anni senza che nessuno si sia posto seriamente il problema. A partire dagli amministratori comunali che dovrebbero intervenire sui dirigenti Asl, ma forse non frequentano il distretto».
Per CdC la situazione si è aggravata con le recenti decisioni del governo di far pagare un ticket aggiuntivo.«Un’ingiustizia che la Regione ha cercato di contenere con ticket differenziati per fasce di reddito che, però, obbligano a riempire moduli dove si richiedono dati che vanno dal reddito annuale percepito al codice fiscale. Tutte informazioni che la pubblica amministrazione possiede e che dovrebbe reperire negli uffici pubblici».
«Invece – aggiunge la lista – sono gli utenti, spesso anziani e con disagi fisici, a doverli compilare in condizioni assurde: mancano tavoli e penne, i moduli sono illeggibili, si devono ricordare dati che non conoscono, ecc. In questo caos il personale del distretto più che di prelievi si occupa di scartoffie. Le code nel distretto di Venturina, come le lunghissime liste d’attesa per gli esami nell’ospedale di Villamarina, sono la spia di una sanità che anche in Val di Cornia è sempre più malata».
Il Tirreno 11.09.2011
CDC: CODE AL DISTRETTO SANITARIO DI VENTURINA
Riceviamo e pubblichiamo dalla lista civica “Comune dei Cittadini” di Campiglia.
«In coda all’alba e almeno due ore di fila per un prelievo del sangue al distretto di Venturina. I prelievi sono contingentati, massimo 40, ma non esiste nessuna prenotazione. Gli infermieri fanno il possibile per qualche prelievo in più, ma chi arriva dopo deve ritornare un altro giorno, sperando di farcela. Tanta gente in attesa, pochi operatori, locali ristretti, assenza di privacy, una quantità infinita di cartelli informativi alle pareti dai quali è impossibile capire come funzionano i servizi.
Una situazione che perdura da anni senza che nessuno si sia posto seriamente il problema di trovare soluzioni adeguate, a partire dagli amministratori comunali che dovrebbero intervenire sui dirigenti dell’ASL per garantire che i cittadini siano trattati civilmente. In realtà, in più occasioni, dai nostri amministratori abbiamo sentito dire che va tutto bene. Forse non frequentano il distretto.
Una situazione che si è aggravata con le recenti decisioni del governo di far pagare un ticket aggiuntivo per tutte le prestazioni sanitarie. Un’ ingiustizia che la Regione Toscana ha cercato di contenere con ticket differenziati per fasce di reddito che, però, obbligano i cittadini a riempire moduli dove si richiedono dati che vanno dal reddito annuale percepito al codice fiscale.
Tutte informazioni che la pubblica amministrazione possiede e che dovrebbe reperire negli uffici pubblici. Invece sono gli utenti, spesso anziani e con disagi fisici, a doverli compilare in condizioni assurde: mancano tavoli e penne, i moduli sono illeggibili, si devono ricordare dati che non conoscono, ecc. In questo caos il personale del distretto più che di prelievi si occupa di scartoffie.
Le code nel distretto di Venturina, come le lunghissime liste d’attesa per gli esami nell’ospedale di Villamarina, sono la spia di una sanità che anche in Val di Cornia è sempre più malata. Una ragione in più per richiamare le amministrazioni comunali ad interessarsi di un problema che tocca migliaia di cittadini, sempre più scontenti e rassegnati di fronte ai disservizi che crescono, nell’ospedale come nei distretti sul territorio».
Comune dei Cittadini
Corriere Etrusco 10.09.2011