Il Comune dei Cittadini negli eventi delle serate estive ha messo in evidenza attraverso le osservazioni, i vizi del R.U. recentemente presentato dalla maggioranza comunale.
Tra le molte osservazioni che sono state fatte, una tra le altre merita di essere messa in evidenza.
L’art. 32 del RU prevede la possibilità di ricostruire “ruderi” di cui si possa dimostrare “almeno planimetricamente, una precisa ed inequivocabile identificazione”.
Questa previsione, dato l’elevato numero di tracce di fondazione sparse un po’ ovunque sul nostro territorio, si potrebbe tradurre in un’ulteriore aggressione alle nostre campagne con nuove costruzioni e conseguenti speculazioni.
Con questa norma inoltre non si può escludere neppure di ricostruire su ruderi archeologici, molto spesso non vincolati.
Quindi l’osservazione fatta dal Comune dei Cittadini mira proprio ad evitare che si costruiscano nuovi edifici nelle campagne che non abbiano nessun legame con quelli precedenti, e che andrebbero a cementificare ancora di più il paesaggio della campagna della Val di Cornia.
Un paesaggio già fortemente a rischio per un’altra norma del R.U. che porta sostanzialmente alla svendita dei terreni agricoli per l’installazione di mega impianti eolici e fotovoltaici di svariati ettari.
Le lacune di questo R.U. non finiscono qui; infatti se nel programma di legislatura dell’attuale maggioranza si prevedeva “ l’acquisizione alla proprietà pubblica, il recupero e la messa in sicurezza del Villaggio Etruscan Mines”, tale previsione è stata puntualmente disattesa in questo R.U. Tra le aree che verranno acquistate nel prossimo quinquennio l’importante complesso di archeologia industriale dei primi del ‘900 (che già rientrava nel progetto del Parco di San Silvestro) non figura assolutamente, perché?
Chissà che non venga considerato un “rudere” per potervi costruire delle villette?
Dunque le osservazioni del Comune dei Cittadini su questi temi sono molto chiare:
- Includere l’Etruscan Mines tra le aree da espropriare.
- Impedire la ricostruzione generalizzata dei “ruderi” nelle campagne.
Niccolò Pini
Comune dei Cittadini
2 settembre 2010
Il Comunicato come appare sulla stampa:
CAMPIGLIA: ALLARME DELLA LISTA CIVICA SULLA SALVAGUARDIA DEGLI ANTICHI EDIFICI
Regolamento, rischia «Etruscan Mines»
«CHE NE SARÀ dell’Etruscan Mines?». La domanda se l’è posta la lista Comune dei Cittadini. «L’art. 32 del Regolamento urbanistico – spiega Niccolò Pini – prevede la possibilità di ricostruire “ruderi” di cui si possa dimostrare almeno planimetricamente, una precisa ed inequivocabile identificazione.
Questa previsione, dato l’elevato numero di tracce di fondazione sparse un po’ ovunque sul nostro territorio, si potrebbe tradurre in un’ulteriore aggressione alle nostre campagne con nuove costruzioni e conseguenti speculazioni. Con questa norma inoltre non si può escludere neppure di ricostruire su ruderi archeologici, molto spesso non vincolati.
Le lacune di questo RU non finiscono qui; infatti se nel programma di legislatura dell’attuale maggioranza si prevedeva “l’acquisizione alla proprietà pubblica, il recupero e la messa in sicurezza del Villaggio Etruscan Mines”, tale previsione è stata puntualmente disattesa in questo RU. Tra le aree che verranno acquistate nel prossimo quinquennio l’importante complesso di archeologia industriale dei primi del ‘900 non figura, perché? Chissà che non venga considerato un “rudere” per potervi costruire delle villette?».
La Nazione 3.9.2010