Ci scrive Chiara Monelli, agricoltrice, proprietaria dell’Azienda Agricola Biologica Orto Primofiore in via delle Caldanelle:
Buongiorno,
Purtroppo non sarò presente all’incontro del 6 dicembre. Sono molto felice che il Gruppo affronti il tema dei rifiuti.
Come Mamma sono angosciata. Come imprenditrice agricola di un’azienda biologica sono costernata e sbigottita. Come Individuo sono amareggiata.
Non credo che si possa invertire la marcia a questo punto. Forse le personalità che coordinano il Gruppo avrebbero dovuto intervenire in modo diretto, con qualsiasi risorsa e mezzo, prima, molto prima. La salute e la tutela dell’ambiente al primo posto…
La mia non è una critica, è solo un’opinione che spero possa essere accolta, ascoltata.
Qualche anno fa, quando ho deciso di convertire l’azienda di famiglia al regime biologico, seguendo una mia innata pulsione al rispetto per la Terra, mai avrei pensato che la Val di Cornia arrivasse ad un tale picco di follia suicida.
Oggi mi viene da pensare che tutti gli investimenti che ho fatto, tutta l’energia che ho impiegato per dare un mio contributo alla crescita SANA del territorio e della mia Famiglia, siano buttati alle ortiche.
Mai avrei investito sapendo che la direzione sarebbe stata quella di convertire il territorio ad una enorme discarica di rifiuti speciali. Mai avrei rischiato di mettere a repentaglio la vita dei miei figli. È difficile adesso fare una valutazione sul da fare, difficile tornare indietro a fronte di mutui e impegni economici.
Vi auguro un buon lavoro e una ferma opposizione alla discarica.
Mi accodo alla grande preoccupazione della signora Monelli e spero per il bene di tutti che si possa aggiustare questa situazione così brutta e piuttosto nascosta alla gente della Val di Cornia che si sente tradita e violata nel profondo da coloro che dovrebbero rappresentare e tutelare proprio la popolazione…….
Dato che di regola universale dentro ad ogni grande brutta cosa c’è sempre anche una piccola cosa bella mi aggrappo a questa con tutte le mie forze.
Un saluto
Ecco un esempio concreto delle ricadute di decisioni scelerati delle nostre amministrazioni sulla vita dei cittadini. Come la capisco, Chiara Monelli, sono di cuore con lei