Gli operatori del settore turistico ricettivo del comune di Campiglia hanno firmato una lettera per dire no alla tassa di soggiorno: chiedono all’amministrazione comunale, insieme a Confesercenti e Confcommercio, di bloccare l’applicazione fino al 2013.
«Con grande stupore abbiamo appreso le novità sulla tassa di soggiorno dalle pagine dei quotidiani locali – incalzano gli operatori – e con grande disappunto rileviamo che il comunicato stampa del sindaco Soffritti e degli assessori Bertocchi e Pedroni mistifica il senso ed il contenuto dell’assemblea (19 dicembre) durante la quale non solo i pochi operatori presenti si sono tutti opposti, ma incomprensibilmente, non sono state invitate a partecipare le associazioni di categoria.
Riteniamo inaccettabile la modalità con la quale, in tutta fretta, è stata deliberata l’approvazione della tassa dal consiglio comunale, e per questo chiediamo per il momento di bloccare l’applicazione fino al 2013 – se non addirittura più avanti – dal momento che tutti noi operatori abbiamo già firmato i contratti ed i relativi costi con i principali tour operator per il 2012. Facciamo notare inoltre – continuano – che la provincia di Grosseto, nonché tutta l’area dell’alta Val di Cecina, Volterra compresa, tutte realtà che conoscono il turismo meglio di noi, non introdurranno questa tassa e il nostro turismo ancora giovane, ne subirà le gravoso e negative conseguenze.
La scelta di applicare la tassa di soggiorno nel nostro comune è tanto più inaccettabile quanto più riflettiamo sul fatto che il turismo a Campiglia e Venturina non è mai stato considerato né tantomeno adeguatamente supportato dall’amministrazione comunale».
«Come associazioni di categoria abbiamo avuto più volte modo di esprimere nelle sedi istituzionali preposte la nostra netta contrarietà all’introduzione della tassa – spiegano inoltre Confesercenti, Confcommercio e gli operatori economici – riteniamo di dove aggiungere che sono stati anche commessi, da parte dell’Amministrazione, gravi errori nella modalità assunta per approvare l’introduzione della tassa.
Non solo, infatti, non è stata fatta la necessaria concertazione con le Associazioni di categoria come si richiede nell’ambito di istituzioni democratiche su temi di grande rilevanza come quella in oggetto; ma soprattutto dobbiamo evidenziare che non sono state rispettate le procedure previste dal regolamento dell’Osservatorio Turistico di destinazione della provincia di Livorno. Pertanto, in piena sintonia con la richiesta degli operatori, siamo a chiedere che venga sospesa la procedura di introduzione della tassa di soggiorno e che vengano attivati i necessari passaggi di confronto con gli operatori e con le Associazioni di categoria».
m.p. La Nazione 12.01.2012