Al Presidente del Comitato per Campiglia
Arch. Alberto Primi
Caro Presidente
Mi scuso per il ritardo con cui Le rispondo da imputarsi unicamente alla sproporzione che esiste tra le nostre forze e i moltissimi problemi che questa amministrazione ci obbliga ad affrontare quotidianamente, in larga misura connessi proprio al governo del territorio e alla scarsa attenzione per il patrimonio culturale e paesaggistico.
La vicenda della lottizzazione della Fonte di Sotto è stata e resta uno degli argomenti di maggiore dissenso tra “Comune dei Cittadini” e la maggioranza che amministra Campiglia.
Consideriamo sbagliata la localizzazione urbanistica di 51 villette alla Fonte di Sotto, così come pensiamo che le residenze turistiche alberghiere si prestino troppo facilmente a raggiri delle norme che ne impongono un uso analogo a quello degli alberghi. Ne sono conferma i molti casi di contenzioso sorti in Toscana, fino alla configurazione di vere e proprie truffe a danno di acquirenti ai quali è stato fatto credere che si trattasse di seconde case.
Così come siamo convinti che, a seguito delle scelte compiute per la realizzazione del parco di San Silvestro e per il recupero della Rocca medievale di Campiglia, il Comune avrebbe dovuto e potuto intervenire in tempo per correggere previsioni urbanistiche che risultavano sempre più in contrasto con la la tutela del patrimonio culturale e del paesaggio intorno al centro storico.
In realtà le scelte urbanistiche del 1995 sono state confermate nei 14 anni successivi, fino a portare il Comune a sottoscrivere la convenzione con i proprietari dei terreni il 22 marzo 2005, ossia 8 giorni prima che una disposizione di salvaguardia della Regione Toscana rendesse inattuabile la lottizzazione della Fonte di Sotto.
Da quello che espone nella Sua documentata lettera emerge anche una scarsa attenzione del Comune nella fase attuativa dell’intervento e una sottovalutazione del fatto che, anche a Campiglia, possano verificarsi episodi di aggiramento della normativa sulle RTA.
In particolare desta preoccupazione che il Comune non ravvisi anomalie nel fatto che i lottizzanti abbiano richiesto permessi a costruire per uno stralcio funzionale del piano che prevede solo villette, mentre non hanno chiesto il permesso per realizzare i “servizi alberghieri” che sono indispensabili per una gestione di tipo turistico del complesso.
Proprio in considerazione dei frequenti raggiri, le amministrazioni dovrebbero esercitare il massimo controllo e adottare tutte le misure per assicurarsi che si realizzi una struttura alberghiera a gestione indivisa e non un complesso di seconde case: uno degli accorgimenti è proprio quello di pretendere che prima si realizzino i servizi collettivi e poi le unità ricettive dell’albergo.
Non sono a conoscenza delle disposizioni che il Comune ha introdotto nelle norme del piano di lottizzazione e della convenzione stipulata con i proprietari per assicurare il rispetto della legislazione regionale sulle RTA.
Sarà cura del nostro gruppo chiedere all’amministrazione chiarimenti e assumere tutte le iniziative per garantire il rispetto della legalità.
Colgo l’occasione per salutarla cordialmente
Campiglia, 29 novembre 2009
Il Capogruppo di Comune dei Cittadini
Massimo Zucconi