Il tema del Comune Unico e provincia, come se fosse la panacea di tutti i mali del nostro territorio, riaccende il dibattito , dalla deputata Velo alle opposizioni ecco le varie opinioni:
Campiglia intervento del coordinamento del PD«Comune unico: sì, però»
«Discussione da ricondurre nelle sedi oppropriate»Il coordinamento del Pd di Campiglia dice sì al Comune Unico, «ma la discussione deve essere ricondotta nelle sedi appropriate». «L’idea del Comune Unico arriva dal passato, quando sembrava il naturale proseguimento degli sforzi politici e amministrativi volti ad una maggiore coesione del territorio. Oggi riteniamo che questa proposta debba essere ripresa. Un mondo globalizzato sente la necessità di una maggiore aggregazione dei territori che da soli contano sempre meno a fronte di sfide sempre più grandi. I Comuni sentono il bisogno di avere da un lato un maggior potere contrattuale di fronte alle forze economiche e sociali, che permetta anche di attrarre investimenti; e dall’altro di razionalizzare i servizi, diventati troppo ingombranti per essere sostenuti da piccole comunità». Sul comune unico l’opinione di Ilio Benifei coordinatore di Sel «Proclami senza partire da dati di fatto» «Sul Comune Unico la discussione segue i soliti metodi, si fanno proclami senza partire dai dati di fatto». A sostenerlo è il coordinatore Sel, Ilio Benifei. «Il primo dato di fatto è che nella Val di Cornia siamo nel periodo più regressivo dal punto di vista delle politiche unitaria di area. L’esempio ci viene dalla vicenda dell’Autostrada. Ogni Comune è andato per la propria strada. Secondo dato di fatto è che la proposta del Comune Unico è debole perché oggi non c’è nessun assetto istituzionale che personifichi una politica di area . L’Unione dei Comuni è nel programma di legislatura ma ancora non c’è. Perché il sindaco Anselmi oltre che sulla stampa non coinvolge direttamente il consiglio comunale in una discussione seria e approfondita su questo tema? Noi chiediamo che si apra una riflessione seria sul livello delle politiche del territorio coinvolgendo i cittadini, le istituzioni, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali. Si faccia una proposta per una Unione dei Comuni che aggreghi competenze oggi presenti in vari Comuni, e sulle Provincie l’unica proposta è la loro abolizione». |
«Ma col Comune unico avremo più servizi e maggior risparmio»
Il Psi di campiglia dice sì al Comune unico in Val di Cornia. «L’idea trova d’accordo anche noi socialisti di Campiglia in quanto pensiamo che ci sia un miglioramento dei servizi ai cittadini e un risparmio sostanziale nella spesa pubblica. Avere a disposizione un territorio importante come il nostro permetterebbe a tutta la Val di Cornia di affrontare la concorrenza degli altri territori limitrofi e non con un’ottica più forte nella contrattazione e soprattutto lontana dalla centralità del capoluogo provinciale – incalza il Psi – basti pensare allo sviluppo portuale e della sua autority, i collegamenti terrestri con la rivalorizzazione della ferrovia e della futura autostrada annessa alle opere complanari, nonchè a tutte le attività produttive talvolta fiore all’occhiello della nostra zona come l’agricoltura.Si faccia quindi questa operazione già dalla prossima legislatura senza indugiare».
Il partito socialista di Campiglia ritiene necessario, in vista della manovra finanziaria, «agire al più presto ottimizzando le risorse e contravvenendo alle difficoltà già adesso importanti nella gestione della cosa pubblica tenendo però in considerazione le esigenze e le necessità di quei comuni lontani dal cuore della Val di Cornia. Avanti per cui con il Comune unico con idee ben precise» ha concluso il Psi.
La Nazione 30.8.2011
Avanti con l’Unione dei Comuni
Da un po’ di tempo sto assistendo a questa “guerra” delle parti tra Livorno e Piombino e francamente non ne condivido le modalità e gli stili, al di là dei contenuti che sono altra cosa e la cui serietà dovrebbe imporre un diverso approccio da parte di tutti.
Non mi piace per niente l’uso di Facebook per affrontare questioni di estrema importanza per le comunità di questi luoghi e dunque questioni che dovrebbero trovare terreno di confronto serio ed autorevole in sedi appropriate.
So bene, essendo un propugnatore dell’uso della moderna comunicazione mediatica, quanto questi mezzi siano ormai entrati nelle case e nelle abitudini della gente, ma ritengo tuttavia che debba essere posto un limite anche a questo e soprattutto non permettere che tali mezzi di comunicazione si sostituiscano alle sedi istituzionali come i consigli comunali, i quartieri, i partiti e tutti gli enti ed associazioni territoriali che costituiscono l’ossatura democratica di un territorio.
In particolare e senza che qualcuno me lo chieda, mi preoccupo da iscritto al Pd non tanto della posizione di questo o di quello e non ho incertezze nel riaffermare tutta la mia fiducia nei confronti del mio sindaco Gianni Anselmi, mi preoccupo dell’immagine che si trasmette di questo partito democratico, nato per conquistare le popolazioni e non certo per disorientarle con queste guerre di “bottega” che ripeto ancora per non essere travisato, hanno certamente solide ragioni, ma devono essere combattute in maniera politicamente più costruttiva delle paginate sulla stampa o delle battute su Facebook, questo modo di fare politica lo vorrei lasciare ad altri…
Chiedo a tutti di fermarsi a riflettere, di trovare un modo più consono rispetto a ciò che rappresentano le loro alte cariche politiche ed istituzionali nel discutere di queste questioni così importanti e soprattutto di coinvolgere per tempo le persone che sono altrettanto interessate a queste, che rischiano di passare per banalissime contumelie quando invece sono molto ma molto di più in quanto finiranno per incidere sui destini delle popolazioni qualunque siano le scelte finali praticate.
Sul Comune unico, sul passaggio alla Provincia di Grosseto, attendo di essere coinvolto non da semplice spettatore, ma da iscritto al Pd e da cittadino impegnato nell’assemblea consiliare e in quella occasione esprimerò il mio pensiero, ma anche su questo e al di là della buona fede che penso abbia ispirato queste prese di posizione, ancora una volta invito alla calma e a trattenere “fughe in avanti” che rischiano di bloccare sul nascere un percorso e un progetto che magari potrebbe anche essere davvero una bella soluzione.
In questo senso mi trovo d’accordo con quanto affermato dal segretario del Pd Fabiani laddove invita a procedere con gradualità a cominciare dall’istituzione dell’Unione dei Comuni per procedere gradualmente ed ancora una volta col consenso delle popolazioni verso l’ipotesi di Comune unico (che almeno in questo momento e per mancanza – tutta mia – di approfondimento, mi sentirei di scartare senza mezzi termini).
Per quanto riguarda la Provincia infine e in attesa, ancora una volta, di migliori approfondimenti, comincerei con la cancellazione di tutte le Province e trovo sia stato errato non aderire alla proposta dell’Idv anche se era mossa da velleità demagogiche e strumentali, ma intanto questo atto avrebbe imposto di ragionare compiutamente sul nuovo assetto istituzionale ed avrebbe superato anche questa polemica tra l’appartenenza alla Provincia di Livorno e quella di Grosseto.
Anche su questo, che ho appreso dalla stampa e quindi non ho gli strumenti per potere esprimere una corretta valutazione, devo per onestà dire che seppure cogliendo le ragioni di fondo di simile ipotesi, mi resta difficile sentirmi davvero un “maremmano” sia per mentalità, sia per storia e cultura che mi fanno sentire più livornese che grossetano e lo dico con grande rispetto per tutti a cominciare dai tanti amici grossetani che ho e con la consapevolezza di tante ragioni che vengono addotte a sostegno di questa ipotesi.
Il solo intercalare col nostro “deh! “ mi pare che riassuma questa nostra vicinanza alla città dei “Quattro Mori”, al di là della battuta mi auguro insomma che su queste cose si sviluppi un dibattito serio e che vada al di là e molto al di là del coinvolgimento di pochi, seppure autorevolissimi, addetti ai lavori.
Rinaldo Barsotti
Il Tirreno 31.08.2011