La maggioranza vota no alla riduzione dell’IMU sulla prima casa, ma il Sindaco s’impegna a verificare se sarà possibile farlo nel corso dell’anno.
La maggioranza ha votato contro la proposta del Comune dei Cittadini di utilizzare l’avanzo di amministrazione non vincolato del 2011 (735 mila euro) per ridurre l’ IMU sulla prima casa che, a Campiglia, è stata applicata con l’aliquota massima del 6 per mille, nonostante il Comune abbia una pressione tributaria superiore alla media regionale. La motivazione è stata che, votando la nostra proposta, avrebbero sconfessato il bilancio che hanno approvato a marzo. Argomento privo di fondamento, visto che l’avanzo di amministrazione del 2011 è stato accertato dopo l’approvazione del bilancio preventivo del 2012 e che il Comune deve stabilire come utilizzare queste risorse finanziarie aggiuntive, modificando il bilancio approvato.
Inconsistenti sono stati anche gli altri argomenti usati dalla maggioranza per respingere il nostro ordine del giorno, come quello che l’IMU non sarebbe un gran salasso per le famiglie e che la legge non consentirebbe di destinare l’avanzo di amministrazione per la riduzione delle entrate tributarie.
Sul fatto che l’IMU non sia un salasso per le famiglie possono giudicare benissimo i cittadini. Per quanto riguarda la legittimità della proposta è stato ampiamente dimostrato che, in sede di assestamento di bilancio, è sicuramente possibile ridurre l’IMU e alleggerire il peso fiscale sulle famiglie e le imprese nel 2012.
Il Sindaco, intervenendo nel dibattito, ha dichiarato che, per effetto dei tagli statali, la tassazione comunale sta raggiungendo livelli insostenibili e che, se ci saranno le condizioni, l’impegno della Giunta sarà quello di ridurre le aliquote dell’IMU sulla prima casa nel corso dell’anno. In ogni caso, concordando con quanto richiesto dal nostro gruppo, ha assunto l’impegno di non aumentare ulteriormente la spesa corrente che nel 2012 è superiore a quella dell’anno passato e che per noi poteva già essere ridotta a marzo. Non è poco se si considera che la maggioranza aveva definito pochi giorni fa la nostra proposta “comica” e “stravagante”.
Una posizione che abbiamo apprezzato, ma che non si è tradotta in un ordine del giorno che avremmo potuto votare all’unanimità. La cosa c’interessa relativamente. Quello che conta è che in Consiglio il Sindaco abbia assunto l’impegno di ridurre la pressione tributaria nel corso del 2012, in particolare per la prima casa. Se lo farà troverà il nostro sostegno.
7 giugno 2012.
Comune dei Cittadini
Sulla stampa:
COMUNE DEI CITTADINI: «La giunta ha preso l’impegno di ridurre le aliquote Imu»
«La maggioranza vota no alla riduzione dell’Imu sulla prima casa, ma il sindaco s’impegna a verificare se sarà possibile farlo nel corso dell’anno – interviene Comune dei cittadini – La maggioranza ha votato contro la nostra proposta di utilizzare l’avanzo di amministrazione non vincolato del 2011 (735 mila euro) per ridurre l’ Imu sulla prima casa che, a Campiglia, è stata applicata con l’aliquota massima del 6 per mille, nonostante il Comune abbia una pressione tributaria superiore alla media regionale». «La motivazione – si sottolinea – è stata che, votando la nostra proposta, avrebbero sconfessato il bilancio che hanno approvato a marzo. Argomento privo di fondamento, visto che l’avanzo di amministrazione del 2011 è stato accertato dopo l’approvazione del bilancio preventivo del 2012 e che il Comune deve stabilire come utilizzare queste risorse finanziarie aggiuntive, modificando il bilancio approvato. Inconsistenti sono stati anche gli altri argomenti usati per respingere l’ordine del giorno».
«Per quanto riguarda la legittimità della proposta è stato ampiamente dimostrato che, in sede di assestamento di bilancio, è sicuramente possibile ridurre l’Imu e alleggerire il peso fiscale su famiglie e imprese. Il sindaco, intervenendo nel dibattito, ha dichiarato che, per effetto dei tagli statali, la tassazione comunale sta raggiungendo livelli insostenibili e che, se ci saranno le condizioni, l’impegno della giunta sarà quello di ridurre le aliquote dell’Imu sulla prima casa nel corso dell’anno. In ogni caso, concordando con quanto richiesto dal nostro gruppo, ha assunto l’impegno di non aumentare ulteriormente la spesa corrente che nel 2012 è superiore a quella dell’anno passato e che per noi poteva già essere ridotta a marzo. Non è poco».
Il Tirreno 8.6.2012