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Comunicato CDC: da anni denunciamo la poca trasparenza di questa amministrazione

Novembre 6, 2013
In Servizi Pubblici
1

La trasparenza è un problema serissimo. Hanno fatto bene M5S e Comitato per Campiglia a sollevare il problema dopo che il nostro Comune era finito all’ultimo posto in una graduatoria del Governo sulla trasparenza dei siti web. Purtroppo l’indagine sembra essere stata circoscritta solo agli aspetti formali e non a quelli sostanziali. Lo dice lo stesso assessore Bertocchi quando afferma che “ Per far sorridere le 65 faccine (gli indicatori dell’indagine) è necessario installare il software che permette alle notizie presenti sul sito di occupare le caselle giuste”. Cosa che il Comune ha fatto tardivamente, visto che ora tutte le faccine sorridono. Il problema però non è solo la giusta collocazione delle informazioni, ma la loro completezza e l’accessibilità per chiunque. Per legge tutto deve essere pubblico e accessibile, con la sola eccezione dei dati sensibili per la privacy delle persone.

A Campiglia questo non succede. Se non fosse stato per le nostre pressanti richieste non sarebbero state pubblicate le delibere sul sito e ancora oggi i consiglieri comunali dovrebbero recarsi negli uffici comunali per visionare i documenti cartacei poche ore prima delle sedute. Abbiamo ottenuto faticosamente l’invio per posta elettronica, ma ancora oggi molti elaborati tecnici non vengono trasmessi, così come non vengono pubblicati dopo la loro approvazione tra gli allegati delle deliberazioni. Basterebbe creare uno spazio sul sito web per poterli visionare da parte di chiunque e invece ancora oggi i cittadini sono costretti a chiedere e, se va bene, pagare per ottenere quello che è un loro diritto.

Nel 2013 abbiamo notato addirittura che nella sezione atti pubblici hanno smesso di pubblicare ordini del giorno e interpellanze sui argomenti come cave, autostrada, Italian Food, crisi della siderurgia, ecc. Non è interesse dell’amministrazione, oltre che un dovere, far conoscere ai propri cittadini questi argomenti? Sono solo pochi esempi per dimostrare che non basta la forma per garantire la trasparenza.

E infine l’accessibilità agli atti. E’ garantita per legge e la digitalizzazione lo rende possibile, purchè lo si voglia. Tutto può essere pubblicato sui siti e reso accessibile senza bisogno di fare istanze burocratiche e fornire motivazioni per richiedere atti e documenti. Nel 2013 è stato emanato il decreto legislativo n.33 del 14 marzo 2013 nel quale sta scritto, art. 2, che atti e documenti devono essere pubblicati sui siti delle amministrazioni e che è” diritto di chiunque di accedere ai siti direttamente ed immediatamente, senza autenticazione ed identificazione.”

Bertocchi e la Giunta di Campiglia sanno bene che tutto questo non accade, ma non sembrano aver assunto questo tra gli obiettivi del loro mandato. La faccine che ridono, purtroppo, non cancellano l’arretratezza della nostra amministrazione in materia di trasparenza, quindi di democrazia.

5 novembre 2013

Comune dei Cittadini

Sulla stampa:

Trasparenza, il comune è arretrato

La trasparenza è un problema serissimo. Hanno fatto bene M5S e Comitato per Campiglia a sollevare il problema dopo che il Comune di Campiglia era finito all’ultimo posto in una graduatoria del Governo sulla trasparenza dei siti web. Purtroppo l’indagine era circoscritta solo agli aspetti formali e non a quelli sostanziali. Lo dice lo stesso assessore Bertocchi quando afferma che “Per far sorridere le 65 faccine (gli indicatori dell’indagine) è necessario installare il software che permette alle notizie presenti sul sito di occupare le caselle giuste”. Cosa che il Comune ha fatto tardivamente, visto che ora le faccine sorridono. Ma l’assessore non dice che nelle “caselle al posto giusto” mancano del tutto le informazioni e che ai cittadini continua ad essere negato il diritto alla conoscenza.

Il problema, purtroppo, non è solo la giusta collocazione delle caselle, ma l’esistenza delle informazioni e l’accessibilità per chiunque. Per legge oggi tutto deve essere pubblico e accessibile, con la sola eccezione dei dati sensibili. A Campiglia questo non succede. Se non fosse stato per le nostre pressanti richieste non sarebbero state pubblicate le delibere sul sito e ancora oggi i consiglieri comunali dovrebbero recarsi negli uffici comunali per visionare i documenti cartacei poche ore prima delle sedute. Abbiamo ottenuto faticosamente l’invio per posta elettronica, ma ancora oggi molti elaborati tecnici non vengono trasmessi, così come non vengono pubblicati dopo la loro approvazione tra gli allegati delle deliberazioni. Basterebbe creare uno spazio sul sito web per poterli visionare da parte di chiunque e invece i cittadini sono costretti a chiedere e, se va bene, pagare per ottenere quello che è un loro diritto. Nel 2013 abbiamo notato addirittura che nella sezione atti pubblici hanno smesso di pubblicare ordini del giorno e interpellanze su argomenti come cave, autostrada, Italian Food, crisi della siderurgia, ecc.

Non è interesse dell’amministrazione, oltre che un dovere, far conoscere ai propri cittadini questi argomenti? E infine l’accessibilità agli atti. È garantita per legge e la digitalizzazione lo rende possibile, purchè lo si voglia. Tutto può essere pubblicato sui siti e reso accessibile senza bisogno di fare istanze burocratiche e fornire motivazioni per richiedere atti e documenti. Nel 2013 è stato emanato il decreto legislativo n.33 del 14 marzo 2013 nel quale sta scritto, art. 2, che atti e documenti devono essere pubblicati sui siti delle amministrazioni e che è “diritto di chiunque di accedere ai siti direttamente ed immediatamente, senza autenticazione ed identificazione”. Bertocchi e la giunta di Campiglia sanno bene che tutto questo non accade, ma non sembrano aver assunto questo tra gli obiettivi del loro mandato. La faccine che ridono, purtroppo, non cancellano l’arretratezza della nostra amministrazione in materia di trasparenza, e quindi di democrazia.

Massimo Zucconi (capogruppo lista civica Comune dei Cittadini)

Il Tirreno 07.11.2013

La trasparenza è ancora incompleta

«LA TRASPARENZA è un problema serissimo. Non bastano le faccine che ridono». A sostenerlo è la lista civica Comune dei Cittadini che interviene nel dibattito sulla trasparenza del sito web del comune.
«HANNO FATTO bene M5S e Comitato per Campiglia a sollevare il problema dopo che il Comune di Campiglia era finito all’ultimo posto in una graduatoria del Governo sulla trasparenza dei siti web. Purtroppo l’indagine era circoscritta solo agli aspetti formali e non a quelli sostanziali.
LO DICE lo stesso assessore Bertocchi quando afferma – su La Nazione – che “Per far sorridere le 65 faccine (gli indicatori dell’indagine) è necessario installare il software che permette alle notizie presenti sul sito di occupare le caselle giuste”. Cosa che il Comune ha fatto tardivamente – incalza la lista civica – visto che ora le faccine sorridono. Ma l’assessore non dice che nelle “caselle al posto giusto” mancano del tutto le informazioni e che ai cittadini continua ad essere negato il diritto alla conoscenza. Il problema, purtroppo, non è solo la giusta collocazione delle caselle, ma l’esistenza delle informazioni e l’accessibilità per chiunque.
PER LEGGE oggi tutto deve essere pubblico e accessibile, con la sola eccezione dei dati sensibili. A Campiglia questo non succede. Se non fosse stato per le nostre pressanti richieste non sarebbero state pubblicate le delibere sul sito e ancora oggi i consiglieri comunali dovrebbero recarsi negli uffici comunali per visionare i documenti cartacei poche ore prima delle sedute».

La Nazione 07.11.2013

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Tags: Comunicati
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Commenti 1

  1. jacopo bertocchi says:
    10 anni Fa

    Sono d’accordo sul fatto che la forma non garantisce la trasperenza ed era proprio questo il senso del mio intervento sulla stampa. Al di là di ogni giudizio di merito sul decreto (a buon intenditor poche parole) ci tengo a sottolineare nuovamente il fatto che, a quanto mi risulta, non c’è mai stata alcuna volontà di nascondere (e lo ripeterò fino a che non mi sarà impossibile sostenerlo). Una cosa molto interessante sarebbe ad esempio (da cittadini consapevoli) chiedersi il perchè dei ritardi e magari ci renderemo tutti meglio conto delle condizioni in cui versano gli enti locali e magari sarebbe anche più fruttuoso l’operato della stessa minoranza e magari, forse, ci sarebbe anche più lucidità per analizzare il “come” e non il “quando”, cosa che NOI cerchiamo di fare e che a voi interessa meno, ovviamente!

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