Chi decide per la salute dei cittadini?
La sanità locale è sicuramente in sofferenza. Lo testimoniamo il progressivo smantellamento dei servizi ospedalieri a Villamarina, l’eliminazione di molti primariati e i ritardi nell’espletamento dei concorsi per i primariati rimasti, la scarsa dotazione del pronto soccorso, l’assenza di attività essenziali per l’emergenza come l’emodinamica (salvavita ormai imprescindibile per ogni attività cardiologica), la bassa utilizzazione delle apparecchiature per la diagnostica, le lunghe liste d’attesa per gli esami,ecc. A questo si aggiunge la riduzione dei servizi di prevenzione sul territorio.
In sofferenza sono anche altre realtà territoriali come l’Elba e la Val di Cecina. Siamo dunque in presenza di un processo di riorganizzazione della sanità nella Provincia dovuto, probabilmente, alla restrizione delle risorse finanziarie pubbliche e ad autonome decisioni dell’ASL livornese.
E’ una fase delicata che richiederebbe la presenza attenta dei Comuni nel definire gli obiettivi della riorganizzazione, avendo ben presenti costi, rischi e bisogni delle diverse realtà territoriali. Gli strumenti ci sono e sono previsti da leggi regionali: si chiamano Conferenze dei Sindaci, Società della Salute, Piano integrato di salute per raccordare le politiche sanitarie con quelle sociali, Piano Attuativo Locale con il quale l’ASL deve programmare le proprie attività sul territorio.
Con un’interpellanza abbiamo chiesto al Sindaco di Campiglia quale fosse lo stato della programmazione in Val di Cornia e nell’intera ASL. Queste le desolanti risposte.
In Val di Cornia esiste un Piano integrato di salute che risale al 2006. La Società della Salute, che dovrebbe provvedere al suo aggiornamento, non risulta ancora insediata, nonostante i Consigli Comunali, agli inizi del 2010, siano stati chiamati ad approvare lo Statuto e la convenzione per il suo funzionamento.
Alla domanda se esiste il Piano Attuativo Locale dell’ASL e quali indirizzi hanno fornito i Sindaci per la sua elaborazione la risposta è stata la seguente: “La Conferenza Aziendale dei Sindaci ha la sua sede a Livorno ed è presieduta dal Sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi. Ad oggi non risultano essere stati presentati indirizzi per l’elaborazione del Piano Attuativo Locale da parte della Conferenza dei Sindaci”.
Abbiamo chiesto, indipendente dalla formazione del PAL (che evidentemente non esiste), quante sono state le sedute verbalizzate della Conferenza Aziendale dei Sindaci dall’inizio della legislatura. La risposta è stata la seguente: “La Conferenza Aziendale dei Sindaci ha la sua sede a Livorno ed è presieduta dal Sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi. Alle sedute della Conferenza per la Val di Cornia partecipa il Sindaco di Piombino. I relativi verbali delle sedute non vengono inviati ai Comuni”
Non ci pare ci sia bisogno di commenti. Sorge però spontanea una domanda. Chi decide per la salute e la sicurezza dei nostri cittadini? Per il bene dei nostri cittadini, proviamo a ripartire dai bisogni reali e da una seria e trasparente discussione su come devono essere riorganizzati i servizi sanitari e la prevenzione sul territorio.
18 novembre 2011
Comune dei Cittadini
Sulla Stampa:
«La sanità è in sofferenza, ma i Comuni subiscono e sono senza progetti»
«Chi decide per la salute dei cittadini? – si domanda, a nome di Comune dei Cittadini, Massimo Zucconi – La sanità locale è sicuramente in sofferenza – prosegue – Lo testimoniamo il progressivo smantellamento dei servizi ospedalieri a Villamarina, l’eliminazione di molti primariati e i ritardi nell’espletamento dei concorsi, la scarsa dotazione del pronto soccorso, l’assenza di attività essenziali per l’emergenza come l’emodinamica… A questo si aggiunge la riduzione dei servizi di prevenzione sul territorio».
«In sofferenza – ricorda Zucconi – sono anche altre realtà territoriali come l’Elba e la Val di Cecina. Siamo dunque in presenza di un processo di riorganizzazione della sanità nella Provincia dovuto, probabilmente, alla restrizione delle risorse finanziarie pubbliche e ad autonome decisioni dell’Asl livornese. Fase delicata che richiederebbe la presenza attenta dei Comuni nel definire gli obiettivi della riorganizzazione, avendo ben presenti costi, rischi e bisogni.
Gli strumenti ci sono e sono previsti da leggi regionali: si chiamano Conferenze dei sindaci, Società della salute, Piano integrato di salute per raccordare le politiche sanitarie con quelle sociali, Piano attuativo locale col quale l’Asl deve programmare le proprie attività sul territorio. Con un’interpellanza abbiamo chiesto al sindaco di Campiglia quale fosse lo stato della programmazione in Val di Cornia e nell’intera Asl. Desolanti risposte.
Alla domanda se esiste il Piano attuativo locale Asl – sottolinea – e quali indirizzi hanno fornito i sindaci per la sua elaborazione la risposta è stata: “La Conferenza aziendale dei sindaci ha la sua sede a Livorno ed è presieduta dal sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi. Ad oggi non risultano essere stati presentati indirizzi per l’elaborazione del Piano attuativo locale da parte della Conferenza dei sindaci”».
Il Tirreno 19.11.2011
Sanità: «Risposte sconfortanti»
La Nazione – 21.11.2011