Il PD di Campiglia ha tutto il diritto di pensare che aumentare la pressione tributaria media nel 2012 da 268 a 480 euro per ogni cittadino, soprattutto per effetto della tassazione della prima casa con l’aliquota massima del 6 per mille, sia una politica di sinistra o che sia di sinistra istituire una tassa sul turismo anche laddove, come a Campiglia, non ci sono i presupposti minimi per farlo. Può pensare che sia di sinistra non dire ai propri cittadini quanto sono aumentate negli ultimi anni le tariffe dell’acqua per non mettere in luce le inefficienze della sua società controllata, oppure aumentare la spesa corrente di 99.000 euro mentre le famiglie riducono la propria per effetto dell’ IMU, delle addizionali Irpef, delle accise sulla benzina, dell’ IVA, ecc. Valuteranno i cittadini.
Anche noi condividiamo la necessità di assicurare i servizi sociali, ma pensiamo che anche in quei servizi possano esserci sprechi o inefficienze. Ad esempio, non abbiamo ancora capito cosa faccia la Società della Salute, della quale sappiamo che è stata istituita ma non è operativa; così come, a fronte dell’aumento del 12% dei contributi richiesti ai cittadini (nel 2012 saranno 40 euro ad abitante), non ci sembra di vedere miglioramenti nei servizi socio-sanitari sul territorio.
Dunque i problemi sono più complessi e riguardano la capacità dei Comuni, in una fase così difficile, di organizzare meglio i servizi e di ridurre spese inutili e sprechi. Il PD ritiene che nel bilancio di Campiglia non ci siano sprechi e inefficienze? Noi pensiamo ci siano.
Pensiamo, ad esempio, che 340.000 euro annui (25,5 ad abitante) fino al 2023 per pagare il leasing della Fiera (che il Comune ha acquistato dalla sua società Cevalco) siano una cifra enorme che deve far riflettere; che si debba rivedere una manifestazione estiva che dura cinque giorni, costa 127.000 euro e ne incassa 80.000; che non sia giusto che la società comunale che gestisce la farmacia accantoni 600.000 euro (come ha fatto?) mentre la Giunta porta al massimo la tassazione sulla prima casa.
Pensiamo che non sia prioritario spendere 785.000 euro per ristrutturare gli ex macelli alla Fonte di Sotto; che non è opportuno vendere le scuole Marconi a 1,1 milioni per farci case e costruire una nuova scuola nei giardini delle Altobelli con un costo di 2,8 milioni di euro; che sia un furto ai danni dei cittadini spendere 1,1 milioni di euro per ricostruire la strada delle Lavoriere distrutta dai camion della Betonval grazie a scelte sbagliate degli amministratori e dei tecnici comunali.
Non sappiamo se affrontare questi problemi sia di sinistra, di destra o di centro. Quello che sappiamo è che i cittadini sono stanchi di pagare per amministrazioni che dimostrano di non saper spendere bene le risorse dei contribuenti.
17 aprile 2012
Comune dei Cittadini
L’articolo del PD sulla stampa:
«Un bilancio che salva i servizi»
«Il bilancio di Campiglia, approvato dal consiglio, rispecchia gli obiettivi di una giunta di sinistra». È il commento del coordinamento comunale Pd. «In questo momento di crisi, l’amministrazione, supportata con convinzione dal Pd – si prosegue nel documento – ha deciso di dare una risposta che rilancia le politiche sociali del Comune. I trasferimenti del governo verso gli enti locali – si specifica – si sono ridotti drasticamente, i vincoli stringenti del patto di stabilità non consentono all’amministrazione di usare tutte le risorse a disposizione. «Per uscire da questa situazione di ristrettezza finanziaria – si spiega – l’amministrazione poteva ridurre i servizi sociali, considerati da molti opinionisti dei rami secchi, una rimanenza di un passato assistenzialistico. Al contrario, per il Pd questi servizi sono il perno del funzionamento della macchina pubblica». «I servizi sociali – proseguono al coordinamento comunale – sono essenziali per garantire le stesse opportunità a tutti i cittadini e permettere a tutti di usufruire degli stessi diritti. Il Comune di Campiglia ha aumentato i suoi sforzi in questa direzione». « Al tempo stesso le fasce più deboli sono state esentate dal pagamento dell’Irpef. I prezzi di alcuni servizi sono stati rimodulati per venire incontro a chi ha un reddito più basso. Gli atti più duri sono stati adottati per chi possiede una seconda casa sfitta, come misura contro l’evasione e nel tentativo di liberare risorse per far diminuire il prezzo degli affitti». «Questo – si sottolinea – è quello che un’amministrazione di sinistra ha il dovere di fare». Secondo il Pd « le categorie destra e sinistra non appartengono al passato, come qualche interessato vuol farci credere, ma sono presenti anche in questo momento storico. L’impostazione politica del bilancio – si conclude – ne è una prova, è chiaramente di sinistra».
Il Tirreno 16.04.2012
Sulla stampa:
da 268 a 480 euro a testa»
E’ una politica di sinistra istituire una tassa sul turismo anche laddove, come a Campiglia, non ci sono i presupposti minimi per farlo? E’ di sinistra, come legittimamente può pensare il Pd, non dire ai propri cittadini quanto sono aumentate negli ultimi anni le tariffe dell’acqua per non mettere in luce le inefficienze della sua società controllata, oppure aumentare la spesa corrente di 99mila euro mentre le famiglie riducono la propria per effetto di Imu, addizionali Irpef, accise sulla benzina, Iva?». Anche il «Comune dei cittadini» dice di condividere «la necessità di assicurare i servizi sociali» ma pensa anche che «in quei servizi possano esserci sprechi o inefficienze» La lista punta il dito sulla Società della Salute («della quale sappiamo che è stata istituita ma non è operativa»), sulla Fiera («Pensiamo che 340mila euro annui (25,5 ad abitante) fino al 2023 per pagare il leasing della Fiera siano una cifra enorme»), sulla gestione della farmacia comunale (riteniamo che non è giusto che la società comunale che gestisce la farmacia accantoni 600mila euro»), sugli ex Macelli della Fonte di Sotto («non è prioritario spendere 785mila euro per la ristrutturazione”), sulla scuola Marconi («non è opportuno venderla a 1,1 milioni per farci case e costruire una nuova scuola nei giardini delle Altobelli con un costo di 2,8 milioni di euro», sulla strada delle Lavoriere (“pensiamo che sia un furto ai danni dei cittadini spendere 1,1 milioni di euro per ricostruire quella strada distrutta dai camion della Betonval»).
La Nazione 20.04.2012
Cdc: «Il bilancio non taglia sprechi e inefficienze»
«Il PD di Campiglia ha tutto il diritto di pensare che aumentare la pressione tributaria media nel 2012 da 268 a 480 euro per ogni cittadino, soprattutto per effetto della tassazione della prima casa con l’aliquota massima del 6 per mille, sia una politica di sinistra o che sia di sinistra istituire una tassa sul turismo anche laddove, come a Campiglia, non ci sono i presupposti minimi per farlo». È chiaro Massimo Zucconi, capogruppo di Comune dei Cittadini. «Può pensare che sia di sinistra – prosegue – non dire ai propri cittadini quanto sono aumentate negli ultimi anni le tariffe dell’acqua per non mettere in luce le inefficienze della sua società controllata, oppure aumentare la spesa corrente di 99.000 euro mentre le famiglie riducono la propria per effetto dell’Imu, delle addizionali Irpef, delle accise sulla benzina.
Anche noi condividiamo la necessità di assicurare i servizi sociali, ma pensiamo che anche in quei servizi possano esserci sprechi o inefficienze. Ad esempio, non abbiamo ancora capito cosa faccia la Società della Salute, della quale sappiamo che è stata istituita ma non è operativa; così come, a fronte dell’aumento del 12% dei contributi richiesti ai cittadini (nel 2012 saranno 40 euro ad abitante), non ci sembra di vedere miglioramenti nei servizi socio-sanitari sul territorio». «Il Pd ritiene che nel bilancio di Campiglia non ci siano sprechi e inefficienze? Noi pensiamo ci siano – sottolinea Zucconi – Pensiamo, ad esempio, che 340.000 euro annui (25,5 ad abitante) fino al 2023 per pagare il leasing della fiera (che il Comune ha acquistato dalla sua società Cevalco) siano una cifra enorme che deve far riflettere; che si debba rivedere una manifestazione estiva che dura cinque giorni, costa 127.000 euro e ne incassa 80.000; che non sia giusto che la società comunale che gestisce la farmacia accantoni 600.000 euro (come ha fatto?) mentre la giunta porta al massimo la tassazione sulla prima casa. Non sappiamo se affrontare questi problemi sia di sinistra, di destra o di centro. Quello che sappiamo – conclude – è che i cittadini sono stanchi di pagare per amministrazioni che dimostrano di non saper spendere bene le risorse dei contribuenti».
Il Tirreno 20.04.2012