A dicembre del 2012 il Sindaco di Campiglia sostenne in Consiglio che le entrate dei parcheggi della Sterpaia e di Baratti (circa 1,2 milioni di euro) dovevano essere introitate direttamente dal Comune di Piombino perché un parere del “Garante per la concorrenza” non consentiva l’affidamento diretto della loro gestione alla Società Parchi, pena il possibile intervento della Corte dei Conti. Il parere non venne fornito al Consiglio. Lo abbiamo richiesto successivamente e in quel parere la gestione dei parcheggi non viene neppure citata. I dubbi del Garante riguardano altri profili e attività di natura commerciale svolte dalla Società Parchi, per le quali i Comuni non hanno assunto nessuna iniziativa.
Dunque quelle decisioni sono state prese e attuate non perché imposte dal parere del Garante, ma dalla conferenza dei Sindaci alla fine del 2011.
La decisione non è stata di poco conto perché insieme fu decisa anche l’istituzione della tassa di soggiorno in tutti i Comuni con lo scopo di compensare le minori entrate dei parchi, con criteri di ripartizione dei costi in palese contrasto con gli atti approvati dai Consigli Comunali, sottoscritti, tutt’ora in vigore e mai modificati.
Come sono andate le cose è noto. Alla Società Parchi andranno 190.000 euro in meno del previsto, mentre i soldi incassati dalla tassa di soggiorno a Campiglia non sono andati a finanziare progetti o servizi aggiuntivi per il turismo, contrariamente alle promesse.
Gli operatori turistici lamentano scarsa attenzione, specie a Campiglia dove, oltre che con la tassa di soggiorno, devono fare i conti con colline devastate, campagne sfigurate da impianti industriali, parchi chiusi in bassa stagione, una stazione impresentabile, scarsi servizi di trasporto, assenza di segnaletica turistica, un centro storico abbandonato, aree pubbliche degradate come i vecchi magazzini comunali di Via Cerrini a Venturina.
Insieme a tutto questo si devono aggiungere la scarsa partecipazione e la poca trasparenza del Comune. Non è solo questione di forma. Se non c’è il coraggio della trasparenza, della verità e dell’ascolto, sarà più difficile uscire dalla crisi. E’ l’ora che ne prendano coscienza anche i cittadini e le imprese.
Comune dei Cittadini
Sulla stampa:
Posteggi nei parchi «Il garante non è intervenuto»
Affondo di Comune dei cittadini nei confronti della giunta
Affondo della lista civica nei confronti della giunta e del sindaco sui parchi. Sul delicato tema dei parcheggi, il sindaco Rossana Soffritti aveva dichiarato lo scorso dicembre che « non c’è stata alcuna ‘sottrazione’ di parcheggi, quanto una decisione responsabile presa a seguito di un parere del garante della concorrenza. In quel parere si diceva che se i proventi dei parcheggi non venivano riscossi dall’ente sul cui territorio si trovano, si poteva incorrere in un rilievo da parte della corte dei Conti.» Questa posizione, secondo Comune dei Cittadini, sarebbe stata confermata in consiglio comunale, per cui le entrate dei parcheggi (1,2 milioni di Euro) non potevano essere affidate direttamente alla società dei Parchi, ma dovevano essere riscosse dal Comune di Piombino. Nel parere del garante (che la lista civica sostiene non sia stato fornito al consiglio e sia stato ottenuto a seguito di richiesta), «la gestione dei parcheggi non viene neppure citata. I dubbi del garante – si afferma – riguardano altri profili e attività commerciali svolte dalla Società Parchi». Da questo si deduce che «quelle decisioni sono state prese e attuate non perché imposte dal parere del garante, ma dalla conferenza dei sindaci a fine 2011». Tra quelle decisioni, Comune dei Cittadini sostiene che «fu decisa anche l’istituzione della tassa di soggiorno in tutti i comuni con lo scopo di compensare le minori entrate dei parchi, con criteri di ripartizione dei costi in palese contrasto con gli atti approvati dai consigli comunali, tutt’ora in vigore. Come sono andate le cose è noto. Alla società Parchi andranno 190.000 euro i meno del previsto, mentre i soldi incassati dalla tassa di soggiorno a Campiglia non sono andati a finanziare progetti o servizi aggiuntivi per il turismo, contrariamente alle promesse». La lista civica conclude che nel Comune di Campiglia ci sia poca trasparenza.(f.r.) Il Tirreno 23.01.2013
CAMPIGLIA DURE CRITICHE DELLA LISTA CIVICA ALl’AMMINISTRAZIONE COMUNALE «Il pasticcio della tassa di soggiorno»
«Doveva servire per il turismo e invece copre i soldi sottratti ai parchi»
Tassa di soggiorno e parchi, la lista civica «Comune dei cittadini» attacca l’amministrazione comunale. «A dicembre del 2012 il sindaco di Campiglia sostenne in Consiglio che le entrate dei parcheggi della Sterpaia e di Baratti (circa 1,2 milioni di euro) dovevano essere introitate direttamente dal Comune di Piombino perché un parere del “Garante per la concorrenza” non consentiva l’affidamento diretto della loro gestione alla Società Parchi, pena il possibile intervento della Corte dei Conti.
Il parere non venne fornito al Consiglio. Lo abbiamo richiesto successivamente e in quel parere la gestione dei parcheggi non viene neppure citata – incalza la lista “Comune dei cittadini” – i dubbi del Garante riguardano altri profili e attività di natura commerciale svolte dalla Società Parchi, per le quali i Comuni non hanno assunto nessuna iniziativa.
Dunque quelle decisioni sono state prese e attuate non perché imposte dal parere del Garante, ma dalla conferenza dei sindaci alla fine del 2011. La decisione non è stata di poco conto perché insieme fu decisa anche l’istituzione della tassa di soggiorno in tutti i Comuni con lo scopo di compensare le minori entrate dei parchi, con criteri di ripartizione dei costi in palese contrasto con gli atti approvati dai Consigli Comunali, sottoscritti, tutt’ora in vigore e quindi mai modificati.
Come sono andate le cose è noto. Alla Società Parchi andranno 190.000 euro in meno del previsto, mentre i soldi incassati dalla tassa di soggiorno a Campiglia non sono andati a finanziare progetti o servizi aggiuntivi per il turismo, contrariamente alle promesse. Gli operatori turistici lamentano scarsa attenzione, specie a Campiglia dove, oltre che con la tassa di soggiorno, devono fare i conti con colline devastate, campagne sfigurate da impianti industriali, parchi chiusi in bassa stagione, una stazione impresentabile, scarsi servizi di trasporto, assenza di segnaletica turistica, un centro storico abbandonato, aree pubbliche degradate come i vecchi magazzini comunali di via Cerrini a Venturina.
Insieme a tutto questo si devono aggiungere la scarsa partecipazione e la poca trasparenza del Comune. Non è solo questione di forma. Se non c’è il coraggio della trasparenza, della verità e dell’ascolto, sarà più difficile uscire dalla crisi. E’ l’ora che ne prendano coscienza anche i cittadini e le imprese».
La Nazione 23.01.2013