Molto bene. Regione, Provincia, Comune, associazioni dei produttori di pomodori e l’Italian Food hanno preso impegni precisi per lo sviluppo dello stabilimento di Venturina. Entro il 2014 dovranno essere approntati i progetti per dare avvio al potenziamento dello stabilimento di Venturina, fondamentale per garantire la lavorazione dei pomodori prodotti in Val di Cornia e in Toscana. Assolutamente condivisibile la volontà di specializzare ulteriormente i prodotti, con la creazione di un marchio toscano che assicuri la tracciabilità del pomodoro e lo sviluppo della cosiddetta filiera corta. Finalmente la Regione assume questo obiettivo come strategico, non solo per lo stabilimento di Venturina, ma per lo sviluppo e la qualificazione dell’agricoltura toscana. Nel contesto della crisi, questo è un progetto concreto di sviluppo legato alle risorse reali e non riproducibili del territorio. E i pomodori della Val di Cornia lo sono, come lo sono altri prodotti fino ad oggi poco considerati come i carciofi e gli spinaci.
Gli enti pubblici hanno preso precisi impegni, ma da soli non bastano. Serve la convinzione dell’impresa che deve investire. Per questo abbiamo apprezzato gli impegni assunti dal direttore dello stabilimento per la presentazione del progetto entro il 2014 su un terreno di 89.000 mq a Campo alla Croce, tre volte superiore a quello utilizzato attualmente a Coltie.
E’ chiarissimo a tutti, infatti, che nessuna ipotesi di sviluppo è possibile mantenendo lo stabilimento dov’è attualmente. Come ha ammesso lo stesso direttore dell’Italian Food, per far fronte alle necessità di adeguamento degli impianti e dei piazzali, l’azienda ha dovuto fare opere e interventi senza le prescritte autorizzazioni, andando ad occupare terreni che hanno avvicinato ancora di più lo stabilimento alle abitazioni, in una zona nella quale il Comune non ammette nessun intervento di potenziamento produttivo per ragioni ambientali.
Quindi, nell’interesse di tutti, è necessario quanto prima dare attuazione al programma che prevede il potenziamento e il trasferimento dell’Italian Food, poiché non è possibile considerare strategico per la Toscana uno stabilimento che non può fare adeguamenti impiantistici. Questi programma ha il nostro pieno sostegno, ma con altrettanta determinazione diciamo che non sono più accettabili parole e promesse che restano poi disattese, lasciando incancrenire problemi produttivi e ambientali che danneggiano i cittadini e l’economia locale.
4 maggio 2102
Comune dei Cittadini
Sulla stampa:
«Italian Food, trasloco e sviluppo»
«Molto bene. Regione, Provincia, Comune, associazioni dei produttori di pomodori e l’Italian Food hanno preso impegni precisi per lo sviluppo dello stabilimento di Venturina» torna in argomento “trasloco impianti” Comune dei Cittadini. « Entro il 2014 dovranno essere approntati i progetti per dare avvio al potenziamento dello stabilimento di Venturina – si sottolinea – fondamentale per garantire la lavorazione dei pomodori prodotti in Val di Cornia e in Toscana. Finalmente la Regione assume questo obiettivo come strategico, non solo per lo stabilimento di Venturina, ma per lo sviluppo e la qualificazione dell’agricoltura toscana. Nel contesto della crisi, – specifica Comune dei Cittadini – questo è un progetto concreto di sviluppo legato alle risorse reali e non riproducibili del territorio». «Abbiamo apprezzato gli impegni assunti dal direttore dello stabilimento per la presentazione del progetto entro il 2014 su un terreno di 89.000 mq a Campo alla Croce, tre volte superiore a quello utilizzato attualmente a Coltie».
«Chiarissimo a tutti – si sottolinea – che nessuna ipotesi di sviluppo è possibile mantenendo lo stabilimento dov’è attualmente. Quindi, nell’interesse di tutti, è necessario quanto prima dare attuazione al programma che prevede il potenziamento e il trasferimento dell’Italian Food, poiché non è possibile considerare strategico per la Toscana uno stabilimento che non può fare adeguamenti impiantistici». «Questo programma ha il nostro pieno sostegno – conclude Comune dei Cittadini – ma con altrettanta determinazione diciamo che non sono più accettabili parole e promesse che restano poi disattese, lasciando incancrenire problemi produttivi e ambientali che danneggiano i cittadini e l’economia locale».
Il Tirreno 05.05.2012
CDC su Italian Food, dopo le parole servono i fatti
TUTTO BENE, ma appaiono assai scettici che agli impegni possano seguire davvero i fatti. Quelli del «Comune di cittadini» plaudono all’accordo tra Regione, Provincia, Ente locale, associazioni dei produttori di pomodori e l’Italian Food per il trasferimento e lo sviluppo dello stabilimento per la trasformazione del pomodoro.
«Entro il 2014 – dicono – dovranno essere approntati i progetti per dare avvio al potenziamento della fabbrica fondamentale per garantire la lavorazione dei pomodori prodotti in Val di Cornia e in Toscana. Finalmente la Regione assume questo obiettivo come strategico, non solo per lo stabilimento di Venturina, ma per lo sviluppo e la qualificazione dell’agricoltura toscana».
MA CE LA faranno? «Appunto – ribadisce la lista del Comune di cittadini – gli impegni da soli non bastano». Bene l’impegno dell’azienda per la presentazione del progetto entro il 2014, bene lo spostamento («nessuna ipotesi di sviluppo è possibile mantenendo lo stabilimento dov’è attualmente») ma «con altrettanta determinazione – sottolineano al Comune dei Cittadini – diciamo che non sono più accettabili parole e promesse che restano poi disattese».
La Nazione 08.05.2012