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Comunicato Liste Civiche: la conferenza dei sindaci sul passaggio ATO esempio di poca chiarezza

Giugno 26, 2013
In Le nostre iniziative, Servizi Pubblici, Territorio & Ambiente
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I sindaci di Piombino, Campiglia e San Vincenzo facciano chiarezza sulla vicenda della gestione rifiuti

 Se volevamo un esempio di non chiarezza, lo abbiamo avuto dalla conferenza promossa dai sindaci sul passaggio della Val di Cornia nell’ATO sud rifiuti con Grosseto, Siena e Arezzo.

Non hanno fornito un solo dato sulle variazioni dei servizi e sulle azioni previste per incrementare raccolta differenziata e recupero dei rifiuti. Unico dato certo (pubblicato dall’agenzia regionale ARRR) è che nel 2011 la percentuale di raccolta differenziata dell’ATO sud è stata del 38% mentre quella dell’ATO Costa del 42%, entrambi ben al di sotto dell’obiettivo del 65% stabilito dalle leggi al 31.12.2012. Potremmo dire di “male in peggio”.

Non c’è un solo dato sulle tariffe. Non cerchino i cittadini di capirci qualcosa: sui siti degli ATO non troveranno nulla che gli consenta di fare paragoni.  Ci dobbiamo contentare della promessa che sarà mantenuto un “livello tariffario adeguato”. Intanto ogni anno le tariffe crescono.

Quello che è certo, invece, è che ASIU non si scioglie, nonostante l’ATO Sud abbia affidato il servizio di raccolta dei rifiuti urbani alla società pubblico-privato “ SEI Toscana” nella quale ASIU dovrà confluire in quanto la legge impone un solo gestore per ogni ATO. Motivo? I Comuni non vogliono affidare al gestore unico la discarica di Ischia di Crociano, in fase di esaurimento. Trovano più “conveniente” avere due società invece di una per gestire il servizio.

Non dicono nulla sui rifiuti speciali che, secondo le dichiarazioni del segretario del PD Fabiani, sono la ragione per la quale è stata valutata la convenienza a trasferirsi nell’ATO sud. E’ comprensibile, visto che gli ATO non si occupano dei rifiuti speciali, mentre continuerà ad occuparsene la Provincia di Livorno.

Non dicono nulla sul perché i Comuni della Val di Cornia e Castagneto, tramite ASIU, hanno rilevato la partecipazione di Piombino nella società TAP (di cui la soc. Lucchini detiene il 25% delle azioni) per gestire rifiuti speciali che non sono un servizio pubblico.

I risultati finali sono questi:

  1. per gestire i rifiuti urbani ci saranno ora due società invece di una: ASIU e SEI Toscana;

  2. non sappiamo nulla su servizi e tariffe della nuova gestione dei rifiuti urbani;

  3. la società pubblica ASIU, costituita per gestire i rifiuti urbani, andrà ad occuparsi di rifiuti speciali nella società TAP di cui sono soci, tramite ASIU, tutti i Comuni e l’azionista privato Lucchini; avremo dunque due società partecipate per i rifiuti speciali, l’ASIU e la TAP, nonostante che questo non sia un servizio pubblico;

  4. con il passaggio nell’ATO sud i nostri Comuni dipenderanno dalle Province di Grosseto, Siena e Arezzo per la programmazione dei rifiuti urbani e dalla Provincia di Livorno per i rifiuti speciali.

Parlano di snellimenti, efficienza e trasparenza. Forse ci sbagliamo, ma crediamo che i cittadini abbiano capito ben poco di quello che stanno facendo i loro amministratori.

25 giugno 2013

Uniti per Suvereto, Forum San Vincenzo, Comune dei Cittadini

Sulla stampa:

 Le liste civiche bocciano il passaggio nell’Ato Sud

«Se volevamo un esempio di non chiarezza, lo abbiamo avuto dai sindaci sul passaggio della Val di Cornia nell’Ato Sud rifiuti con Grosseto, Siena e Arezzo». È questo il giudizio tranciate che le liste civiche della zona (Forum di San Vincenzo, Comune dei Cittadini di Campiglia e Uniti per Suvereto) affidano a una nota congiunta. «Non hanno fornito un solo dato sulle variazioni dei servizi e sulle azioni previste per incrementare raccolta differenziata e recupero dei rifiuti – commentano ancora le liste civiche sempre riferendosi ai sindaci della zona – Unico dato certo (pubblicato dall’agenzia regionale Arrr) è che nel 2011 la percentuale di raccolta differenziata dell’Ato Sud è stata del 38% mentre quella dell’Ato Costa del 42%, entrambi ben al di sotto dell’obiettivo del 65% stabilito dalle leggi». E critiche arrivano anche sulla poca chiarezza relativa alle tariffe future. «Ci dobbiamo contentare – si legge – della promessa che sarà mantenuto un “livello tariffario adeguato”. Intanto ogni anno le tariffe crescono». Non convince le liste civiche nemmeno il fatto che l’Asiu non si sciolga, «nonostante l’Ato Sud abbia affidato il servizio di raccolta dei rifiuti urbani alla società pubblico-privato Sei Toscana nella quale Asiu dovrà confluire in quanto la legge impone un solo gestore per ogni Ato».

E l’Asiu non si scioglie, secondo le liste civiche, perché «i Comuni non vogliono affidare al gestore unico la discarica di Ischia di Crociano, in fase di esaurimento; trovano più “conveniente” avere due società invece di una per gestire il servizio». Le liste civiche di sinistra criticano inoltre i sindaci che «non dicono nulla sul perché i Comuni della Val di Cornia e Castagneto, tramite Asiu, hanno rilevato la partecipazione di Piombino nella società Tap (di cui la Lucchini detiene il 25% delle azioni) per gestire rifiuti speciali che non sono un servizio pubblico».

Le liste civiche dunque tirano le somme sull’operazione Ato Sud: «per gestire i rifiuti urbani – si legge – ci saranno ora due società invece di una; non sappiamo nulla su servizi e tariffe della nuova gestione dei rifiuti urbani; la società pubblica Asiu, costituita per gestire i rifiuti urbani, andrà ad occuparsi di rifiuti speciali nella società Tap di cui sono soci, tramite Asiu, tutti i Comuni e l’azionista privato Lucchini; avremo dunque due società partecipate per i rifiuti speciali, l’Asiu e la Tap, nonostante questo non sia un servizio pubblico; con il passaggio nell’Ato Sud i nostri Comuni dipenderanno dalle Province di Grosseto, Siena e Arezzo per la programmazione dei rifiuti urbani e dalla Provincia di Livorno per i rifiuti speciali».

Il Tirreno 26.06.2013

«Ato Sud, e le tariffe dei rifiuti?»

«SE VOLEVAMO un esempio di non chiarezza, lo abbiamo avuto dalla conferenza promossa dai sindaci sul passaggio della Val di Cornia nell’Ato sud rifiuti con Grosseto, Siena e Arezzo». A criticare decisione e motivazioni sono le liste civiche Uniti per Suvereto, Forum San Vincenzo, Comune dei Cittadini. «Non hanno fornito un solo dato sulle variazioni dei servizi e sulle azioni previste per incrementare raccolta differenziata e recupero dei rifiuti. Unico dato certo è che nel 2011 la percentuale di raccolta differenziata dell’Ato sud è stata del 38% mentre quella dell’Ato Costa del 42%, entrambi ben al di sotto dell’obiettivo del 65% stabilito dalle leggi al 31.12.2012. Potremmo dire di “male in peggio».
NON C’È UN solo dato sulle tariffe. Non cerchino i cittadini di capirci qualcosa: sui siti degli Ato non troveranno nulla che gli consenta di fare paragoni. Ci dobbiamo contentare della promessa che sarà mantenuto un “livello tariffario adeguato”. Intanto ogni anno le tariffe crescono. Quello che è certo, invece, è che Asiu non si scioglie, nonostante l’Ato Sud abbia affidato il servizio di raccolta dei rifiuti urbani alla società pubblico-privato “Sei Toscana” nella quale Asiu dovrà confluire in quanto la legge impone un solo gestore per ogni Ato.

MOTIVO? I Comuni non vogliono affidare al gestore unico la discarica di Ischia di Crociano, in fase di esaurimento. Trovano più “conveniente” avere due società invece di una per gestire il servizio – incalzano le liste civiche – non dicono nulla sui rifiuti speciali che, secondo le dichiarazioni del segretario del Pd Fabiani, sono la ragione per la quale è stata valutata la convenienza a trasferirsi nell’Ato sud. E’ comprensibile, visto che gli Ato non si occupano dei rifiuti speciali, mentre continuerà ad occuparsene la Provincia di Livorno. Non dicono nulla sul perché i Comuni della Val di Cornia e Castagneto, tramite Asiu, hanno rilevato la partecipazione di Piombino nella società Tap per gestire rifiuti speciali che non sono un servizio pubblico.

I RISULTATI finali sono questi: 1) per gestire i rifiuti urbani ci saranno ora due società invece di una: Asiu e Sei Toscana; 2) non sappiamo nulla su servizi e tariffe della nuova gestione dei rifiuti urbani; 3) la società pubblica Asiu, costituita per gestire i rifiuti urbani, andrà ad occuparsi di rifiuti speciali nella società Tap di cui sono soci, tramite Asiu, tutti i Comuni e l’azionista privato Lucchini; avremo dunque due società partecipate per i rifiuti speciali, l’Asiu e la Tap, nonostante che questo non sia un servizio pubblico; 4) con il passaggio nell’Ato sud i nostri Comuni dipenderanno dalle Province di Grosseto, Siena e Arezzo per la programmazione dei rifiuti urbani e dalla Provincia di Livorno per i rifiuti speciali. Parlano poi di snellimenti, efficienza e trasparenza».

La Nazione 26.06.2013

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Tags: ComunicatiRassegna stampa
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