Il Tirreno 25.6.2009
di Francesco Rossi
CAMPIGLIA. Alle 15.06 di ieri è cominciata la prima seduta del nuovo consiglio. Il sindaco Rossana Soffritti, giacca e pantaloni bianchi su maglia vivace in bianco e nero, ha prestato giuramento e presentato la giunta. I gruppi consiliari poi hanno nominato i capigruppo. Campiglia democratica ha scelto Matteo Brogioni, 24 anni, responsabile Pd sezione di Campiglia, mentre il Popolo delle Libertà e Comune dei Cittadini i candidati sindaco, cioè Carlo Felice Rafanelli e Massimo Zucconi. I convenevoli hanno però lasciato presto posto alla polemica. Dovevano essere scelte le linee di indirizzo per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni. Il sindaco ha riproposto la delibera comunale che da due legislature costituisce la definizione di quelle linee di indirizzo e sul punto è intervenuto il capogruppo di Comune dei Cittadini Zucconi. «Nella delibera proposta manca il necessario approfondimento – ha affermato – ci sono criteri generici e spesso contraddittori, che equivalgono a dire che il sindaco può fare ciò che vuole». L’attacco si è concentrato in particolare sul terzo criterio, cioè «aver svolto per un intero mandato la carica di consigliere o di parlamentare». Secondo Zucconi «si è istituita una vera e propria “Università dei politici” che si rilascia titoli senza neppure fare esami, in quanto mancherebbe ogni altro richiamo alle competenze che evidentemente, non sono la preoccupazione principale di chi ha formulato questo atto». La polemica si è trascinata anche per le commissioni consiliari permanenti. Zucconi ha sostenuto: «Visto che la maggioranza è blindata e può approvare ciò che vuole, sarebbe stato opportuno assegnare le presidenze delle commissioni alle opposizioni, in modo da far partecipare le minoranze, escluse in base agli atti dal poter presiederne alcune, come la quarta sull’urbanistica». Per queste ragioni, la lista Comune dei Cittadini ha rifiutato di partecipare all’elezione dei presidenti delle commissioni dopo il consiglio. Il controattacco più feroce non è venuto dalla fonte più prevedibile, la maggioranza, ma dall’altra opposizione, quella del Pdl. Rafanelli ha assunto la difesa di quella che è stata la procedura negli ultimi due consigli in maniera così decisa da suscitare gli sguardi ammirati – e perfino un applauso da un esponente Pd in platea – dei consiglieri di maggioranza. Ha bollato come “codicilli” le critiche di Zucconi, ricordando che «quando lui fu nominato alla società dei Parchi, furono applicati quegli stessi criteri che lui ora ripudia». Il sindaco Soffritti ha sottolineato che quel che conta non è se la delibera è vecchia, ma se la si condivide. «Sarebbe facile chiedere curricula ed esami per le cariche, perché questo ci metterebbe al riparo da ogni problema. Quando facciamo una nomina ce ne assumiamo la responsabilità politica ed è quindi ovvio che cerchiamo di nominare delle persone competenti».