Secondo noi no. Per questo abbiamo fatto osservazioni al Regolamento Urbanistico adottato dalla maggioranza a maggio. Dal dibattito che si sta sviluppando ci sembra che le preoccupazioni non siano solo nostre, ma di molti cittadini ai quali, con precisione, non è mai stato detto dove sarebbe sorto il nuovo cimitero e neppure perché l’attuale non basta più, visto che la popolazione è stabile da decenni e sono aumentate le cremazioni.
Le motivazioni del dissenso sono molte. Non solo gli inevitabili impatti negativi sul paesaggio, ma anche la distanza da Venturina che obbligherà comunque gli anziani ad utilizzare veicoli o mezzi pubblici, senza nessun beneficio rispetto alla situazione attuale.
Secondo il nostro modesto parere, se necessario, un nuovo cimitero dovrebbe avere alcune caratteristiche essenziali:
- prevedere la costruzione di un forno crematorio, magari in forma consortile tra i Comuni della zona, per ridurre i disagi attuali e contenere gli spazi cimiteriali;
- essere concepito come spazio verde, come accade in altri paesi occidentali, in modo da assomigliare ad un parco;
- essere collocato, anche per questo, in contiguità con un nuovo parco urbano e in un’ area più vicina al centro abitato, magari facilmente raggiungibile da una pista ciclabile.
Infine, su un problema come questo, determinante è il coinvolgimento e l’ascolto dei cittadini, cosa che l’amministrazione non ha fatto. Ci auguriamo che la discussione sulle osservazioni sia il momento per recuperare questa carenza. Siamo certi che dall’ascolto scaturiranno soluzioni più rispondenti ai bisogni della nostra comunità
Campiglia, 8 ottobre 2010
Comune dei Cittadini
Il comunicato come appare sulla stampa:
Comune dei Cittadini torna all’attacco
«Il cimitero a Lecceto? Non è una scelta felice»
«Costruire un nuovo cimitero a Lecceto, in uno dei punti più caratteristici e intatti delle nostre colline, è veramente una scelta felice? Secondo noi no». Torna all’attacco Comune dei Cittadini.
«Per questo – prosegue la nota – abbiamo fatto osservazioni al regolamento urbanistico adottato dalla maggioranza a maggio. Dal dibattito che si sta sviluppando ci sembra che le preoccupazioni non siano solo nostre, ma di molti cittadini ai quali, non è mai stato detto dove sarebbe sorto il nuovo cimitero e neppure perché l’attuale non basta più, visto che la popolazione è stabile da decenni e sono aumentate le cremazioni. Le motivazioni del dissenso sono molte. Non solo gli inevitabili impatti negativi sul paesaggio, ma anche la distanza da Venturina che obbligherà gli anziani ad utilizzare veicoli o mezzi pubblici».
«Secondo il nostro modesto parere – scrivono ancora – se necessario, un nuovo cimitero dovrebbe avere alcune caratteristiche essenziali: prevedere la costruzione di un forno crematorio, magari in forma consortile tra i Comuni della zona; essere concepito come spazio verde, come accade in altri paesi occidentali; essere collocato in contiguità con un nuovo parco urbano e in un’ area più vicina al centro abitato, magari raggiungibile da una pista ciclabile. Su un problema come questo, determinante è il coinvolgimento e l’ascolto dei cittadini, cosa che l’amministrazione non ha fatto. Ci auguriamo che la discussione sulle osservazioni sia il momento per recuperare questa carenza».
Il Tirreno 9.10.2010
Venturina Lista civica contro il cimitero a Lecceto
LA LISTA civica Comune dei cittadini dice no al nuovo cimitero a Lecceto. «Dal dibattito che si sta sviluppando ci sembra che le preoccupazioni non siano solo nostre, ma di molti cittadini ai quali, con precisione, non è mai stato detto dove sarebbe sorto il nuovo cimitero e neppure perché l’attuale non basta più. Le motivazioni del dissenso sono molte. Non solo gli inevitabili impatti negativi sul paesaggio, ma anche la distanza da Venturina che obbligherà comunque gli anziani ad utilizzare veicoli o mezzi pubblici, senza nessun beneficio rispetto alla situazione attuale. Su un problema come questo, determinante è il coinvolgimento e l’ascolto dei cittadini, cosa che l’amministrazione non ha fatto. Ci auguriamo che la discussione sulle osservazioni sia il momento per recuperare questa carenza».
La Nazione 12.10.2010