Nella sala conferenze Sefi, una partecipata assemblea pubblica per la presentazione del progetto preliminare per la riqualificazione di tre aree verdi a Campiglia: Tufaia, piazza Firenze e Fonte di Sotto.
Dopo una breve introduzione del sindaco Soffriti, l’assessore all’urbanistica Gianfranco Benedettini ha ripercorso la storia dei tre parchi pubblici con il supporto di numerose diapositive. «Il progetto tiene conto dei valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici del territorio considerato – ha spiegato l’architetto progettista, Silvia Ruzziconi – L’obiettivo è quello di tutelare e valorizzare le aree verdi».
Trasformazione, adattamento, metamorfosi sono le parole chiave di questo incontro. «L’intento è riqualificare sia da un punto di vista funzionale sia vegetazionale il parco della Fonte di Sotto, pineta pubblica collocata appena fuori il centro abitato di Campiglia – spiega l’architetto progettista, Elena Lo Re –
La pineta, in pessime condizioni, verrà liberata gradualmente dalla presenza di tutti i pini, che rappresentano un vero e proprio pericolo per la sicurezza pubblica. Successivamente verranno impiantate nuove specie arboree. L’idea progettuale è quella di un unico grande spazio adibito a manifestazioni. Si è pensato alla realizzazione di rampe, di aree picnic attrezzate con barbecue, di un giardino botanico-didattico e infine alla ripulitura dell’area dell’acquedotto».
Il secondo progetto presentato è stato quello relativo al parco della Tufaia a Venturina, acquistato dal Comune circa un anno fa. «La grande estensione del parco, l’assenza di sorveglianza ha reso, in passato, l’area scenario di numerosi atti vandalici – racconta Silvia Ruzziconi – Da qui l’intenzione di installare cancelli elettrici per impedirne l’accesso durante la notte. L’idea è anche quella di rinnovare la sua identità di svago, gioco e relax e di creare un connubio tra storia e modernità. Il parco è stato infatti chiamato “Parco dei tre mulini“ e tutti gli spazi sono stati concepiti in forma circolare in memoria della vecchia tradizione molitoria». Tre i poli principali dell’area: l’anfiteatro, il campo basket e la piazza principale.
Infine la realizzazione di un parco bionergetico nell’area dell’attuale piazza Firenze. «Il giardino bionergetico verrà realizzato con l’intento di ottenere particolari benefici salutari per i cittadini grazie all’interazione tra l’elettromagnetismo delle piante e quello del luogo – spiega Elena Lo Re – Il progetto prevede il mantenimento delle pista di pattinaggio e la realizzazione di un palco fisso e di tre vasche basse in pietra con acqua».
Serena Insero – Il Tirreno 28.01.2012
I cancelli elettrici o meno non mi restituiscono l’idea di un parco pubblico…. forse, ma la mia è solo un’ipotesi, gli atti vandalici potrebbero essere evitati se si coinvolgessero le persone, adulti, adolescenti e i più piccoli; parlando con le persone si potrebbero capire le necessità reali di chi li vive quei giardini; si potrebbero accogliere proposte e confrontarsi con le critiche..le persone si potrebbero insomma “innamorare” di uno spazio, che sarebbe sentito anche come suo…e di solito, se qualcuno tiene a cuore qualcosa è difficile che lo danneggi.