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Elezioni amministrative 2019: analisi del voto nel Comune di Campiglia M.ma

Giugno 2, 2019
In Elezioni 2019
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Elezioni amministrative 2019: analisi del voto nel Comune di Campiglia M.ma

Considerazione preliminari sui risultati

Affluenza

La campagna elettorale più accesa di sempre non ha coinvolto il 30% dell’elettorato che al seggio non c’è proprio andato. Il 70,6% ha votato ma il dato non si discosta in modo significativo da quello del 2014 (70,4%).

Il dato impone subito una riflessione sulla rappresentatività politica della maggioranza eletta in consiglio.

Ci siamo abituati al fenomeno dell’astensionismo e ci sembra che il 70% sia un dato alto di affluenza ma solo trent’anni fa l’affluenza alle comunali era del 92% (ed era in calo). La disaffezione è la caratteristica più eclatante della politica degli ultimi anni.

Peraltro il dato di Campiglia è il peggiore di zona per l’affluenza: 73% San Vincenzo, 71,6% Castagneto, oltre il 77% Suvereto, solo Piombino ha un’affluenza di poco inferiore 69,53%.

Non esser riusciti a coinvolgere una porzione più ampia dell’elettorato è un tema di riflessione per tutte le forze in campo.

Governo di minoranza

Comunque Ticciati governerà legittimamente il Comune con una maggioranza di consiglieri larghissima. Eppure il suo 44,3% dei voti validi non solo non rappresenta la maggioranza dei voti espressi ma rappresenta appena il 41,95% di tutti coloro che hanno votato (incluse bianche e nulle) ma soprattutto appena il 29,6% degli aventi diritto.

Questo ha una conseguenza semplice, immediata. Il 70,4% degli aventi diritto non voleva Ticciati. Alcuni hanno scelto di non recarsi alle urne, altri hanno annullato la scheda o l’hanno lasciata in bianco, altri ancora hanno espresso la loro preferenza per le altre liste in corsa.

Ma è risaputo, chi non vota non fa sentire la propria voce e anche chi annulla o lascia in bianco la scheda, non ha rappresentanza alcuna.

Tuttavia esiste un problema democratico clamoroso prodotto dal sistema elettorale vigente nei comuni sotto i 15.000 abitanti.

Gli undici 11 seggi su 16 garantiti dalla legge elettorale chiunque ottenga un voto in più a prescindere dalla percentuale di voti validi raggiunta, produce effetti distorsivi enormi su un concetto basilare della democrazia sancito dalla Costituzione della Repubblica laddove, art 48 sancisce che “il voto è personale ed eguale, libero e segreto”.

Sul personale, libero e segreto non si discuterà qui, ma sull’eguale una considerazione è d’obbligo.

Un voto dell’elettore della lista Campiglia Comune è uguale ad un voto dell’elettore del Gruppo 2019? No ecco perché:

Si noterà di quanto vari tra maggioranza e opposizioni il numero di voti necessario per ottenere un consigliere comunale:

  • solo 258 voti se hai votato Campiglia Comune
  • 774 voti se hai votato Gruppo 2019 IL TRIPLO.
  • 786 voti se hai votato Marconi Sindaco.

Dunque i voti di chi non ha scelto la lista vincente valgono, in termini di rappresentanza, appena un terzo rispetto ai voti di chi ha votato Ticciati.

Quanto vale un voto? Per il meccanismo elettorale vale di più o di meno a seconda dell’esito della sfida. È allora compito della politica garantire che le istanze dei cittadini, tutti uguali e della cui volontà ciascuno deve tener conto massimamente, siano correttamente rappresentate ed ascoltate da parte di chi ha l’onore onere di governare.

Come? Tenendo presente che il governo di Campiglia è di MINORANZA.

Postilla

Mai successo che una lista civica nel comune di Campiglia ottenesse il 33%, mai successo che la maggioranza scendesse al di sotto del 50% diventando quindi minoranza. È certamente un risultato storico ma nettamente insufficiente a dare corpo all’istanza di cambiamento che pare maggioritaria nella cittadinanza.

Abbiamo perso. Perché?
Perché gli altri hanno preso più voti

Europee/Comunali

Le elezioni europee hanno registrato l’affermazione eclatante della Lega e il calo drastico del M5S rispetto alle elezioni politiche dell’anno scorso. Più o meno stazionario il PD, in leggero recupero di percentuale.

Come è evidente non c’è corrispondenza tra elezioni europee o politiche e voto locale, infatti ci si accorge facilmente che Ticciati prende molti più voti del PD in ogni sezione, persino a Campiglia.

Il dato strutturato che ne possiamo ricavare e di cui dovranno tener presente i concorrenti per il 2024 è che: in un sistema clientelare esiste una porzione di corpo elettorale che vota per il mantenimento del potere prescindendo da tutto il resto.

Tra 60 e 80 voti in più in ogni sezione, ad esclusione di Campiglia e con il caso clamoroso della sezione 8 dove addirittura la differenza è di 91, ovvero un terzo della consistenza elettorale di Campiglia Comune.

Complessivamente 793 voti. Sappiamo per conoscenza diretta che alcuni elettori del PD hanno votato Gruppo 2019. Pertanto possiamo sostenere che un po’ più di 800 elettori che hanno votato Ticciati non hanno votato PD alle Europee. Cosa hanno votato? Ci torneremo.

Marconi è il caso più semplice. Con l’eccezione di Campiglia, che vedremo in seguito rappresenta un’eccezione in tutto e per tutto, Marconi prende un po’ meno di metà voti del centrodestra.

Ecco la tabella comparativa delle percentuali Lega / Lista Marconi:

La corrispondenza indica che laddove la lega è forte lo è anche Marconi. Fanno eccezioni le sezioni di Campiglia anche in questo caso.

In modo un po’ rozzo ma efficace, queste proporzioni ci danno un’idea della corrispondenza degli elettorati. Ecco le tabelle comparative delle percentuali ottenute da Ticciati e dal PD.

L’andamento molto coordinato tra le due linee indica che Ticciati ha fatto il pieno del voti del PD e che il PD rappresenta il grosso dell’elettorato della Ticciati.

Da dove vengono i voti del Gruppo 2019? Qui la faccenda si fa complicata ma va affrontata sia perché si tratta dei nostri elettori sia perché si capisce in questo modo da dove vengano i voti in più ottenuti dalla Ticciati.

I nostri voti non vengono dal PD se non in una minima parte. Laddove il PD ha buoni risultati noi li abbiamo negativi, viceversa ci affermiamo solo laddove il PD ha scarsi risultati. L’andamento del grafico mostra la tendenza speculare delle due linee.

Il grafico che confronta le percentuali di Lega e Gruppo 2019 mostra un andamento non speculare ma neppure di perfetta corrispondenza. C’è una sostanziale linea di continuità nelle sezioni 3, 4, 5, 7, 8, 9, 10, 11 e 13 ma non nella 2, 6, 12. Significa in buona sostanza che una parte della Lega ha votato il G 19 ma non in modo massiccio né uniforme sul territorio.

Molto diverso invece il grafico di comparazione tra Gruppo 2019 e Movimento 5 Stelle che mostra grandissima corrispondenza. E testimonia che in quel bacino elettorale abbiamo ottenuto molti voti. Davvero molti anche perché il risultato non brillante del M5S fa sì che solo un terzo dei voti del G19 possano venire da quel bacino eppure si denota una grande corrispondenza tra buon risultato ottenuto dal Gruppo e buon risultato ottenuto dal M5S.

Dunque, sempre per approssimazione, se un 40% circa della destra ha votato Marconi, Quasi tutto il PD ha votato Ticciati e quasi tutto il M5S ha votato Gruppo 2019, resta da capire come abbia votato il restante 60% del centrodestra delle Europee.

Ebbene lo schema più probabile di ripartizione dei voti dei partiti alle comunali è il seguente:

Le riflessioni che possono scaturire da questa lettura dei dati sono numerose, fatto sta che Ticciati ha potuto contare su un PD ricompattato e su una porzione di centrodestra convinta probabilmente da Agorà con l’inganno o legata ad interessi all’Amministrazione, noi abbiamo ottenuto un risultato notevole con il M5S ma non siamo riusciti né ad erodere in modo significativo i consensi del PD, né a frenare la fuga del centrodestra verso Ticciati e soprattutto Marconi.

In questo senso è clamorosamente evidente come sia stato sbagliato il candidato (senza polemica sul fatto che alla fine sembrava l’unico geniaccio fossi io e che pertanto ecc …) che si è rivelato ininfluente sia per racimolare consensi nella base del PD spaccando il partito della Ticciati, sia per motivare l’elettorato di destra a votare il soggetto civico.

Candidato e lista

In compenso ai 2321 elettori del Gruppo 2019 è piaciuto sia il candidato sia la lista. Il sostanziale equilibrio che si manifesta nel coefficiente di preferenze, dimostra che la lista ha lavorato bene (1158 preferenze totali non sono affatto poche) ma che esiste un buon numero di elettori che ha votato il Gruppo 2019 a prescindere dalla lista.

Questo non è avvenuto per opposte ragioni né per la Ticciati né per Marconi. Quest’ultimo ha un numero di preferenze molto, molto basso e se si eliminassero le anomalie statistiche la media di preferenze nella lista Marconi sarebbe appena di 27 preferenze a consigliere (contro le 111 nella lista Ticciati e le 70 nel Gruppo 2019), il rapporto tra numero di preferenze e voti totali è del 34%, contro il 49,9% del Gruppo 2019 e addirittura del 60,4% nella lista Ticciati. Ciò significa che in realtà l’apporto di Marconi come candidato sindaco all’interno della sua lista è stato estremamente importante, l’apporto mio nel Gruppo 2019 medio (lo considero un successo personale non indifferente) e l’apporto della Ticciati assolutamente mediocre.

Immagino che queste considerazioni le abbiano fatte anche nel PD e questo non favorirà la forza e l’autorevolezza della Ticciati nella carica di Prima cittadina.

Campiglia e Venturina: due mondi diversi

A Campiglia Ticciati è bocciata su tutti i fronti. Non solo perde (nella due di molto) contro il G19 ma ottiene i voti solo grazie alle preferenze. Colpisce infatti che nella sez 1 su 215 voti il numero di preferenze sia di 201 e ben 94 su 126 alla sez 2.

Coefficiente di preferenze 0,98 e 0,74. I “preferiti” sono i candidati ferroniani, il che testimonia la fedeltà della Ferroni (e la voglia di contare nella prossima amministrazione) e l’unità ritrovata tra le due componenti del PD.

Coefficiente di preferenze del G 2019 a Campiglia 0,57 e 0,51, proporzioni comunque sopra la media del coefficiente 0,49 ma molto meno eclatanti. Questo indica che i candidati al consiglio a Campiglia hanno fatto un ottimo lavoro e che comunque è stato abbastanza apprezzato anche il progetto della lista civica in sé.

Nicola Bertini
Gruppo 2019

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Tags: Comunicati
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