L’attacco contro Zucconi? «Nessuna intimidazione, mi sono limitato a segnalare un problema». Gli scambi d’accuse con le liste civiche della zona? «Rispetto le idee di ciascuno, ma rivendico il ruolo dei partiti che hanno al tempo stesso un radicamento territoriale e un ancoraggio nazionale». I giovani chiedono un rinnovamento della classe dirigente? «Credo che la politica ne abbia un gran bisogno». E l’idea del Comune unico? «Penso che fare l’Unione dei Comuni sia propedeutico alla creazione del Comune della Val di Cornia». Valerio Fabiani, 26 anni, segretario della federazione del Pd spazia sui temi politico-amministrativi che stanno tenendo banco in questo periodo.
L’attacco a Zucconi. Fabiani aveva avanzato perplessità sul doppio ruolo di Massimo Zucconi, dirigente del Comune di Piombino e leader a Campiglia della lista civica di opposizione. «Mi sono limitato a segnalare un problema – dice Fabiani – un dirigente non è un semplice dipendente comunale. Un dirigente fa un lavoro delicatissimo: è spesso chiamato ad interpretare la norma, per fare un esempio. In ogni caso sono molto meno interessato di lui o di altri a continuare a dibattere su questo tema. Certo non capisco perché se è il Pd a sollevare un problema che riguarda un esponente dell’opposizione si tratta di intolleranza, ma se lo fa una lista civica nei confronti di un sindaco o di un dirigente Pd invece va bene».
Liste civiche. L’accusa al Pd, in questo caso, è quella di essere chiuso al confronto. «Mi pare che dalle liste civiche arrivino segnali contradditori – afferma Fabiani – Dicono di voler difendere una storia e poi se la prendono con i decenni di monocolore dei quali quella storia è il prodotto. Si rivendica uno spirito unitario e poi la principale occupazione di chi guida quelle liste civiche sembra essere quella di catapultarsi alla guida dei vari comitati che legittimamente si formano per denunciare un problema particolare. Insomma, i comitati nascono per questo e non si può chiedere a loro di avere una visione complessiva di un territorio e dei suoi problemi, sarebbe contro la loro stessa natura. Elaborare un’analisi e una strategia unitaria è compito della politica. Tocca ai partiti battere un colpo perché molte sfide che abbiamo di fronte non si risolveranno un po’ a Campiglia, un po’ a Piombino e un po’ a Suvereto, e nemmeno la Val di Cornia da sola potrà portare soluzioni concrete senza interlocutori regionali e nazionali».
Il Pd e gli altri. Più politica, dunque, ma non da soli. «Il mio è un appello – dice il segretario Pd – a tutti i partiti, moderati e della sinistra, alternativi al leghismo e al berlusconismo che oggi non fanno parte delle maggioranze che governano i nostri Comuni. Discutano con noi di una piattaforma nuova improntata ad una visione unitaria del territorio».
Il Pd e i giovani. Fabiani è stato oggetto di dure critiche da parte dei giovani della lista Comune dei cittadini. «So bene che loro come le altre liste civiche ci sono, rispetto le loro idee, so che non vogliono prestarsi a strumentalizzazioni. A me fa piacere che ci siano giovani che fanno politica. Dico ai miei coetanei del Comune dei Cittadini di farsi vedere di più, di interloquire con noi sul futuro di questo territorio. Certo che di persone che hanno fatto della politica una scelta di vita ce ne sono molte, e non solo nel Pd e non da oggi. Ci sono anche persone che grazie alla politica e certamente alle loro qualità hanno potuto svolgere ruoli importanti nel territorio e non solo. Ma su questo Zucconi ne sa molto più di me».
Sovracomunalità. Il dibattito su Comune unico o Unione dei Comuni è stato molto accalorato, ma secondo Fabiani molti si sono soffermati solo sulla cornice. «La sovracomunalità – conclude Fabiani – non è un dogma ma una necessità, per questo ha bisogno di essere rilanciata su basi nuove. Unione dei Comuni o Comune Unico sono gli strumenti attraverso i quali si concretizzano le principali scelte di politica territoriale. Mobilità e infrastrutture, sanità, rifiuti, tutela e promozione del territorio, gestione della risorsa idrica, sono solo alcuni dei temi da iscrivere all’interno di quella cornice. Solo così riusciremo a parlare ai cittadini e avremo fatto un servizio alla nostra comunità».
Il Tirreno 6.3.2011