La Val di Cornia dice stop al “pannello” (fotovoltaico) selvaggio, che compare qua e là sul territorio a vocazione agricola come nascono i funghi, senza una regolamentazione.
Le amministrazioni comunali di Piombino, San Vincenzo e Sassetta hanno inviato le proprie osservazioni alla Provincia che, con una delibera di giunta di questi giorni, ha manifestato la propria volontà di escludere dalle aree destinate a grandi impianti fotovoltaici (oltre i 200 kw) quelle di pregio storico e dove sono presenti coltivazioni a marchio Dop (d’origine protetta) ed Igp (indicazione geografica protetta).
In perfetta linea con la Regione, il nostro territorio ha chiesto una nuova “perimetrazione” delle aree da destinare all’energia solare.
In particolare, il Comune di Piombino esclude dalle zone ad insediamento fotovoltaico “Poggio Montegemoli” in quanto “area di rilevante valore paesaggistico che rimarrebbe ricompressa nelle aree doc”, come si legge nella relazione provinciale. Discorso diverso per le aree di Montegemoli, che si trovano vicino alla 398 ed alla linea ferroviaria, dove non ci sono coltivazioni considerate di pregio.
L’amministrazione di San Vincenzo ha chiesto alla Provincia di non autorizzare l’installazione d’impianti fotovoltaici a terra all’interno di aree dop ed igp. Uniche eccezioni sono: l’area degradata dell’ex discarica delle Ginepraie, la parte di territorio a Sud adiacente l’Aurelia e l’area urbanizzata destinata ad insediamenti produttivi ex Silos Solvay.
Il Comune di Sassetta realizzerà un impianto di produzione d’energia elettrica, con fonti alternative, alle Quercialte, in un’area boscata di circa 11 ettari, caratterizzata da campi abbandonati. Un progetto che sfrutterà non solo la fonte solare ma anche quella eolica, geotermica ed a biomasse, in modo da tagliare i costi della bolletta per l’ente locale e per i suoi cittadini. Le tre proposte saranno presentate dalla Provincia alla Regione. L’obiettivo è tutelare il paesaggio, evitando il rischio, palesato dalle associazioni degli agricoltori, che grandi aree di terreno siano sottratte all’attività agricola.
KATIA GHILLI Il Tirreno 13.7.2011
Costatazione di CDC: brilla l’assenza del Comune di Campiglia…