A due passi dall’oasi Wwf ed alle spalle del parco della Sterpaia, prenderanno il via i lavori che dureranno alcuni mesi, per l’installazione di decine di pannelli fotovoltaici.
Nell’esprimere il parere positivo, la Provincia ha raccomandato all’impresa costruttrice l’adozione di norme a tutela sia dell’avifauna che dell’intero ambiente circostante. In particolare, molta attenzione dovrà essere fatta durante l’asportazione del materiale di scavo, in modo da ridurre al minimo i disagi per le nubi di polvere causate dal movimento della terra.
Altre prescrizioni riguardano l’adozione di norme per il contenimento dell’impatto elettromagnetico e forme di tutela per evitare che le acque utilizzate durante le lavorazioni finiscano nelle canalizzazioni già presenti.
La conclusione dell’intero iter amministrativo spetta alla Regione, che dovrà esprimersi in merito alla valutazione d’impatto ambientale, ma il parere della Provincia sembra non opporre ostacoli alla realizzazione di uno degli impianti fotovoltaici più grandi di tutta Italia.
Un primato che darà alla Val di Cornia il primato di “terra del sole”, dal quale ricavare energia pulita da immettere sul circuito nazionale.
Il Tirreno 17.10.2011
Avete ragione ragazzi, sì alle rinnovabili, ma non così!
Iscrivetevi anche voi al “Comitato Nazionale contro fotovoltaico ed eolico nelle aree verdi”, tutti insieme possiamo fare qualcosa!
http://www.facebook.com/groups/192311587488270
Per il 12 novembre è previsto anche un Sit-in a Roma. Sarà una protesta pacifica, che avrà lo scopo di contrastare lo scellerato utilizzo dell’energia eolica e fotovoltaica in luoghi naturali e agricoli del nostro “bel paese”. Purtroppo le energie alternative, così sviluppate, consumano vaste aree di territorio e fanno scempio del paesaggio, con un apporto energetico del tutto irrilevante. Si chiederà una moratoria (come già proposto da Confindustria) e un taglio agli incentivi i quali hanno favorito questo genere di speculazioni che di “verde” hanno ben poco.
Pagina evento: http://www.facebook.com/event.php?eid=273855159304382
Sarebbe opportuno portare un cartello, anche di piccole dimensioni, con un paesaggio deturpato da fotovoltaico o eolico con la scritta della regione di appartenenza; ciò per dimostrare che il territorio di tutta l’Italia è stato danneggiato.
Gli impianti fotovoltaici devono andare sulle coperture degli edifici o sulle coperture di parcheggi , ecc.
L’eplico deve andare nelle aree industriali dismesse e nelle cave .
Ma prima di tutto occorre definire il fabbisogno energatico di aree omogenee per evitare che le parti meno costruite della Toscana come la Val di Cornia, diventino il ricettacolo di impianti che serviranno territori molto più ampi e a maggiore densità.
Confermo c’è un’impianto eolico da 18 MW di FERA alla Bocca del Cornia in istruttoria al settore VIA della Regione toscana.
La situazione in Val di Cornia è allarmante, forse una delle peggiori della Regione. I Comuni hanno dato appoggi incondizionati a chi vuole realizzare grandi impianti fotovoltaici a terra, grandi pale eoliche nelle campagne e centrali a biomasse nelle zone agricole vicine a quelle industriali. Campiglia e Suvereto hanno già approvato regolamenti urbanistici che prevedono queste possibilità. Piombino farà uguale. Per queste ragioni nelle campagne girano sensali in cerca di terreni.
La Regione ha invitato i Comuni a riconsiderare quelle scelte, ma i nostri vanno a testa bassa anche contro la Regione: vogliono grandi impianti ovunque…
Dell’agricoltura e del consumo di suolo non gliene frega nulla. Se ne andranno centinaia di ettari di terreni fertili per far posto a impianti che sarebbe stato possibile realizzare sui tetti dei capannoni, nelle zone già urbanizzate, nelle cave, nelle zone industrali non utilizzate, nei parcheggi, ecc. Tanti impianti, magari più piccoli e con tanti proprietari.
Invece sono riusciti a mettere le energie rinnovabili contro l’agricoltura e il paesaggio, ossia due risorse fondamentali per il nostro futuro. Ancora una volta si conferma che amministrano senza idee e assecondano appettiti e interessi momentanei, spesso speculativi. Alcuni impianti piccoli sono già stati cotruiti qua e la nella zona, ma quelli grandi di cui parla la stampa devono ancora arrivare e saranno dolori.
Fermiamoli, per il bene di chi verrà dopo di noi.
Eolo
E il WWF non ha avuto nulla da ridire? Non si è opposta a questo scempio?
Io sono a conoscenza che la FERA ha presentato una richiesta per un parco EOLICO e non fotovoltaico da 18MW…