La fusione Campiglia Suvereto svia dai problemi reali.
Giovedì 13 giugno, alle ore 21, nella ztl di Venturina, discuteremo della fusione tra Campiglia e Suvereto.
Avremmo preferito discutere d’altro: di come ridurre la pressione fiscale anche a livello comunale, di come affrontare la crisi, di come dare lavoro ai nostri giovani. Da anni, inascoltati, chiediamo di discutere di come riconvertire le nostre cave, di come risolvere il problema dell’Italian Food per garantire lo sviluppo della nostra agricoltura, di come dare impulso al termalismo, di come rilanciare il progetto dei parchi e sostenere la crescita qualificata del turismo. Avremmo voluto discutere della crisi della siderurgia e di come uscirne con una visione non circoscritta solo a Piombino. Avremmo voluto che i Comuni discutessero insieme del porto, della ferrovia Campiglia-Piombino, della stazione della Val di Cornia e dell’Elba, del progetto di trasformazione dell’Aurelia in autostrada con relativi pedaggi. Avremmo voluto che si facesse una riflessione seria sulle ragioni per le quali in un decennio di gestione dell’ASA sono quasi raddoppiate le tariffe dell’acqua o del perché con la gestione dell’ASIU non è cresciuta la raccolta differenziata. Da anni chiedevamo anche di discutere di come rilanciare la sovracomunalità in Val di Cornia per stabilire rapporti di collaborazione con l’Elba, le Colline metallifere e la bassa Val di Cecina.
Chi ha governato ha invece distrutto la coesione tra i Comuni lasciando spazio a vecchi municipalismi e a visioni anguste del futuro. Così facendo ha tradito i propri elettori, ai quali aveva promesso la nascita dell’Unione dei Comuni della Val di Cornia, e gli lascia invece una realtà nella quale Piombino ha deciso da solo di entrare nella “provincia” di Grosseto, San Vincenzo associa servizi con Castagneto e Bibbona, Sassetta si associa con San Vincenzo e gli altri Comuni della Bassa Val di Cecina dopo aver denunciato (unico a farlo in modo chiaro e leale) il fallimento della sovracomunalità in Val di Cornia. Noi dobbiamo discutere della fusione Campiglia Suvereto, di un referendum da tenersi in autunno e, se vincessero i si, di un commissariamento dal 1 gennaio 2014 fino alle prossime elezioni amministrative. Lo faremo, ma la nostra opinione è che siamo di fronte ad una proposta arretrata e improvvisata, frutto di una sconfitta, che non risolve nessuno dei problemi di questi territori, mentre comporta la cancellazione di Suvereto: uno dei Comuni più caratteristici e noti della Val di Cornia. Un danno per tutti.
Anche se sappiamo che questo argomento non scalda gli animi, invitiamo i cittadini ad intervenire perché anche queste decisioni influiranno sul nostro futuro.
11 giugno 2013
Comune dei Cittadini
Serata piacevole con molti spunti di riflessione per i cittadini che dovranno votare il referendum a fine settembre peccato però della loro assenza. Una cosa però mi ha colpito e precisamente quando il capogruppo della maggioranza ha detto dell’alta democracità della giunta nell’avere deciso che fossero stati i cittadini a decidere della fusione si-fusione no (forse non sa che lo prevede la legge)ma soprattutto volevo far notare che il referendum anche una volta fatto vedi quello sull’acqua sta ancora aspettando da 2 anni la sua applicazione.Come al solito prima si dice una cosa e poi se ne fa un altra, e forse questa è una delle cause perché i cittadini non vanno più a votare e se ne fregano delle serate che le forze politiche dedicano ai problemi comunali.