La SEFI, società della farmacia e della fiera, ancora oggi non ha un consiglio d’amministrazione, ma presenta piani operativi per il 2010 che la maggioranza approva.
A seguito di un’interpellanza di “Comune dei Cittadini”, il 28 ottobre il Sindaco ha infatti sospeso la nomina dell’assessore Del Seppia nel CdA della SEFI perché in contrasto con la legge, con lo Statuto e con una delibera del giugno 2009: tutte disposizioni che vietano di nominare assessori e consiglieri nelle società controllate dal Comune.
Il 25 novembre, infine, Sindaco e maggioranza, presi da dubbi, hanno ritirato dal Consiglio Comunale la delibera che riponeva la nomina dell’assessore.
Ci attendevamo una rapida sostituzione per mettere la Società in condizione di operare, visto che dal 1 ottobre ha assunto anche la gestione della Fiera.
Niente di tutto ciò è accaduto. Al contrario, nel Consiglio Comunale del 21dicembre, l’assessore Del Seppia ha addirittura illustrato un piano operativo della SEFI per l’anno 2010.
Non entriamo, per ora, nel merito di un piano di bassissimo profilo (addirittura per la Fiera si prevede una riduzione dei ricavi da 323.000 a 250.000 euro); quello che sconcerta è la confusione, l’arroganza, la mancanza della cultura della legalità e della buona amministrazione.
Si è tentato di argomentare, goffamente, che il CdA sarebbe stato legittimato ad operare quando invece una precisa norma dello Statuto della SEFI dispone che “ qualora anche uno degli amministratori cessi dalla carica per qualsiasi motivo il CdA s’intende decaduto”.
A niente sono valsi gli inviti a ritirare un atto che presenta evidenti profili di illegittimità.
Ci chiediamo da dove derivi tanta protervia che finisce per rendere inutile l’azione della politica. Con grande amarezza dobbiamo constatare che l’idea secondo la quale gli eletti dal popolo tendono a considerarsi al di sopra della legge ha fatto molta strada, nel governo centrale come nelle piccole amministrazioni locali.
Campiglia M.ma. 23 dicembre 2009
Gruppo Consiliare Comune dei Cittadini
«Sefi senza amministrazione» Comune dei Cittadini attacca la giunta sull’area fieristica – Il Tirreno 27.12.2009
«Gli eletti, anche a Campiglia, non sono al di sopra della legge». Non dà adito a dubbi il tono del comunicato di Comune dei cittadini in merito ai primi giorni di vita del nuovo ente fieristico. «La Sefi, società della farmacia e della fiera, ancora oggi non ha un consiglio d’amministrazione – si legge nella nota – ma presenta piani operativi per il 2010 che la maggioranza approva».
Perché il consiglio d’amministrazione sarebbe ancora incompleto? «A seguito di una nostra interpellanza – prosegue la nota – il 28 ottobre il sindaco Soffritti ha infatti sospeso la nomina dell’assessore Del Seppia nel CdA della Sefi perché in contrasto con la legge, con lo Statuto e con una delibera del giugno 2009: tutte disposizioni che vietano di nominare assessori e consiglieri nelle società controllate dal Comune. Il 25 novembre, infine, sindaco e maggioranza, presi da dubbi, hanno ritirato dal consiglio la delibera relativa alla nomina dell’assessore».
È stato nominato un altro consigliere al posto dell’assessore Del Seppia? «Niente affatto – secondo la lista d’opposizione – nonostante la società abbia cominciato ad operare dal primo di ottobre. Al contrario – si legge – nel consiglio comunale del 21 dicembre, l’assessore Del Seppia ha addirittura illustrato un piano operativo della Sefi per l’anno 2010. Non entriamo, per ora, nel merito di un piano di bassissimo profilo (per la Fiera si prevede una riduzione dei ricavi da 323.000 a 250.000 euro); quello che sconcerta è la confusione, l’arroganza, la mancanza della cultura della legalità e della buona amministrazione».
Davvero il CdA della Sefi non potrebbe legittimamente operare in mancanza di sostituzione? Il gruppo consiliare d’opposizione cita lo statuto della nuova società, che disporrebbe che “qualora anche uno degli amministratori cessi dalla carica per qualsiasi motivo il CdA s’intende decaduto”. La conclusione del comunicato, secondo cui il piano operativo del 2010 sarebbe illegittimo, è una condanna senza sconti di pena dell’operato dell’amministrazione comunale. «Ci chiediamo da dove derivi tanta protervia che finisce per rendere inutile l’azione della politica. Con grande amarezza dobbiamo constatare che l’idea secondo la quale gli eletti dal popolo tendono a considerarsi al di sopra della legge ha fatto molta strada, nel governo centrale come nelle piccole amministrazioni locali».
FRANCESCO ROSSI
Presentati i piani operativi senza la nomina del cda Sefi – Il Tirreno 4.1.2010
Gli eletti, anche a Campiglia, non sono al di sopra della legge.
Lo dice la lista Comune dei Cittadini, riferendosi alla Sefi, società della farmacia e della fiera, che ancora oggi non ha un consiglio d’amministrazione, ma ha presentato piani operativi per il 2010 che la maggioranza approva.
A seguito di un ’interpellanza di Comune dei Cittadini, a ottobre il sindaco ha sospeso la nomina dell’assessore Del Seppia nel cda della Sefi perché in contrasto con la legge, con lo Statuto e con una delibera del giugno 2009: tutte disposizioni che vietano di nominare assessori e consiglieri nelle società controllate dal Comune. Il 25 novembre, infine, sindaco e maggioranza hanno ritirato dal consiglio comunale la delibera che riponeva la nomina dell’assessore.
«Ci attendevamo una rapida sostituzione per mettere la società in condizione di operare, visto che dal 1 ottobre ha assunto anche la gestione della Fiera – si legge in una nota di Comune di Cittadini – ma niente di tutto ciò è accaduto. Al contrario, nel consiglio comunale del 21 dicembre, l’assessore Del Seppia ha addirittura illustrato un piano operativo della Sefi per l’anno 2010. Non entriamo, per ora, nel merito di un piano di bassissimo profilo. Siamo però sconcertati dalla confusione, dall’arroganza, dalla mancanza della cultura della legalità e della buona amministrazione».
I dubbi della lista non sono soltanto questi.
«Ci chiediamo – aggiungono – da dove derivi tanta protervia che finisce per rendere inutile l’azione della politica. Con grande amarezza dobbiamo constatare che l’idea secondo la quale gli eletti dal popolo tendono a considerarsi al di sopra della legge ha fatto molta strada, nel governo centrale come nelle piccole amministrazioni locali».
«Confusione e atti illegittimi nel consiglio di amministrazione della Sefi» La Nazione 28.12.2009
«LA SEFI, società della farmacia e della fiera, ancora oggi non ha un consiglio d’amministrazione, ma presenta piani operativi per il 2010 che la maggioranza approva». Lo dice la lista civica d’opposizione «Comune dei cittadini».
In ottobre scorso la lista aveva presentato un’interpellanza a seguito alla quale il sindaco sospese la nomina dell’assessore Del Seppia nel CdA della Sefi «perché in contrasto con la legge, con lo Statuto e con una delibera del giugno 2009: tutte disposizioni che vietano di nominare assessori e consiglieri nelle società controllate dal Comune — spiega la lista civica — il 25 novembre, infine, sindaco e maggioranza hanno ritirato dal consiglio la delibera che riponeva la nomina dell’assessore. Ci attendevamo una rapida sostituzione per mettere la Società in condizione di operare, visto che dal primo ottobre ha assunto anche la gestione della Fiera. Niente è accaduto. Invece, nel consiglio del 21dicembre Del Seppia ha addirittura illustrato un piano della Sefi per il 2010.
Non entriamo, per ora, nel merito di un piano di bassissimo profilo (addirittura per la Fiera si prevede una riduzione dei ricavi da 323.000 a 250.000 euro); ma sconcerta la confusione, arroganza, la scarsa cultura della legalità e della buona amministrazione — si incalza — si è tentato di argomentare che il CdA sarebbe stato legittimato quando invece una norma dello Statuto della Sefi dispone che «qualora anche uno degli amministratori cessi dalla carica il CdA s’intende decaduto”. A niente sono valsi gli inviti a ritirare un atto illegittimità».