“La tassa di soggiorno di cui si parla tanto in queste settimane è solo l’ultimo sintomo di un governo del territorio frammentato, in cui chi ha più peso può permettersi di prendere decisioni unilaterali, costringendo gli altri comuni a cercare in qualche modo di adeguarsi o tappare il buco». A sostenerlo è Jessica Pasquini consigliere comunale del gruppo autonomo di Suvereto.
«Il 22 dicembre in Consiglio comunale la Giunta ha ritirato la delibera sulla tassa di soggiorno che essa stessa aveva presentato. La motivazione del ritiro è stata che sono necessari maggiori approfondimenti. In effetti la delibera con il regolamento della tassa di soggiorno era messa insieme con il metodo del copia-incolla, copiando da Piombino e Campiglia».
«Non era stata sottoposta neanche alla commissione consiliare – incalza il consigliere Pasquini – tanti sono i nodi da sciogliere, anche perché ormai è palese che la storia della nuova tassa si lega alla situazione della Società Parchi e alla decisione (unilaterale appunto) del Comune di Piombino di sottrarre alla Parchi la gestione dei parcheggi al mare, un ulteriore campanello d’allarme sul destino della stessa società e del progetto dei parchi. La mancanza di una politica di area in Val di Cornia si fa sempre più sentire, nonostante i comuni siano governati da forze politiche omogenee. Manca una unità di intenti che faccia procedere a passo spedito verso una sovracomunalità organizzata.
L’unione dei comuni tanto sbandierata sembra essere diventata un miraggio, anche perché spesso si levano voci fuori dal coro che vanno in direzione opposta. Anche la vicenda della tassa di soggiorno evidenzia le contraddizioni sulla sovracomunalità”.
La Nazione 30.12.2011