Ad ottobre del 2011 il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato una zonizzazione che classifica tutte le aree agricole di Campiglia, di Suvereto , e quasi tutte quelle della Val di Cornia, come non idonee per l’installazione di grandi impianti fotovoltaici a terra, facendo prevalere gli interessi della produzione agricola e del paesaggio su quelli delle industrie energetiche.
Recentemente il nuovo Ministro delle alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Mario Catania, si è detto “contrarissimo al fotovoltaico in agricoltura” e si appresterebbe a richiedere un immediato stop agli incentivi al fotovoltaico in agricoltura.
Ministro e Regione non sono contrari allo sviluppo delle energie rinnovabili, ma, come noi, giudicano negativo che questo settore si sviluppi a detrimento in un bene essenziale come il territorio rurale. Per i pannelli solari ci sono soluzioni alternative, come i tetti degli edifici, le enormi aree scoperte già urbanizzate, i parcheggi, le aree industriali dismesse, ecc. Basta volerlo.
Grazie alle decisione della Regione Toscana sarà più difficile sottrarre terreni all’agricoltura e i nostri coltivatori, ai quali bisogna dare supporto per continuare a coltivare le terre e a qualificare i prodotti locali, non saranno indotti a dismettere la produzione sotto la duplice pressione della crisi economica e dalle lusinghe di chi, con gli incentivi statali, specula sull’accaparramento dei terreni agricoli. Ai coltivatori delle terre va invece data la possibilità di utilizzare l’energia rinnovabile per ridurre le bollette energetiche e integrare il reddito agricolo.
I Comuni di Campiglia e Suvereto, che hanno già approvato Regolamenti Urbanistici nel 2011, sono stati clamorosamente smentiti. Hanno difeso, fino da ultimo, scelte sbagliate che, senza l’intervento della Regione, avrebbero consentito di disseminare vaste distese di pannelli solari nelle nostre campagne. Lo hanno fatto respingendo osservazioni di gruppi politici di opposizione(come il nostro), ma anche delle stesse associazioni dei coltivatori e di tanti cittadini che hanno sottoscritto petizioni. Per questo ora tacciono sulle decisioni della Regione e sulle dichiarazioni del Ministro per l’Agricoltura.
Se avessero dato ascolto, con un atto di umiltà e di saggezza, avrebbero potuto evitare la pessima figura che stanno facendo. Ma umiltà, saggezza e ascolto non sono tra le doti di chi ci amministra.
7 gennaio 2011
Comune dei Cittadini
Sulla Stampa:
Una gran brutta figura sulle energie rinnovabili per i comuni, secondo Comune dei Cittadini. Questo giudizio sarebbe conseguenza della decisione del consiglio regionale della Toscana dell’ottobre scorso, che ha approvato una zonizzazione che classifica tutte le aree agricole di Campiglia e Suvereto, e quasi tutte quelle della Val di Cornia, come non idonee per l’installazione di grandi impianti fotovoltaici a terra; e della presa di posizione del Ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania, dettosi contrarissimo al fotovoltaico in agricoltura.
«Grazie alla decisione della Regione – sostiene la lista civica – sarà più difficile sottrarre terreni all’agricoltura e i nostri coltivatori, ai quali bisogna dare supporto per continuare a coltivare le terre e a qualificare i prodotti locali, non saranno indotti a dismettere la produzione sotto la duplice pressione della crisi economica e dalle lusinghe di chi, con gli incentivi statali, specula sull’accaparramento dei terreni agricoli. Ai coltivatori delle terre va invece data la possibilità di utilizzare l’energia rinnovabile per ridurre le bollette energetiche e integrare il reddito agricolo». Si conclude passando dal plauso per il consiglio regionale alla condanna dei Comuni di Campiglia e Suvereto, in quanto «hanno difeso, fino da ultimo, scelte sbagliate che avrebbero consentito di disseminare vaste distese di pannelli solari nelle nostre campagne. Per questo ora tacciono sulle decisioni della Regione e sulle dichiarazioni del Ministro per l’Agricoltura».
Francesco Rossi – Il Tirreno 11.1.2012
Il Tirreno 14.01.2012