Per il Regolamento Urbanistico di Campiglia i ruderi possono essere ricostruiti: basta rinvenire una traccia di fondazione. Per documentare la sua esistenza si potrà ricorrere anche agli archivi storici e alle Soprintendenze. Con questa norma, ad esempio, se non ci fossero state le ricerche archeologiche del Prof. Francovich, al posto dei “ruderi” del villaggio medioevale di San Silvestro sarebbero potute sorgere nuove costruzioni. Non ci si meravigli: in Italia è accaduto frequentemente di ricostruire su “ruderi” archeologici, ma si pensava che l’evoluzione culturale avesse prodotto qualche ravvedimento. Evidentemente a Campiglia non è così. Storia, archeologia e paesaggio non sembrano contare molto: dove c’era un edificio se ne può costruire uno nuovo. Siccome non vogliamo travisare le volontà di nessuno, riportiamo integralmente l’art. 32 delle norme tecniche del Regolamento Urbanistico di Campiglia, valide anche per Suvereto e Piombino.
“E’ ammessa la ricostruzione di ruderi, purché sia prodotta idonea documentazione storica, grafica, fotografica (accatastamenti e rilievi topografici reperibili presso l’Agenzia del territorio; contratti o atti relativi a trasferimenti o costituzione di diritti reali sul bene; documentazione esistente e in deposito presso altri organi della PubblicaAmministrazione, Genio Civile, Archivio di Stato, Soprintendenza Beni Culturali ePaesaggistici), che ne illustri con sufficiente chiarezza ubicazione e dimensione e purché siano ancora esistenti elementi strutturali incontrovertibili o vi sia l’esistenza in sito di parti di edificio rimanenti che consentano, almeno planimetricamente, una precisa ed inequivocabile identificazione dello stesso. Le funzioni ammesse sono quelle del tessuto in cui il rudere ricade o quelle stabilite dalla disciplina del territorio rurale nel caso in cui ricada nel territorio aperto. I ruderi di fabbricati rurali facenti parte di aziende agricole, se ricostruiti, mantengono le funzioni agricole ivi compresa quella agrituristica”
Campiglia M.ma 25 luglio 2010
Comune dei Cittadini
La notizia come appare sulla stampa:
Il Tirreno 27.7.2010:
Zucconi all’attacco sul regolamento urbanistico
«Poter ricostruire sui ruderi uccide storia e paesaggio»
Massimo Zucconi, del gruppo consiliare “Comune dei cittadini” torna all’attacco del regolamento Urbanistico del Comune di Campiglia. Questa volta se la prende con l’articolo 32, che contiene norme tecniche valide anche per Suvereto e Piombino, che recita: «E’ ammessa la ricostruzione di ruderi, purché sia prodotta idonea documentazione storica, grafica, fotografica che ne illustri con sufficiente chiarezza ubicazione e dimensione e purché siano ancora esistenti elementi strutturali incontrovertibili o vi sia l’esistenza in sito di parti di edificio rimanenti che consentano, almeno planimetricamente, una precisa ed inequivocabile identificazione dello stesso».
«Secondo questo regolamento i ruderi possono essere ricostruiti – dice Zucconi -. Basta rinvenire una traccia di fondazione. Per documentare la sua esistenza si potrà ricorrere anche agli archivi storici e alle Soprintendenze. Con questa norma, se non ci fossero state le ricerche archeologiche del professor Francovich, al posto dei “ruderi” del villaggio medioevale di San Silvestro sarebbero potute sorgere nuove costruzioni». Zucconi ricorda che «in Italia è accaduto frequentemente di ricostruire su “ruderi” archeologici. Ma si pensava che l’evoluzione culturale avesse prodotto qualche ravvedimento. A Campiglia non è così. Storia, archeologia e paesaggio lì non sembrano contare molto».
La Nazione 27.7.2010:
TRA LE PIEGHE DEL REGOLAMENTO URBANISTICO Insorge la lista «Comune dei cittadini»: «Scelta sciagurata ricostruire i ruderi»
I RUDERI possono essere ricostruiti: lo stabilisce il Regolamento urbanistico. Basta rinvenire una traccia di fondazione, e per questo si potrà ricorrere anche agli archivi storici e alle Soprintendenze. Ma la lista «Comune dei cittadini» attacca questa norma e avverte: «Se non ci fossero state le ricerche archeologiche del professor Francovich, al posto dei “ruderi” del villaggio medioevale di San Silvestro sarebbero potute sorgere nuove costruzioni. In Italia è accaduto frequentemente di ricostruire su “ruderi” archeologici, ma si pensava che l’evoluzione culturale avesse prodotto ravvedimenti. Evidentemente a Campiglia non è così». Il regolamento urbanistico di Campiglia, valido anche per Suvereto e Piombino, dice: «E’ ammessa la ricostruzione di ruderi, purché sia prodotta documentazione storica, grafica, fotografica…contratti o atti relativi…».
Il Comune dei Cittadini è sempre a pensar male. Comunque sono molto contento perchè forse sui ruderi del monumento romano a Venturina potrò farmi una villettina , tanto la Soprintendenza chi la vede ??