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Il Presidente della Parchi Val di Cornia annuncia: la società a rischio deficit

Ottobre 22, 2012
In Sociale & Cultura, Territorio & Ambiente
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Siamo vicini al punto finale nella breve ed importante storia della Parchi Val di Cornia? Luca Sbrilli, che ne è il presidente, parla di una situazione difficile, ma non segnata e ancora tutta da decidere. «La riduzione del contributo da 330mila euro a 144mila da parte del Comune di San Vincenzo – dice Sbrilli – espone la Parchi al rischio deficit. Vedremo se ce la faremo a ripianare i conti con le nostre proprie risorse». Facendo un breve riepilogo dei contributi accordati – ma non ancora versati dai Comuni alla Parchi per il 2012, vediamo che, come conferma Sbrilli, per quanto stabilito dalla Conferenza dei sindaci dello scorso 20 febbraio, si tratta di un totale di 1.200.000 euro, ripartiti come segue: 725mila euro Piombino, 330mila San Vincenzo, 110mila Campiglia, 30mila Suvereto e circa 5mila euro Sassetta.

Con la riduzione, da parte del Comune di San Vincenzo, da 330mila euro di contributo a 144mila, il sostegno economico a 1.014.000 euro (-186.000). Nonostante le difficoltà, la Parchi non pare aver effettuato alcun taglio o riduzione del personale. «Stiamo predisponendo il budget 2013 – dice Sbrilli – Dovremo razionalizzare i servizi al fine di non toccare il personale, tuttora integro. Il valore aggiunto della Parchi, infatti, è proprio la valenza professionale del suo personale. La Società rappresenta il soggetto che permette ai Comuni della Val di Cornia di fare progettazione e gestire le risorse». Sbrilli cerca di fotografare la situazione della società e, relativamente al progetto di marketing territoriale firmato dalla Parchi nel gennaio scorso, contraddice Giuliano Parodi di Uniti per Suvereto, il quale ha affermato che tale progetto si limiterebbe alla costruzione di un sito web.

«Mi dispiace – spiega Sbrilli – che un lavoro di circa 80 pagine che prova a fare un quadro oggettivo dei problemi del turismo in Val di Cornia, basato su dati ufficiali, venga ridotto ad una singola proposta di un sito web (che rappresenta tra l’altro una novità per il nostro territorio e che è già pronto, anche se non ancora in funzione). La nostra proposta vuole strutturare in modo nuovo il nostro turismo. Il lavoro, a partire dai punti di forza e di debolezza di questo settore, ha cercato di sviluppare una visione propria sul turismo che deve trovare il consenso di tutti i soggetti. I turisti vengono in Val di Cornia per gli ambiti per il riposo sul mare, le bellezze culturali e naturalistiche. A partire da tale dato, abbiamo cercato di proporre una valorizzazione del nostro vasto patrimonio e la sua organizzazione e promozione.

In sintesi: nuovo rapporto pubblico-privato, creazione di una cabina di regia per la promozione del territorio (anche alla luce del venir meno delle Apt) che permetta di dialogare con ‘Toscana Promozione’ e operi con tour operator mirati, e che lavori per un’immagine omogenea del territorio circa i servizi d’accoglienza e informazione al turista». «Questa – prosegue Sbrilli – è una scelta obbligata per un turismo organizzato e competitivo: inutile fare fioriere carine quando non si ha lo strumento per dire al turista di venire qua. La Parchi è pronta a fare la sua parte; in alternativa, deve necessariamente costituirsi un soggetto ad hoc». Nell’aprile 2013 scadrà il mandato di Sbrilli. A questo proposito, vi sono alcune possibilità, anche secondo i dettami della spending review.

Il rinnovo del Cda prevede un presidente esterno e due consiglieri presi dalle amministrazioni comunali. Sbrilli potrebbe comunque essere rieletto presidente per altri tre anni. Sulla necessità di modicifica allo statuto della Parchi, che Sbrilli crede necessario, c’è da ricordare che esiste un nuovo statuto della Parchi, approvato, tuttavia, dal solo Comune di Piombino. «Sì – conferma Sbrilli – e finché non viene approvato dagli altri Comuni, non ha alcuna valenza. Al momento vale il vecchio contratto di servizio, integrato dall’accordo preso dalla Conferenza dei sindaci lo scorso 20 febbraio. Accordo – conclude il presidente della Parchi – che è valido un anno e dovrà essere firmato di nuovo per il 2013».

Paolo Federighi

Il Tirreno 22.10.2012

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Tags: Parchi
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