«Cave, l’occupazione non va contrapposta alla tutela ambientale»
La risposta del sindaco di Campiglia Rossana Soffritti ai sindacati degli edili che ieri erano intervenuti sul tema delle attività estrattive, preoccupati della possibile chiusura delle cave della Sales e della Minerali industriali sul Monte Peloso, non si fa attendere. «Comprendiamo bene le preoccupazioni dei sindacati – sostiene Soffritti -, ma non possiamo più permetterci una valutazione dei singoli progetti tout court senza pianificare la materia estrattiva nei suoi caratteri generali».
I sindacati hanno infatti preso una posizione a favore del nuovo piano di coltivazione unitario e del rinnovo della concessione per le cave della Sales di Montorsi e della Minerali industriali di Botro ai Marmi, allarmati sul futuro dell’occupazione.
Ma «l’occupazione e l’impatto ambientale – replica il sindaco – non possono ogni volta essere contrapposte senza una strategia complessiva, altrimenti i singoli territori e chi li governa si trovano sempre in una stretta da cui è impossibile uscire».
Feneal-Cgil, Filca-Cisl e Fenal-Uil, oltre al problema più immediato costituito dalla vicina scadenza della concessione sul Monte Peloso, hanno posto all’attenzione delle amministrazioni locali e della Regione il problema complessivo delle cave sul nostro territorio che, stando ai dati da loro forniti, occupano ancora 400 persone, riproponendosi dei lanciare una vera e propria “vertenza cave” per non affrontare i problemi a macchia di leopardo.
«E’ necessario – sostiene però il sindaco Soffritti – soprattutto in questa fase, di crisi e di cambiamento delle modalità di approvvigionamento mondiale delle materie prime, individuare, almeno su scala regionale – ma meglio sarebbe in un contesto più ampio – quali dovrebbero essere i distretti estrattivi del futuro e le motivazioni di quelle scelte, e quali le politiche di reindustrializzazione per quei siti che invece vengono dismessi. Il tutto in un quadro di innovazione e ricerca che assicuri il futuro produttivo e di occupazione e di sostanziale diminuzione dell’impatto generale dei territori». Infine il sindaco richiama la necessità di trovare «modelli compensativi tra i territori dove le materie vengono estratte e dove invece vengono utilizzate offrendo un numero di posti di lavoro ben più rilevante».
Il Tirreno 12.10.2011
«Occupazione e ambiente devono coesistere»
Dopo l’appello dei sindacati il sindaco di Campiglia Rossana Soffritti interviene sul tema della attività estrattive spiegando che comprende le preoccupazioni delle organizzazioni dei lavoratori che avevano lanciato l’allarme per i piosti di lavoro messi in pericolo in caso di mancato rinnovo delle concessioni, e invita a pensare alla materia estrattiva nei suoi caratteri generali e territorialmente più ampi.
«Comprendiamo bene le preoccupazioni dei sindacati — afferma Rossana Soffritti — ma non possiamo più permetterci una valutazione dei singoli progetti tout court senza pianificare la materia estrattiva nei suoi caratteri generali. L’occupazione e l’impatto ambientale non possono ogni volta essere contrapposte senza una strategia complessiva, altrimenti i singoli territori e chi li governa si trovano sempre in una stretta da cui è impossibile uscire.
E’ necessario, soprattutto in questa fase, di crisi e di cambiamento delle modalità di approvvigionamento mondiale delle materie prime, individuare, almeno su scala regionale ma meglio sarebbe in un contesto più ampio, quali dovrebbero essere i distretti estrattivi del futuro e le motivazioni di quelle scelte, e quali le politiche di reindustrializzazione per quei siti che invece vengono poi dismessi.
Il tutto in un quadro di innovazione e ricerca che assicuri il futuro produttivo e di occupazione e di sostanziale diminuzione dell’impatto generale dei territori dedicati alle attività estrattive. Infine modelli compensativi tra i
territori dove queste materie vengono estratte e dove invece vengono utilizzate offrendo un numero di posti di lavoro ben più rilevante”.
La Nazione 12.10.2011