Pubblico numerosissimo all’assemblea del Comune dei Cittadini sulle osservazioni al Regolamento Urbanistico di Campiglia. Circa 150 persone, fra di loro il professore Salvatore Settis (foto a destra), hanno seguito con attenzione le 35 proposte illustrate da Massimo Zucconi, capogruppo della lista civica, con l’aiuto di immagini che hanno fatto capire che un altro piano è possibile privilegiando la riqualificazione e il recupero e mettendo al centro i bisogni della gente:
- a Venturina la trasformazione dell’Aurelia e di altre strade in viali urbani, la creazione di un sistema continuo di verde con piste ciclabili e servizi, la ricostruzione degli isolati più vecchi e il recupero di zone degradate come quelle dell’Italian Food.
- a Campiglia politiche urbanistiche per il ritorno dei residenti nel centro storico, con interventi di edilizia sociale e servizi, tra cui un asilo nido.
Invece, la costruzione di oltre 400 alloggi in 5 anni (che potrebbero superare i 700 con il premio per l’edilizia sociale) e altri 25 ettari di aree per capannoni a Venturina, sono apparsi a tutti come un’esagerazione non solo inutile, ma dannosa.
La crisi fa sentire i suoi effetti anche da noi e in pochi anni si è formato un preoccupante stock di case invendute, mentre non sono neppure iniziati i lavori per la riqualificazione dei “vecchi magazzini comunali” dove sono previsti 70 alloggi e una piazza che doveva essere già terminata nel 2008. Lo stesso è accaduto con i capannoni. A Campo alla Croce e alla stazione (dove a costruire spesso sono state le imprese di costruzione o le società immobiliari) ci sono “scheletri di capannoni” e tanti cartelli di “affittasi e vendesi”.
Una realtà nuova, non prevista dal Piano Strutturale del 2006 e totalmente ignorata dal Regolamento del 2010. Una dimenticanza che ha colpito anche Coraldo Cavicchi (foto a destra), partigiano e vecchio impresario edile venturinese, che ha lamentato il “gigantismo” di questo piano e il pericolo per le imprese che hanno già realizzato case e capannoni che ora non riescono a vendere.
Ha fatto molto discutere anche la “perequazione” introdotta dal Regolamento Urbanistico: un meccanismo di “decollo” e “atterraggio” di volumi che genera ingiustificati vantaggi immobiliari per pochi, facendo sorgere pericolose disparità di trattamento, e non risolve nessun problema per la comunità.
Critiche anche alle scelte fatte per il territorio rurale con i grandi impianti per le energie rinnovabili che trasformeranno centinaia di ettari di terreno in distese di pannelli solari e in aree industriali: un incentivo all’abbandono delle campagne per le imprese agricole che già attraversano una pesante crisi economica.
Tanti, infine, hanno lamentato che il Comune non ha fatto nulla per far conoscere questo piano ai suoi cittadini e ha deciso di pubblicarlo nel mese di agosto, limitando così il loro diritto a fare osservazioni nei 45 giorni disponibili.
In molti hanno ringraziato la lista Comune dei Cittadini per aver fatto tanti incontri con la gente per illustrare il piano e per aver avanzato proposte per modificarlo.
Campiglia 26 agosto 2010
Comune dei Cittadini
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